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All’Accademia decolla la Giornata mondiale del circo

Il manifesto della 3° Giornata Mondiale del Circo all'Accademia di Verona
E’ quasi tutto pronto a Verona per la Giornata mondiale del circo, l’appuntamento che si svolge nei diversi continenti e che è stato ideato e promosso dalla Federazione Mondiale del Circo tre anni fa. Ci sta lavorando da tempo il direttore dell’Accademia d’Arte Circense, Andrea Togni, in stretto contatto col presidente Palmiri. Sì, perché Verona è ormai diventata la capitale italiana del circo e l’Accademia è una delle preziose gemme che brillano nella città di Giulietta e Romeo. Verona concentra infatti sul suo territorio non solo la scuola che forma le giovani leve dell’arte della pista, che proprio qui ha aperto i battenti nel 1988, ma anche alcune delle maggiori famiglie di circo: da quella dei Togni (circo Americano) ai Casartelli del circo Medrano, stabilitisi col loro quartier generale a Bussolengo, passando per Egidio Palmiri, storico esponente della categoria (presidente dell’Ente Nazionale Circhi per oltre mezzo secolo) oltre che titolare dell’insegna omonima, che a Verona risiede da anni, dove ha fondato e guida l’Accademia. Ed è proprio questo innesto nella ramificazione delle celebri insegne di circo che hanno scelto di stabilirsi nella città scaligera e nei suoi dintorni, a costituire la novità dei festeggiamenti in programma il 21 aprile, data scelta dalla Federazione mondiale del circo per la terza “giornata”.
Andrea Togni, direttore dell'Accademia, è anche un ottimo artista
Cominciamo col dire che anche la location scelta è nuova particolarmente suggestiva. Si tratta di Forte Gisella, che si trova sulla via Mantovana al civico 117 e che assume anche un altro particolare significato: potrebbe infatti diventare, si spera dal prossimo anno accademico, la nuova sede dell’Accademia, anche se è ancora presto per dire qualcosa di definitivo.
“Lo scorso anno abbiamo puntato sul tema “porte aperte” all’Accademia perché volevamo far conoscere in modo particolare la nostra realtà formativa”, spiega Andrea Togni. “Quest’anno, pur mantenendo l’intento di renderci visibili a tutti i veronesi, abbiamo pensato di coinvolgere il mondo del circo più in generale. La giornata del 21 aprile sarà divisa in tre parti: la prima si chiama “Speciale scolaresche” ed è dedicata agli alunni delle scuole veronesi per spiegare in cosa consiste la nostra attività e come si sviluppa l’apprendimento dei singoli numeri”.
Sono stati invitati, attraverso rapporti istituzionali con i circoli didattici e grazie alla distribuzione di 50 mila volantini, alunni e famiglie di asili, scuole elementari e medie della città di Verona. Realtà che in buona parte già conoscono e apprezzano l’attività dell’Accademia, visto che sono oltre 70 gli allievi esterni che frequentano i corsi pomeridiani nelle varie discipline. Questa prima parte della giornata è compresa fra le ore 10 e le 11.30.
Flavio Togni alla passata edizione della Giornata mondiale del circo in Accademia
Dalle ore 16 alle 18 il pubblico si amplia per l’evento che prende il titolo “Il circo a 360 gradi”, con esibizioni, attrazioni, mostre e filmati. “Avremo il “clown d’oro” Flavio Togni coi suoi cavalli, che mostrerà la tecnica che utilizza per l’ammaestramento e risponderà a tutte le domande e curiosità del pubblico. Avremo la presenza di tutti gli allievi, sia interni che esterni, quindi quasi un centinaio, che proveranno e si esibiranno. E poi la particolarità dell’edizione di quest’anno: una esposizione di tipo storico-didattico su tre capisaldi del circo italiano che hanno messo radici a Verona: la famiglia Togni dell’American Circus, la famiglia Casartelli del circo Medrano, due volte clown d’oro al festival di Montecarlo, ed Egidio Palmiri. Si potranno vedere fotografie, filmati e documenti di ciascuna delle tre dinastie”. Gran finale con lo spettacolo “il circo sotto le stelle” che inizia alle ore 21, sempre al Forte Gisella, e sul quale Andrea Togni non svela ancora tutte le sue carte: si sa per certo che parteciperà Flavio Togni mentre viene mantenuta un po’ di suspense sugli altri nomi.
Se lo scorso anno le presenze alla Giornata mondiale del circo che si svolse in via Francia, furono circa 2 mila, quest’anno l’Accademia conta di superarle, anche grazie ai partner che partecipano all’evento (completamente gratuito): oltre all’Accademia, figurano infatti fra i promotori, l’Amministrazione comunale di Verona, la famiglia Togni, il Club Amici del Circo, il mago Daniel ed altri.
Il presidente Egidio Palmiri con il sindaco di Verona Flavio Tosi in visita all'Accademia
Cos’è oggi l’Accademia? Molte cose insieme. Di certo una delle eccellenze nel mondo in fatto di fucine di talenti. Un centinaio di allievi, di cui 25 a convitto e dunque residenti stabilmente presso le strutture dell’Accademia. Un corpo istruttori di notevole livello formato da Andrea Togni, direttore dell’Accademia e “prof” nella disciplina dei tessuti aerei, Nicolai Babacaev, giocoleria,
Riccardo Macaggi, acrobatica e mano a mano, Marco Togni, trapezio, volanti e trapezino, Hristo Slavov, filo, Lachezar “Cesare” Yankov, acrobatica a terra e sostenuto, Lillian Slavova, cerchio aereo e tessuti, Cinzia Marcantoni, verticalismo, Giulia Fornaciari, contorsionismo, Katherine Kim Coll, danza classica e moderna. La possibilità di svolgere vere e proprie esperienze “sul campo” per i giovani artisti che hanno l’opportunità di esibirsi in festival (come quello di Monopoli la scorsa estate), manifestazioni, gare (i campionati di Tumbling e di Cheerleading) ed eventi in Italia e all’estero, come è accaduto tre mesi fa al “Weihnachtscircus” di Anja Oschkinat a Offenburger, dove tre allieve veronesi sono entrate nel programma del circo di Natale: Giulia Debiasi, Celeste Casarola e Katrin Padovani. Ma l’Accademia non è solo questo. E’ anche una scuola a livello internazionale che vede non solo giovani italiani, ma – al momento – anche russi, spagnoli e brasiliani. E, com’è tradizione di questa istituzione, non solo allievi provenienti da famiglie del circo, ma tanti che verso il circo sono attratti solo da una bruciante passione, proprio come Giulia, Celeste e Katrin.
Kate e Quincy al Festival di Montecarlo
Due artiste provenienti dalla terra iberica, Kate e Quincy Azzario, diplomate all’Accademia, di recente hanno aggiunto quello che in ordine di tempo è solo l’ultimo trofeo conquistato: il Clown d’Argento alla edizione 2012 del Festival di Montecarlo, con un numero di “mano a mano”. Salgono così a sette i premi ottenuti al solo Festival monegasco (3 Clown d’Oro, 2 Clown d’Argento, 2 Clown di Bronzo), ai quali vanno aggiunti numerosi altri ottenuti in vari festival internazionali, che portano i nomi dei fratelli Errani, Perez, Dell’Acqua, Casartelli, solo per citarne alcuni.
“Per il prossimo anno abbiamo già una dozzina di richieste di iscrizione in esubero, perché purtroppo gli spazi a nostra disposizione non sono infiniti e il numero di istruttori è tarato sulle risorse economiche e sulla priorità di fornire una preparazione personalizzata”, dice Andrea Togni. “Spero di poter riuscire ad inserirne almeno alcuni di questi nuovi allievi a partire dalla ripresa post natalizia”.
Andrea Togni
Le domande sono tante ma non tutte possono purtroppo essere accolte. Oggi l’Accademia offre corsi di base, di specializzazione e a convitto, a prezzi davvero alla portata di tutti che partono da 50 euro al mese.
Sono tanti i progetti in cantiere per il futuro dell’Accademia, compreso uno che potrà essere svelato solo fra qualche mese e un altro che invece Andrea Togni ha già iniziato ad “aggredire”: “Vorrei arrivare ad ottenere il riconoscimento professionale del diploma rilasciato dall’Accademia e penso che in un futuro non troppo lontano ci riusciremo”. D’altra parte tagliare i traguardi fa parte del Dna dell’Accademia d’Arte Circense di Verona.
Claudio Monti