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Monte Carlo: lo Zen e l’arte del Circo

E’ l’ampio e dettagliato reportage dal Festival del Circo di Monte Carlo a caratterizzare la rivista di febbraio. E in copertina ci sono ovviamente loro, Kate e Quincy Azzario, applauditissime Clown d’Argento. Il servizio di Alessandro Serena s’intitola “lo Zen e l’arte del circo” ed offre una lettura dell’evento monegasco che passa in rassegna (in modo originale) le eccellenze dell’ultima edizione e traccia anche la cifra stilistica e artistica del festival.
Il numero si apre con il resoconto (di Claudio Monti) di un appuntamento importantissimo per il circo italiano: la partecipazione di quattro complessi presenti a Roma per le festività natalizie, all’Udienza generale con Benedetto XVI.
Si prosegue con l’intervista a Stefano Orfei Nones raccolta da Stefania Ciocca: “Il destino nel nome” e con la recensione (di Francesco Mocellin) del Cirque d’Hiver Bouglione (“Les rois du cirque”) ma anche con il racconto della Parigi che a fine anno si trasforma nella capitale mondiale degli spettacoli circensi.
Piero Messana scrive del circo Coliseum a Palermo, addentrandosi nello spettacolo portato in pista dai fratelli Vassallo. Numerose le “notizie sparse” di Flavio Michi, fra le quali la nascita dell’Associazione per lo spettacolo equestre, la tournée moscovita di David Larible, il nuovo show di Madonna in collaborazione col Cirque du Solei ed altro.
E’ di Francesco Mocellin l’articolo “Il Soleil di Natale”, dedicato a Dralion, recensito al Bell Center di Montreal.
Ann Featherstone, “lo spettacolo nella Londra Vittoriana”, è il contributo di Maria Vittoria Vittori incentrato su una grande studiosa della storia dello spettacolo popolare inglese autrice di romanzi di successo, come Il circo maledetto e La giostra degli impiccati.
Il Circo della Pace di Bagnacavallo è diventato ormai un fenomeno mediatico, oltreché di circo sociale, e anche quest’anno ha avuto notevole seguito di pubblico e critica: ne riferisce Stefania Ciocca.
Roberto Bianchin si occupa di una mostra allestita a Palazzo Ducale, in piazza San Marco, dal titolo “Venezia e l’Egitto”. Si scopre che Giovanni Battista Belzoni, artista di circo e varietà, in particolare famoso nei giochi di forza, è stato anche ricercatore archeologico, una sorta di precursore del personaggio di Indiana Jones.
Per la sezione Cedac, Antonio Giarola presenta Giacomino (Giacomo Cireni) al circo Beketow, la storia dell’artista italiano divenuto celebre in Russia sotto i Romanov, che prende spunto da preziosi documenti custoditi al Centro di documentazione veronese.

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