L’estate è il tempo del mare, del sole e del riposo, c’è voglia di uscire e così nelle città si moltiplicano gli eventi che rinfrescheranno le calde notti di tutti coloro che hanno voglia di lasciarsi affascinare dagli spettacoli sotto le stelle.
L’Acrobatics Festival, Festival Internazionale delle Acrobazie, giunto alla sua seconda edizione (fra gli organizzatori Circo & Dintorni e nei numerosi patrocini figurano anche la Regione Puglia e la Provincia di Bari), calza a pennello in questo contesto e promette uno spettacolo coinvolgente all’insegna delle arti circensi. A partire dalle 21 di domenica 7 agosto in piazza Vittorio Veneto nella città di Monopoli, in Puglia, offre una rassegna delle più belle performance acrobatiche di artisti internazionali. Solo per far comprendere il calibro delle stelle presenti a questa manifestazione, basta dire che fra i partecipanti ci sono anche i Quinterion, ungheresi, alla banchina, e i fratelli Bello, diplomati all’Accademia e attualmente al Cirque du Soleil.
La supremazia del corpo, la competenza e la magia che vengono ricreate in questo spettacolo a cielo aperto sono il frutto di un duro lavoro, perchè altro non c’è, come l’arte circense, per forgiare il carattere e il corpo.
Proprio questi sono i principi dai quali si parte per avvicinare i giovani ad un ambito artistico come quello circense e la prova di ciò è la partecipazione a questo Festival di alcuni fra gli allievi che seguono i corsi dell’Accademia d’Arte Circense di Verona.
L’Accademia è frequentata da giovani appartenenti alle più illustri famiglie circensi e diventa così fucina di talenti che, arrivati al diploma, si esibiscono nelle piste più importanti e vengono premiati dalle giurie più prestigiose.
Con il tempo si è sviluppata una vera e propria attrattiva verso l’arte della pista e così i cancelli dell’Accademia si sono aperti ai giovani veronesi che hanno la possibilità di frequentare i corsi al pomeriggio per sperimentare le tecniche circensi sotto la guida di valenti insegnanti.
Sono proprio tre di loro che parteciperanno alla serata di Monopoli misurandosi in un’esperienza nuova e di livello professionale. Chi trasferisce ogni giorno la passione e il rigore per l’arte circense è il presidente dell’Accademia, Egidio Palmiri, la vera anima di questa istituzione unica nel mondo occidentale. Proprio il presidente spiega quanto sia importante questa esperienza per gli allievi: “Ci sono tre livelli di esibizione: la prima sono i saggi di fine anno, la seconda è quella davanti al pubblico e la terza è la partecipazione a uno spettacolo dove ci sono professionisti da anni”.
Il presidente ricorre a un paragone per spiegare meglio il concetto: “Nel calcio attraverso le partite amichevoli, un giocatore non riesce a impegnarsi come nelle partite ufficiali.
I nostri allievi quando partecipano al saggio di fine anno, trovano un ambiente facilissimo, riscuotono applausi a non finire, mentre per impegnarsi fisicamente e mentalmente è molto proficuo esibirsi davanti ad un pubblico che giudica secondo la loro abilità e non perchè sono parenti o conoscenti”.
Ad accompagnare le allieve Celeste Casarola, Giulia Debiasi e Katrin Padovani in questa avventura è il direttore dell’Accademia, Andrea Togni, che per l’occasione si esibisce con il suo numero dei tessuti aerei che lo ha portato, appeso nel cielo, nelle città più belle d’Italia e del mondo. Per dirla con Shakespeare “è tutta colpa della luna, quando si avvicina alla terra fa impazzire tutti”. E fa davvero impazzire l’altra esibizione proposta da Andrea Togni, l’uomo sulla luna, appunto. Un insieme di acrobazia, eleganza e magia.
“E’ importantissimo per gli allievi esterni partecipare a questi eventi perchè possono confrontarsi al livello professionistico in un ambiente diverso da quello abituale per loro che è la palestra dell’Accademia”, dice Andrea Togni.
In cosa si esibiscono gli allievi della scuola veronese? “Celeste e Giulia nel numero del trapezio a due, di ispirazione un po’ Cirque du Soleil, mentre Katrin alle cinghie e con un numero al cerchio, l’orologio virtuale”. Il direttore si dice “molto soddisfatto” per questa esperienza e rivela che gli stessi numeri sono già stati richiesti per il Circo di Natale in Germania a Offenburg.
Silvia Rizzini