Nel vecchio continente il circo è percorso da una vitalità e determinazione nuove. Sono sorte un po’ ovunque associazioni che si battono per la difesa del circo classico con animali. In Francia si susseguono le manifestazioni, fino a quella odierna, promosse dalla battagliera “Association des cirques de famille de France”. In Spagna a difendere le ragioni dei circhi e a dare battaglia alle lobby animaliste c’è la “Asociacion Circos Reunidos”. E poi la “Belgian Circus Association” (che di recente ha scritto una interessante lettera aperta “ai militanti della causa animale e alle organizzazioni di difesa del benessere degli animali”) ed altre. E’ ormai un movimento transnazionale quello che si è innescato, che l’Italia si può dire abbia tenuto a battesimo con la manifestazione davanti e dentro Montecitorio il 17 ottobre 2012, con l’eccezionale presenza di tre personalità del calibro di Vittorio Sgarbi, Carlo Giovanardi e Alessandro Meluzzi. I cui interventi hanno avuto uno spessore di argomentazione culturale e politica che normalmente non è presente nel dibattito mediatico su circhi e animali. E più di recente con la nascita dei Comitati di resistenza democratica in difesa del circo classico con animali e con tutte le iniziative messe in campo per contrastare il Ddl 2287.
In tutto questo contesto, quanto meno europeo, si inserisce la storica Udienza con Papa Francesco, un evento che in realtà toccherà due giornate, che potrebbero anche diventare tre (ma a questo proposito verranno fornite informazioni più precise). Il 15 giugno è in programma uno spettacolo all’aperto, con la partecipazione di ogni componente dello spettacolo popolare, mentre la mattina del 16 giugno una colorata sfilata partirà (raduno fra le ore 7 e 8) verso piazza San Pietro per arrivare nell’Aula Paolo VI dove è in programma lo spettacolo “Aspettando il Papa” e alle ore 12 il momento più importante, l’incontro con il Pontefice. Il circo sarà insieme a tutta la grande famiglia dello spettacolo popolare ed anche a quei mondi che, a vario titolo, si interfacciano con gli animali. Anche quest’ultima sarà una presenza davvero significativa, che peraltro prefigura un’ampia alleanza nel tessuto sociale ed imprenditoriale fra le attività che impiegano animali.
Mancano sostanzialmente due settimane alla irripetibile occasione che si presenta al circo italiano, e pochissimi giorni ancora (entro maggio) per iscriversi presso la segreteria Enc di Verona (tel. 045.500682). Irripetibile per la straordinarietà dell’incontro col Papa. Perché tale incontro cade in un momento storico particolare nel quale i nemici del circo vorrebbero sradicarlo dal contesto popolare italiano ed europeo, ed è dunque decisivo che la mobilitazione sia massiccia e, appunto, popolare. Perché non ci sarà un’altra occasione nemmeno minimamente paragonabile dal punto di vista dell’attenzione mediatica, per far vedere che il circo è una realtà viva e vitale e per far sentire le proprie ragioni. Ma anche perché al circo italiano guardano i circhi d’Europa e del mondo con particolare interesse ed attenzione, e non a caso all’evento in San Pietro partecipano anche European Circus Association e della Fédération Mondiale du Cirque.