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Dalle aule universitarie al circo di Mosca

Paolo Bosisio e Alessandro Serena (servizio fotografico di Stefania Ciocca)

Giorno numero quattro delle giornate di studio sulle arti circensi (la prima, la seconda, la terza), siamo in dirittura d’arrivo ma l’attenzione e l’offerta non calano. I rapporti tra gli studenti si rinsaldano grazie al laboratorio di giocoleria che si fa sempre più complesso mentre con le conferenze pomeridiane si sviluppano strade e conoscenze in quegli studenti universitari che molto probabilmente sino a questo momento non avevano idea di cosa il circo fosse; certamente non potranno averne una definizione univoca dopo quattro giorni ma di sicuro hanno qualche idea in più da poter approfondire o da mettere da parte per il momento più giusto nel proprio percorso artistico, lavorativo o di studio. Una nuova occasione in questo senso è stata data, come già successo lunedì, attraverso la testimonianza di una tripletta di ex studentesse laureate con lode in storia del circo con il prof. Alessandro Serena e che hanno esposto la propria testi o la propria esperienza. Prima delle tre Valentina Ripa che a maggio scorso ha discusso una tesi dedicata a Flavio Togni, ammaestratore celebre nel mondo pluripremiato negli anni al Festival di Montecarlo. Valentina Ripa punta soprattutto sul voler trasmettere, raccontando del proprio vissuto che l’ha portata a incontrare più volte Flavio Togni, chi sia l’uomo dietro l’artista, quale sia davvero il suo lavoro, la sua indole e la sua personalità. Dunque un lavoro di ricerca che va al di là della mera storia biografica e che ha portato l’ex studentessa a frequentare il circo in un modo diverso da quello di spettatrice.

La quarta giornata sulle arti circensi si è conclusa al circo di Mosca

Diverso il discorso di Rebecca Magosso e Stefania Ciocca che hanno usato l’argomento della loro tesi come pretesto per parlare ai ragazzi della propria esperienza lavorativa che ha avuto seguito grazie al lavoro confluito nella tesi o contestualmente ad esso. Nel caso di Rebecca Magosso la tesi dedicata alla compagnia Pantakin e al Progetto Arcipelago Circo Teatro si è trasformata in una preziosa occasione di vedere come davvero nasce, cresce e si sviluppa uno spettacolo: infatti dopo la sua tesi Rebecca Magosso chiede al prof Serena un’opportunità di potersi mettere alla prova seguendo uno spettacolo dal suo nascere. Nello stesso periodo, combinando insieme lungimiranza, caparbietà e fortuna, riesce ad essere inserita all’interno del progetto Karakasa Circus il cui staff creativo composto da Marcello Chiarenza, Alessandro Serena e Carlo Capelli era il medesimo di Arcipelago Circo Teatro. Nasce così l’avventura che ad oggi ha coinvolto Rebecca Magosso nel ruolo di segretaria di produzione e tour manager e che l’ha portata insieme allo spettacolo in giro per l’Italia e l’Europa.
Per Stefania Ciocca l’estratto della tesi, dal titolo Fotografare il circo, non è stato il frutto del lavoro confluito in essa ma è stato il seme da cui la tesi è fiorita. Infatti la consistente prima parte dedicata ai fotografi famosi che al circo hanno dedicato parte del proprio lavoro, prende via quando il professor Serena, all’alba della nascita del sito Circo.it, chiede a Stefania Ciocca di occuparsi di una rubrica che si intitolerà “scatti d’autore” andando a coniugare così l’interesse che l’ex studentessa ha per la fotografia e per il circo. Dunque attenzione catalizzata per circa un’ora da queste tre testimonianze che lasciano largo spazio al parere personale, all’esperienza vissuta e al suggerimento per nuovi spunti e strade ancora da esplorare.

Maria Vittoria Vittori e Anna Maria Crispino

Il ciclo di conferenze della giornata si è concluso sui toni letterari grazie all’intervento di Maria Vittoria Vittori, in passato già ospite alle giornate di studio sulle arti circensi, e Anna Maria Crispino. La prima è nota in ambito circense per i suoi studi riguardanti il clown nel futurismo, e soprattutto concernenti le influenze del circo nella letteratura. Anna Maria Crispino è la direttrice di una rivista letteraria dal titolo Leggendaria, che raccoglie articoli e saggi relativi ad arte e letterature concernenti soprattutto il mondo femminile. Maria Vittoria Vittori scrive per questa rivista e da qualche tempo a questa parte ha coinvolto la redazione nella sua passione per il mondo circense tanto da essere arrivati oggi a dedicare uno speciale del numero di novembre della rivista alle donne nel circo. Autori e autrici di questo numero speciale sono appassionati, studiosi della disciplina, letterati, ex laureati in storia del circo. Quaranta redattori (o meglio, redattrici dal momento che gli uomini ad aver scritto su questo numero speciale sono solo tre) che hanno esplorato la figura femminile in tanti anni di circo e in maniera trasversale.

Al circo di Mosca

Non certo ultimo in ordine di importanza, è doveroso citare la presenza oggi in aula del prof. Paolo Bosisio, ex docente di Storia del teatro presso l’università degli studi di Milano ed ex presidente del corso di laurea di Scienze dei beni culturali. Il prof Bosisio ha fatto qualche intervento durante le conferenze ma soprattutto ha aperto il pomeriggio ricordano come il circo sia entrato in università. È grazie a lui se sei anni fa la storia del circo è salita in cattedra, grazie alla lungimiranza che molti anni prima gli aveva fatto riconoscere in un giovane Alessandro Serena laureando un promettente docente da inserire nel programma di studi del corso di laurea magistrale dedicato allo spettacolo. Così è stato molti anni dopo confermando quanto pensato e appoggiando la scelta del docente di creare questo appuntamento unico nel suo genere quali sono le giornate di studio sulle arti circensi.
La serata del penultimo giorno si è conclusa in grande stile andando, come di consueto ormai, a far visita al circo di turno ospite in città. Quest’anno è stato il Circo di Mosca della famiglia Rossante ad accogliere sotto il suo chapiteau gli oltre 150 visitatori tra cui numerosi studenti dell’università che finalmente dopo molte parole e testimonianze hanno potuto avere un vero assaggio di circo. Non solo studenti intorno alla pista ma anche gli ospiti delle giornate e fin anche il personale universitario. Anche questo un momento unico nel suo genere che non si verifica con nessun’altra disciplina insegnata in università.
Micol Campari

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