“Avete una grande fortuna, se avessi avuto un laboratorio del genere quando io andavo all’università ne sarei stato felicissimo!”. Così esordisce Alberto Fontanella e Daniel Romila aggiunge: “sono un formatore e sono qui per formare, noi vi offriamo una cosa e voi potete prenderla”. Presto l’aula si trasforma in un girare di piatti cinesi, di cerchi, palline da tennis. Non tutti partecipano, molti osservano ma è difficile non lasciarsi coinvolgere. Non è solo un laboratorio finalizzato a dare crediti ed è un’attività unica nel suo genere all’interno del panorama accademico italiano. Si ottengono tre crediti, è vero, ma si possono scoprire nuove passioni, nuovi ruoli e si possono sondare i propri limiti. Per poi superarli, perché il valore del circo è proprio questo.
Alberto Fontanella, smessi i panni di istitruttore di giocoleria, riveste quelli di ex studente, e racconta di tutta l’avventura che ha vissuto per scrivere la sua tesi dal titolo Karl Heinz Ziethen, la guida dei giocolieri dedicata appunto al tedesco Karl Heinz Ziethen, storico della giocoleria di fama internazionale e personaggio assai curioso di fondamentale importanza per giocolieri divenuti famosi a livello mondiale come la stella del contact Juggling Michael Moschen oppure come il gentleman juggler Kris Kremo o ancora come la stella del Soleil Anthony Gatto.
Nicola Compostori, anche lui laureato in Statale a Milano in scienze dello spettacolo, ha a lungo ricercato tutte le influenze che il circo, inteso come spettacolo popolare e arte di strada, ha gettato sull’opera di Shakespeare. La sua tesi si intitola Shakespeare tra circo e spettacolo popolare. Infine l’ultimo intervento è stato per opera di Alessandra Borghi, laureatasi a maggio con lode presso la facoltà di scienze dello spettacolo della Statale di Milano con una tesi dal titolo Charlot. Il clown di Chaplin tra circo, varietá e cinema che indaga il rapporto tra Charlie Chaplin e lo spettacolo circense partendo dall’aneddoto circa il recente ritrovamento di una lettera secondo cui Charlie Chaplin sarebbe nato in un carrozzone del circo.
Di particolare importanza questa iniziativa di dar spazio ai lavori degli ex studenti perché, come dice il prof. Alessandro Serena, “è occasione per mostrare un ipotetico cammino a chi potrebbe voler affrontare un lavoro del genere per il proprio percorso di laurea”.
L’appuntamento con altre testimonianza di ex studenti è per giovedì pomeriggio mentre domani si riprenderà al mattino con il laboratorio di giocoleria imparando i meccanismi della fiducia nella disciplina della giocoleria e al pomeriggio con i rappresentanti del Cirque Du Soleil.
Stefania Ciocca