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Animalisti alle prese con problemi di evoluzione della specie

La delegata Oipa di Ferrara e provincia ha scritto una stupita lettera al quotidiano online Estense.com per salutare quella che considera una rivoluzione copernicana. Quale? Il circo di Nando Orfei porta in giro uno spettacolo senza animali e la delegata ha avuto la fortuna di vederlo in quel di Ferrara. Pare sia stato un evento! Stupita ma poco informata (o volutamente reticente?), anzitutto, perché nelle prime righe del suo intervento, fra le belle notizie che fanno felici gli animalisti cita anche “le contestazioni del dicembre scorso contro il circo di Moira Orfei e del suo ricorso al TAR”, si dimentica di dire che quel ricorso è stato vinto dal circo e che il Comune di Ferrara ha dovuto cancellare l’ordinanza del sindaco che vietava i circhi con animali. Particolare non proprio secondario.
Ma andiamo avanti. All’Oipa (Organizzazione internazionale protezioni animali) pare evidentemente strano, quasi incredibile, che possa esistere un circo senza animali, e fra l’altro dimostra di essere stata poco attenta nel recarsi allo spettacolo, perché non scrive nemmeno che in realtà si tratta del circo Apollo (complesso che da tempo non propone animali nel suo show, tranne cani e poco altro, al quale in passato anche noi abbiamo dedicato una lusinghiera recensione) che presenta il “magico circo di Nando Orfei”. E Nando Orfei già in un lontano passato ha tentato la strada del circo senza animali.

Nando Orfei
Ma dove sarebbe la notizia? Ambra e Paride Orfei sono associati all’Ente Nazionale Circhi, Nando era presenta alla recente assemblea che si è svolta a Roma. Chi ha mai detto che il circo deve essere solo con animali? Si è detto invece qualcosa di diverso: che il circo è per tradizione, storia e cultura, uno spettacolo di artisti e animali, in Italia al 99 per cento con animali. Ma il circo è un linguaggio universale e come tale assume forme diverse e girando il mondo ci si può rendere conto di questo. La delegata Oipa, forse perché concentrata solo sulla propria mission animalista, questo lo ignora. E dimostra soprattutto una scarsa evoluzione della specie (umana) quando afferma: “Ringraziamo il Sig. Nando Orfei e sua moglie Anita per la cortesia e l’ospitalità che ci hanno offerto insieme a tutti gli artisti; se proseguiranno su questa strada il loro circo da noi sarà sempre il benvenuto a differenza di tutti gli altri”. Alla faccia delle menti aperte! Il circo in Italia continuerà ad essere equestre per la stragrande maggioranza dei casi, ma sono ben accetti anche coloro che intraprendono strade diverse. Chi si dice tollerante verso gli animali non dovrebbe dimenticarsi di esserlo anche verso gli umani. Legga cosa succede nella evoluta Francia, dove circo tradizionale e nouveau cirque convivono da decenni: i due candidati che si giocano le presidenziali, Sarkozy e Hollande, si trovano d’accordo su una cosa: si al circo con animali.