Il primo sarà a Peschiera Borromeo, presso il Piccolo circo dei sogni di Paride Orfei, il prossimo 29 settembre alle ore 11, particolarmente rivolto ai circhi presenti nel Nord Italia.
La mobilitazione del circo italiano continua e si intensifica, anche in vista della ripresa dei lavori parlamentari ma con obiettivi che guardano più lontano e con iniziative che proseguiranno nei prossimi mesi. L’obiettivo è chiaro: contrastare il ddl 2287-bis e difendere il diritto alla esistenza del circo classico con animali da ogni genere di attacco.
Le manifestazioni che si sono svolte in piazza del Pantheon il 2 maggio (col convegno al Senato al quale hanno partecipato onorevoli e senatori, Vittorio Sgarbi, la professoressa Maria Antonietta Ruggiero, Maurizio Chiesa, il presidente Agis Carlo Fontana, uomini della cultura e dello spettacolo) e il 18 luglio hanno posto con forza davanti all’opinione pubblica nazionale la realtà vitale del circo italiano, che chiede rispetto, attenzione e misure concrete per valorizzare la tradizione artistica, culturale e lavorativa del settore. Al fianco dei circensi italiani sono scesi in campo organismi internazionali come Eca e Federazione mondiale del circo, dalla Spagna è arrivata la fattiva solidarietà della Associazione Circos Reunidos col suo presidente Vicente Barrios, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha portato il suo sostegno davanti ai manifestanti in piazza della Rotonda, e con lui i senatori Carlo Giovanardi e Pietro Iurlaro. La voce del circo ha circolato sulla stampa nazionale e poi sono arrivate le prese di posizione di autorevoli etologi, gli unici veri conoscitori delle condizioni di vita degli animali nei circhi, che hanno indirizzato i loro documenti scientifici al parlamento e al governo: Marthe Kiley-Worthington e Ted Friend. Da ultimo, Il Giornale il 5 settembre ha dedicato due pagine al tema, dando la parola alle ragioni del circo. «In tutto il mondo il circo è tutelato come patrimonio culturale. Solo in Italia c’è un ministro della Cultura che ha l’obiettivo di affossarci. Ma non ci riuscirà, perché la gente vuole che gli animali restino con noi. È una bugia che il settore sia in crisi. Nel corso degli ultimi decenni abbiamo perso percentualmente un’inezia rispetto al calo registrato nelle sale cinematografiche, in teatro o negli stadi. Gli animalisti se ne facciano una ragione: il circo rimane, e rimarrà, lo spettacolo più amato dal popolo»», ha spiegato Buccioni, e queste parole delineano già le battaglie alle quali si faceva cenno all’inizio di questo articolo.
Veniamo così ai tour di sensibilizzazione. Ne sono stati calendarizzati quattro: il primo in Lombardia il 29 settembre, un altro a Reggio Calabria (intorno al 15 ottobre), quindi a Napoli (intorno a fine ottobre) e quello conclusivo a Roma nel mese di novembre. Di volta in volta daremo informazione delle location con congruo anticipo. A tema degli incontri ci saranno le azioni della categoria contro il ddl 2287-bis e, più generale, l’impegno a veicolare i contenuti che stanno a cuore al mondo del circo, che si organizza anche per dialogare col mondo politico in vista delle consultazioni elettorali su scala locale e nazionale. Davanti al voto che attende gli italiani, il circo farà la propria parte per sostenere quei candidati che si schiereranno in difesa del settore e contrastare quei politici che sosterranno programmi e uomini della lobby animalista. Per essere ancora più concreti: decideremo insieme, comportandoci poi conseguentemente, quali candidati e quali formazioni politiche appoggiare in occasione della prossima consultazione elettorale, e quali “ostacolare”, anche con appelli e iniziative pubbliche, manifestando lapalissianamente la nostra disapprovazione.
Il primo appuntamento del citato tour sarà a Peschiera Borromeo, presso il Piccolo circo dei sogni di Paride Orfei, il prossimo 29 settembre alle ore 11, e in modo particolare va incontro alle esigenze logistiche di quanti stanno operando al Nord: Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Triveneto ed Emilia Romagna. L’invito è aperto a tutti, l’ingresso è libero: direttori, famiglie del circo, artisti, attrezzisti, amici del circo, simpatizzanti e tutti quei giovani che tanta importanza hanno avuto nella buona riuscita delle manifestazioni in piazza del Pantheon e che hanno dimostrato molta voglia di combattere per il futuro di un’arte e di una professione ancora nel cuore di milioni di italiani. Saranno momenti corali, organizzati e gestiti da tutte le sigle del circo: Enc, Fedea, Siac, Cadec, spettacolo popolare, eccetera. Cominciamo a fare circolare la voce, il futuro del circo dipenderà dall’impegno e dalla determinazione di ciascuno dei suoi protagonisti.