Il bambino volante, come ormai viene normalmente definito, ne ha combinata un’altra delle sue. L’altra sera a Grosseto, dove il circo di Daris Martini rimarrà fino a domenica, davanti ad un pubblico che ormai è preparato al record, ha piazzato un altro colpo grosso: c’è chi lo definisce “doppio doppio”, un doppio salto mortale con doppio avvitamento, di fatto consiste nell’effettuare oltre a due rotazioni su se stesso anche due rotazioni sull’asse perpendicolare. Nell’immaginario collettivo meno leggendario del triplo, ma non meno difficile e anche più raro a vedersi. Comunque lo si voglia battezzare (già il fatto che per descrivere le prodezze di questo bambino si debba ricorrere a terminologie non comuni, la dice lunga), l’exploit di Maicol Martini è solo un’altra perla (sicuramente non l’ultima) di questo giovanissimo che sembra cresciuto a pane e talento. D’altra parte cosa aspettarsi da chi a 10 anni ti dice con disarmante naturalezza “a me piace volare”? Il suo curriculum sta crescendo a vista d’occhio e si arricchisce di trofei e record: il triplo salto mortale a 10 anni lo ha già reso un fenomeno da copertina.
Ieri il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, ha chiamato il papà di Maicol per complimentarsi. E Daris Martini dice a Circo.it, non senza emozione: “Non vi nascondo che soddisfazioni come quelle che mi sta dando mio figlio sono il regalo più bello che un padre possa desiderare”. Figlio, certo, ma bisognerebbe aggiungere recordman. Dietro a questi risultati c’è un ragazzo incredibile da ogni punto di vista, ma c’è anche un maestro, come dietro a tutti i grandi. L’insegnante di Maicol e della sorella Angela è il messicano René Rodogell. Vi riproponiamo l’intervista realizzata da Flavio Michi ai due fratelli e al loro maestro. Resta da chiedersi: cosa ci farà vedere questo fuoriclasse fra qualche anno, quando avrà raggiunto un’età più matura?