L’ultimo numero del settimanale Stop ha dedicato un servizio da star al giovanissimo Maicol Orfei Martini: “Ho visto esultare mio padre e sono stato felice”, racconta il piccolo grande artista, più contento per la gioia che ha regalato ai familiari che per la sua bravura. Maicol richiama da mesi l’interesse dei media per il numero del triplo salto mortale: “Si sa, ai bambini piace fare le capriole, ma solo a uno riesce il triplo salto mortale a 15 metri di altezza. Maicol Martini, a 10 anni, è diventato la stella indiscussa del Circo Orfei, eseguendo, nel febbraio scorso, a Palermo, un salto che riesce soltanto ai trapezisti più esperti”. E’ questo l’incipit del servizio di Ermanno Amedei. Maicol spera di entrare nel Guinness World Records affinché venga certificata “l’eccezionalità del gesto atletico”, scrive Stop. “A me piace volare, sto provando anche il trampolino elastico per i salti mortali al tappeto. In fondo, anche lì si vola in alto, atterrando nella rete elastica, e presto lo eseguirò in pista”, racconta Maicol. E quando ha eseguito quel triplo salto mortale che reazione ha avuto? “Giù in platea ho sentito un boato tra la folla e ho visto la faccia di mio padre che saltava di gioia e il presentatore del circo che si è impappinato, non capiva più nulla. Ero felice, mi sono divertito, e mi diverto a fare ciò che faccio.” Mamma e papà gli ripetono di non strafare, ma lui è euforico e poi gli piace volare, difficile mettergli le “briglie”.