“Senza rete nel cielo di piazza Castello”. Così titolava Stampa Sera esattamente trent’anni fa: era l’1 luglio 1981. “Stasera cento minuti di brivido con la troupe degli uomini-falco”. Si proprio loro, battezzati anche “re dell’aria”. Una leggenda, non proprio come i Wallenda, ma comunque una famosa troupe di artisti abituati a fare di tutto su un filo a grandi altezze. Ma vediamo come li presenta La Stampa. “In piazza Castello (di fronte a Palazzo Madama), sono di scena gli uomini falco dell’Adler Stey Show durante cento minuti di brivido (dalle 21 e 20 alle 23). La loro è un’arte antica. I funamboli sono infatti i primi personaggi ad apparire sulla scena del circo: si esibivano nelle piazze durante le fiere quando per fare show bastava avere coraggio e tendere un filo dal campanile della chiesa fino alla torre del municipio”. Mezza pagina del quotidiano torinese, con grandi fotografie, è dedicata a questa famiglia di artisti che in quegli anni riempie le piazze ed ogni altro spazio sul quale decide di esibirsi. E un motivo c’è. Le loro gesta da far tremare le gambe sono famose un po’ in tutto il mondo: “I fratelli Stey sono celebri per le loro imprese e meritano la fama di «re dell’aria». Tra i loro record si segnalano le esibizioni sulla guglia della Tour Eiffel, su quella dell’Empire State Building, la traversata del Canale di Corinto, delle Cascate del Niagara, imprese memorabili immortalate sui cinegiornali e sui rotocalchi di tutto il mondo. Gli Stey sono inoltre l’unico gruppo a raggiungere altezze vertiginose (a Monaco di Baviera si esibirono sfrecciando in moto a 120 chilometri orari sopra un cavo teso lungo mille metri a un’altezza di 299 metri. Lavorano senza rete e raccontano cose incredibili ai limiti del sovrumano con distacco professionale: «A che serve una rete da quell’altezza? Provate a versare una tazzina di caffè dal primo piano di casa vostra». L’immagine rende l’idea. A Torino gli Stey rinnovano una tradizione familiare che risale al 1612. Ancora oggi tentano nuove esperienze, nuove vie per fare spettacolo. Come folli personaggi di un romanzo di Faulkner ancora oggi continuano a volare sospesi a quel filo che si chiama rischio”. Sugli artisti della famiglia Stey si trovano foto e notizie (ma in tedesco) su questo sito.