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E’ in arrivo il numero di agosto-settembre della rivista Circo, che dunque vi potrete portare anche in vacanza e sfogliare sotto l’ombrellone o in qualsiasi altro luogo decidiate di concedervi un po’ di riposo. E’ ricco di contenuti e ve ne diamo un assaggio.
In copertina campeggia il clown Gianni “Fumagalli” Huesca, che tiene alto il nome del circo italiano in Germania. E’ infatti Valeria Bolgan a firmare un reportage da Bochum, nel cuore della Ruhr, sulla “cena spettacolo” Bella Italia: in una ambientazione tutta made in Italy che campeggia sulle pareti dello chapiteau (immagini della costiera amalfitana del Duomo di Milano e di altri simboli) e che costituisce ogni ingrediente dello show. Si esibiscono artisti di calibro e un tenore di origine agrigentina che incantano il pubblico. Il servizio si conclude con uno scroscio di applausi e Wilkommen Bella Italia. Il resto è tutto da leggere.
L’apertura del numero che chiude l’estate è di Alessandro Serena: Tendoni sotto il sole. La stagione delle vacanze è diventata la meno redditizia per l’impresa circense. Non che il circo non eserciti il suo richiamo, ma il pubblico è distratto dai bagni, dalle ferie e soprattutto dal caldo. Due dei circhi più importanti d’Italia decidono di far riposare le piazze nostrane, il terzo insiste e fa il pieno. Altri si contendono le spiagge o i mercati stranieri, in attesa che torni il fresco e con esso gli affari.
Nerea Colonnelli ha raggiunto la pensione e dal primo settembre lascia l’incarico di dirigente all’ufficio circhi e spettacolo viaggiante al Dipartimento dello Spettacolo dal vivo: i ringraziamenti di Egidio Palmiri e di Francesco Mocellin.
La casa di D’Annunzio, il Vittoriale, teatro del Gran Gala du Cirque: un evento che rimarrà scolpito nelle programmazioni estive. Su quel che è successo a Gardone Riviera scrive Stefania Ciocca.
Un’altra stagione col segno positivo per il circo francese Arlette Gruss, che in un quarto di secolo ha saputo creare un marchio divenuto ormai un classico di successo. E quest’anno i numeri di animali hanno impiegato i gruppi formati da Flavio Togni. L’articolo – Arlette Gruss. La forza di un marchio – è di Francesco Mocellin.
Lo storico Marco Martini svela un genere che riscuoteva successo nell’800: la “fusione” di circo e sport. Il caso analizzato è quello del Circo Wulff.
E’ di Maria Vittoria Vittori l’intervista a Daniele Finzi Pasca su Pagliacci. La versione integrale dell’intervista che compare sulla rivista in forma leggermente ridotta, la si può leggere in primo piano sul nostro sito.
Ancora Stefania Ciocca, per parlare questa volta di Mario De Biasi e del suo scatto che immortalò il “lato B” di una grande donna del circo: Moira Orfei. Titolo: Gli italiani si voltano.
Un nuovo ritratto di una grande penna “penna di segatura” raccontata da Ruggero Leonardi: Mario Verdone.
Infine la rubrica Cedac, e stavolta il focus è su La pantomima nel romanticismo. Antonio Giarola svela l’epopea di Mazeppa, presente nei cartelloni dei maggiori complessi circensi ed equestri di tutto l’Ottocento.