Il 12 settembre, seguendo il calendario scolastico, l’Accademia d’Arte Circense inizia l’anno accademico 2011-2012 nella città di Verona. “Sono 23 gli iscritti interni, con diverse domande in lista d’attesa, ma purtroppo le limitate strutture precarie non ci consentono di poterne ospitarne di più”, annuncia il presidente Egidio Palmiri, instancabilmente alla guida di questa istituzione formativa che ha pochissimi esempi analoghi al mondo.
Sessantasei, invece gli allievi di Verona e paesi limitrofi, che seguono i corsi pomeridiani per cominciare a familiarizzare con le arti circensi. A questi vanno aggiunti sette allievi della famiglia di Enis Togni, che come noto risiedono nel quartier generale del circo Americano in via Germania, e si potrebbero definire semi-interni perché seguono le lezioni come gli interni, ma per il pranzo, la cena e per dormire, tornano a casa loro, o meglio alle loro carovane.

Nutrito il gruppo degli istruttori: sei italiani, un russo, tre bulgari. Si tratta di Andrea Togni, direttore dell’Accademia e “prof” nella disciplina dei tessuti aerei, Nicolai Babacaev, giocoleria,
Riccardo Macaggi, acrobatica, Marco Togni, trapezio, volanti e trapezino, Hristo Slavov, filo,
Lachezar Yankov, acrobatica a terra e sostenuto, Lillian Slavova, cerchio aereo e tessuti, Cinzia Marcantoni, verticalismo, Katherine Kim Coll, danza classica e moderna.
Il resto del personale è formato da una segretaria, due assistenti italiane, un’italiana ed una polacca in cucina, una bulgara addetta alla biancheria degli allievi, un operaio specializzato e due operai tuttofare. Da segnalare anche un insegnante bilaureato che seguirà i ragazzi interni per i compiti e ce n’è particolarmente bisogno, assicura Palmiri, perché “chi ha fatto le elementari seguendo il circo, arriva con una preparazione di base scarsissima”. Le figure di riferimento restano, oltre al presidente Palmiri, il direttore Andrea Togni e Ivana Gottani.
Ma è sulle novità che s’incentra l’attenzione: “Entro la fine di settembre si dovrebbe decidere dove si trasferirà la nostra Accademia”, annuncia Palmiri. Nessuna paura: rimarrà a Verona, ma due sono le location che potrebbero concretizzarsi. “La migliore è ovviamente quella di poter costruire la sede stabile sul terreno già acquistato, la seconda possibilità è costiutita da un’area alla periferia di Verona, di proprietà del Comune ma data in concessione alla Curia per trent’anni. La Curia assegnerebbe i dodicimila metri quadrati a noi necessari per trent’anni e dunque si potrebbero allestire le infrastrutture, ma non costruire, come ad esempio il circo stabile che necessita di plinti in cemento”.

Ma in attesa che le novità più importanti possano prendere forma, ce ne sono alcune immediate: “Sette nuovi container da adibire ad alloggi per gli allievi in via Francia, che ho già ordinato e verranno consegnati entro il 15 ottobre. Le carovane erano ormai obsolete e inadeguate. Ogni container avrà i suoi servizi e ospiterà quattro allievi, mentre appena andremo a stabilirci nel nostro terreno o in quello della Curia (entrambi molto più grandi dell’attuale) acquisteremo altri container e ogni due allievi ne avranno a disposizione uno”.
E’ nata nel 2008 l’Accademia d’Arte Circense e ne ha fatta di strada, diplomando un centinaio di allievi che si sono distinti nelle piste di segatura (e non solo) di tutto il mondo. Di recente l’agenzia di stampa nazionale AdnKronos ha realizzato un servizio proprio su questo: ottenere il diploma della scuola del circo fondata da Egidio Palmiri equivale ad un posto di lavoro sicuro.


