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Un convitto di giocolieri e trapezisti all’Accademia di Verona

Verona, 25 ago. (Labitalia) – Giocoleria, funambolismo e trapezio. Sono solo alcune delle materie insegnate dall’Accademia d’arte circense di Verona che, unica nel mondo occidentale, offre agli allievi una struttura convittuale. “Agli allievi – spiega a LABITALIA il presidente Egidio Palmiri, classe 1923, membro della famosa dinastia circense italiana soprannominati gli ‘acrobati folli’ – offriamo una possibilità più ampia per la formazione professionale ed umana. Qui è organizzato tutto come un collegio: diamo un’accoglienza completa che va dal vitto all’alloggio, fino alla possibilità di frequentare le scuole pubbliche di Verona”.
“Non stiamo parlando – rimarca – di un hobby, ma di una competenza professionale che permette a molti giovani di trovare un lavoro sicuro e emozionante, anche se imprevedibile (lo stesso Palmiri ha una lesione alla spina dorsale e diverse fratture ndr)”.
“All’Accademia ci sono anche i corsi da esterni. Si possono scegliere – dice – fra due diversi approcci formativi: un corso della durata di sette mesi, da ottobre a maggio, e corsi dalla frequenza libera, la cui articolazione viene di volta in volta stabilita fra allievo, insegnante e direttore dell’Istituto, oltre a particolari proposte che si rivolgono ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori”.
“Attualmente – ricorda – l’Accademia conta 12 allievi esterni adulti e 63 di età compresa dai 9 ai 13 anni, per la maggioranza si tratta di donne. Ma abbiamo una lunga lista di attesa anche perchè non possiamo ospitare molti ragazzi. Da cinque anni, siamo in attesa del via libera burocratico per la realizzazione di un vero e proprio campus che dia vita ad un circo stabile ampio”.
“Sono diverse le discipline che impegnano i nostri allievi – racconta Egidio Palmiri – si va dallo stretching, al coordinamento fisico, esercizi corpo libero, verticalismo, giocoleria, clownerie, contorsionismo trampolino elastico trapezio ed equilibrismo sul filo danza (ritmica, acrobatica, classica, moderna)”.
Ma la vera novità professionale del mondo circense e sicuramente l’esercizio dei tessuti. “L’acrobata – continua Egidio Palmiri – danza ed esegue figure spettacolari su un lungo tessuto (circa 16 metri di lunghezza per 1 di larghezza) piegato a metà. Una variante dei tessuti aerei è la corda liscia, una lunga corda di cotone del diametro di circa 5 centimetri appesa per un capo sulla quale l’acrobata svolge le sue evoluzioni”.
I premi ottenuti dai giovanissimi allievi dell’Accademia sono di assoluto rilievo: tre Clown d’oro e un argento al Festival di Montecarlo, la più rinomata vetrina mondiale per l’arte della pista. E con orgoglio Egidio Palmiri dice che “sono già stati richiesti degli allievi per il 3-4 febbraio 2012, per partecipare al Festival di Montecarlo under 20”.
AdnKronos, LabItalia