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Nella Rimini balneare fa capolino il circo

Dal 2000 la città di Rimini affida ad un artista, non necessariamente pittore, il manifesto balneare che accompagna la stagione turistica. Dopo il tocco raffinato di René Gruau (2000), le donne in movimento di Gianluigi Toccafondo (2003), la pittura seducente di Milo Manara (2004), il disegno pop di Jovanotti (2005), le atmosfere rarefatte di Luca Giovagnoli (2006), il richiamo ‘tribale’ di Pablo Echaurren (2007), l’interpretazione vintage di Marco Morosini (2008), il gioco di parole di Alessandro Bergonzoni (2009), l’illustrazione ironica di Francesca Ghermandi (2010), il tramonto a vernice spray su tela di Eron, è quest’anno il viaggio nel circo della memoria di Francesco Bocchini a caratterizzare la dedica che la città di Rimini fa a se stessa chiedendo, di anno in anno, ad un artista di interpretarla. E dal baule dei ricordi Bocchini fa spuntare anche atmosfere felliniane che non possono non avere a che fare col circus: “Nel pensare al manifesto per Rimini che è per me come una sintesi in un’unica immagine di tante suggestioni, è l’idea del taccuino che mi è sembrata essere la più bella ed evocativa. Ho sempre associato Rimini all’esotico e all’eccesso, nel senso più felliniano del termine: al circo, ai luna-park, alle spiagge affollate in estate, agli inverni nebbiosi e alle passeggiate in riva al mare, alla vita notturna, e allo stesso tempo alla storia antica, riconoscibile nella struttura della città e negli importanti monumenti, palazzi e piazze”, spiega il pittore e scultore Francesco Bocchini. “Tutte queste suggestioni sono rappresentate nei frammenti di immagini e negli oggetti raccolti e fusi assieme come fossero una mappa che descrive più che la geografia, le emozioni, che mi legano alla città di Rimini”.
Immagini uscite come da un vecchio baule della memoria, dunque, che richiamano il circo, la storia, la spiaggia di ieri e di oggi, il mare, uniti insieme da un segno sentimentale che evoca quelle giornate d’estate rimaste per tanti ricordo indelebile per tutta la vita. E’ questa l’immagine testimonial dell’estate che più è piaciuta all’amministrazione comunale di Rimini.
L’opera entrerà a far parte della collezione permanente del Museo Civico della città insieme a tutte quelle che l’hanno preceduta.