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L’Olanda dice sì ai circhi con animali

Un altro Comune olandese, questa volta si tratta di Capelle aan den IJssel (vicino a Rotterdam) ha respinto la richiesta di proibire i circhi con animali. Fa seguito a decisioni dello stesso tenore assunte da Comuni importanti come Amsterdam, passando per Zeist, Alphen aan den Rijn, Veendam e Winschoten. E’ l’Eca, European Circus Association, a far conoscere l’aria che soffia nei Paesi Bassi.
Il 27 marzo l’amministrazione locale ha bocciato la proposta dell’assessore Joost Eerdmans, responsabile del benessere degli animali, di bandire da Capelle aan den IJssel i circhi con elefanti, leoni, tigri e altri animali esotici, con un voto che non lascia margini di incertezza: 21 contro 11. A convincere gli amministratori che la scelta giusta non era quella di cancellare una tradizione artistica e culturale radicata, è stata anche la documentazione preparata dalla associazione dei circhi olandesi, la “Vereniging Nederlandse Ondernemingen Circo”, consegnata a tutti i membri del consiglio comunale. Come sta avvenendo in tutta Europa, anche l’Olanda (impegnata a mettere a punto una legislazione nazionale in questa materia) sceglie la strada della regolamentazione per farsi carico al meglio delle condizioni di vita degli animali nei circhi, ma bandisce i divieti.
Dopo la netta presa di posizione a favore della presenza dei circhi con animali in terra francese, venuta dai due candidati alle presidenziali, Sarkozy e Hollande, un altro Paese d’Europa mette da parte gli estremismi animalisti e indica la rotta da seguire.