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La storia del Medrano diventa un film

Adriano Sforzi nello studio di Tv2000

La rivelazione è arrivata pochi giorni fa a Romanzo Familiare, il programma di Tv2000 (il canale della Conferenza episcopale italiana) che racconta storie di famiglie, fra quotidiano e straordinario. Una di queste famiglie è quella di Braian Casartelli, che Romanzo Familiare ha seguito durante la tappa di Roma e poi a Viterbo, mandando in onda interviste a Braian e Kinnereth, alle figlie e ai diversi componenti del gruppo familiare: Elio, Ghisi, Davio Casartelli, il giovane Heros Casartelli, studente in economia e commercio che si divide fra circo e studio. Nella puntata del 16 febbraio è stato chiamato anche Adriano Sforzi a tratteggiare il ritratto di una delle dinastie più importanti del circo italiano, quella dei Casartelli, che ha intrecciato i propri destini con un’altra celebre famiglia, quella degli Sforzi, appunto. Adriano, che lo scorso anno ha ricevuto il David di Donatello per Jody delle Giostre, è figlio di Michele Sforzi, cugino di Alberto Sforzi, uno dei più grandi giocolieri che la storia di questa disciplina conosca, per tutti “Bertino”, marito di Ghisi Casartelli.

Alberto Sforzi

“Sulla famiglia Sforzi-Casartelli esistono filmati che coprono 40 anni di vita e oltre, perché mio padre ha sempre ripreso tutto”, ha detto Adriano, che si ritrova fra le mani un patrimonio di inestimabile valore dal punto di vista della documentazione. Ore e ore di Super 8 che mostrano il giocoliere alle prese con gli allenamenti e in pista, le tournée del circo Medrano (compresa la prima in Israele), la vita familiare, momenti belli ed anche meno belli. “Utilizzerò tutto questo per il film che voglio preparare sul circo Medrano”, ha spiegato Adriano. E in questo archivio filmato c’è anche il viaggio di Bertino in Sudafrica, quando aveva 23 anni ed era all’apice della sua carriera. Ma fu investito da un’automobile e rischiò di perdere per sempre una gamba, per tre anni fu costretto su una sedia a rotelle “e solo l’amore di Ghisi l’ha riportato ad essere un grande giocoliere”, sono state ancora le parole di Adriano Sforzi.
Un periodo che il giocoliere ricorda come “terribile”: “Pensavo che tutto fosse finito per me perché avrebbero dovuto tagliarmi una gamba, questo mi dissero i medici appena varcata la porta dell’ospedale. Ma grazie all’interessamento del Chipperfield Circus, che fece arrivare a Witbank, dove mi trovavo, un chirurgo in elicottero da Pretoria, fui operato e le cose andarono bene”. Anche col gesso alla gamba Bertino non stava lontano da clave e palline: “Ho ripreso presto gli allenamenti, anche se da seduto”.

Leonida Casartelli (secondo da destra) fra Darix Togni e Nando Orfei

Ghisi non senza emozione rivive quei momenti, che sono anche l’occasione per parlare del “grande amore” condiviso dal giocoliere e dalla figlia di Leonida Casartelli (ricordato nella puntata precedente di Romanzo Familiare mentre questa volta ampio spazio ha avuto la figura di Rosina Gerardi), uno che soprattutto alle figlie le controllava a vista, come ha ricostruito col sorriso sulla bocca lo stesso Alberto Sforzi: “Il nostro amore è nato da bambini visto che la prima volta che siamo stati vicini, al circo Aurora, io avevo 4 anni e lei 2”, poi le frequentazioni si sono fatte coscienti: “Nel ’57 sono tornato al circo Aurora, io avevo 15 anni e lei 13, e li ho cominciato a guardarla e così è stato per tutta la vita, e ci siamo innamorati… Ma è stata molto dura frequentarci perché avevo tutta la famiglia contro perché eravamo giovani. Ci si vedeva un minuto nascondendosi di qua e di là. Leonida Casartelli era domatore e per vederci un momento aspettavamo che entrasse nella gabbia dei leoni”, confessa Alberto divertito.

Davio Casartelli insieme all'inviato di Tv2000 e alle figlie di Braian

Adriano ascolta tutto con attenzione, sentendosi già il regista del kolossal che quella storia dovrà narrarla per il grande schermo. “Ho vissuto in carovana fino a 13 anni e li ho imparato molte cose: la cultura del lavoro, della famiglia, della voglia di fare, di affermarsi, di esaudire i propri desideri, quindi di essere protagonista nella vita”, sottolinea Adriano. “E non avendo più a disposizione la pista del circo, ho cercato la mia pista e l’ho scoperta nel cinema”. Una importante occasione per “farsi le ossa” l’ha avuta grazie all’incontro con un maestro indiscusso del cinema italiano, Ermanno Olmi: “Sono andato a imparare da un regista come Olmi che è un po’ circense. Lui ha una bottega che si chiama “Ipotesi cinema” (non scuola di cinema) un luogo dove vai a fare cinema, ti siedi, ne parli, mangi, vivi in un ambiente che è un po’ come stare al circo, dove non fai teoria ma lavori tutto il giorno. Io sono andato a bottega di cinema da Ermanno Olmi perché era quello il linguaggio che avevo imparato, sono stato li cinque anni a montare e smontare, e poi ho realizzato Jody delle Giostre”.

Rosina Gerardi, la donna di ferro del Medrano

L’ultima puntata che Romanzo Familiare ha dedicato alla famiglia Casartelli e al Medrano ha aperto un altro squarcio davvero interessante per capire chi sono i protagonisti del circo, quali legami familiari e di valori rendano ogni giorno possibile mandare in pista uno spettacolo così unico e speciale, cosa significa portare in giro una città viaggiante, la tecnica e la saggezza che sovrintendono la divisione del lavoro, il montaggio e lo smontaggio, i sacrifici e le gioie, i ritmi serrati ma che non tradiscono mai espressioni di scoraggiamento. A tutta l’equipe di Romanzo Familiare, a cominciare dai due conduttori Antonio Soviero e Arianna Ciampoli, va dato atto di uno sforzo, perfettamente riuscito, di andare oltre i luoghi comuni sul circo, svelandone la millenaria ragion d’essere. Nel caso del Medrano, sette generazioni che hanno accumulato arte e capacità imprenditoriale, che continuano a portare in giro sul territorio italiano e in varie parti del mondo. Da veri capitani d’industria.
La puntata del 16 febbraio 2012.

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