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Kris Kremo, giocoliere da guinness

Bela e Kris Kremo

Cos’è per lei la giocoleria, è stato chiesto di recente a Kris Kremo. “Essere ogni giorno in lotta con la gravità e non sapere mai cosa accadrà”. Kristian Gaston Kremo è un giocoliere svizzero, uno fra i più grandi di tutti i tempi in questa disciplina.
Nasce nel 1951 in una famiglia di artisti del circo. Intorno alla metà dell’800 Josef Kremo fonda una troupe di giochi icariani con la quale non tarda a diventare una star esibendosi a Les Folies Bergère di Parigi e negli altri locali di grido dell’Europa del tempo. Mette al mondo dodici figli e “l’azienda” familiare ne trae beneficio. Facendo leva sui numeri che la nidiata consente, presenta spettacoli che esercitano un forte fascino sul pubblico.

Kris

Karl, uno dei figli più giovani, sposa Margit Hannos, e non segue le prolifiche orme del padre ma quasi: ha cinque figli e uno di questi è Bela Kremo, vede la luce nel 1911 e dimostra molto presto doti eccezionali di giocoliere.
E’ contemporaneo di Enrico Rastelli, forse il numero uno in assoluto, e dovendo competere con una tale “divinità” della giocoleria, decide di ritagliarsi uno spazio originale. I suoi virtuosismi con tre oggetti lo rendono famoso come il primo giocoliere “minimalista” della storia, creatore e maestro del genere chiamato dei “tre pezzi”: guanti, palline, cappelli e scatole di sigari, sempre e solo nel numero di tre.
Immancabilmente esegue i suoi esercizi al tempo di musica, sempre ben scelta. Giocola e la mimica facciale fa il resto.
Bela Kremo è il primo giocoliere che varca le porte del sancta sanctorum del varietà, le luccicanti e sfarzose riviste dei grandi casinò di Las Vegas. E’ il 1970 quando insieme a Bela sotto ai riflettori compare anche il figlio Kris ed è subito feeling, non solo fra i due ma anche col pubblico.
Nel 1976 Bela Kremo si ritira dalle scene dopo quasi quarant’anni di sfolgorante carriera e tre anni dopo muore. Kris è già pronto a raccogliere quell’eredità, ma non si limiterà a questo.
“Ho sempre avuto chiaro che questa sarebbe stata la mia professione”, dirà Kris. Inizia a lanciare in aria le palline a cinque anni “avendo come ​​unico maestro mio padre”. Lavora sodo e infatti è lo stesso consiglio che ama ripetere ai giovani: “pratica, pratica, pratica”.
Come ogni figlio d’arte, eredita i pregi del padre e quando debutta come solista nel 1975 al Blackpool Tower Circus incanta chi lo osserva. Viene invitato a prendere parte alla Royal Command Variety Performance, lo spettacolo di gala che viene realizzato ogni anno al Palladium di Londra appositamente per la famiglia reale. Elisabetta II, regina del Regno Unito, stravede per lui, ma non è l’unica testa coronata. Si esibisce anche davanti a Re Carlo Gustavo di Svezia e poi a Ranieri di Monaco e Grace Kelly, un anno prima che la consorte del principe monegasco perda la vita.
Kris viene chiamato ad esibirsi un po’ in tutto il mondo e con i suoi numeri entra nel Guinness dei primati.
Sembra davvero farsi beffe della forza di gravità quando con una rapidissima esecuzione, esegue la tripla piroetta dopo aver gettato in aria una scatola di sigari che riprende al volo al termine delle tre giravolte. Rivoluziona il modo di intendere la giocoleria, puntando non tanto sulla quantità degli oggetti ma sulle tecniche impiegate, sull’eleganza degli esercizi eseguiti a tempo di musica.
E’ Clown d’Argento al Festival del Circo di Monte Carlo nel 1981. Per tutti è “il giocoliere”.

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