Mons. Antonio Maria Vegliò sarà nominato cardinale nel prossimo Concistoro annunciato da Benedetto XVI, in programma il 18 febbraio in Vaticano. Vegliò è stato l’artefice dell’ottavo congresso per la pastorale dei circensi e dei fieranti, che si è tenuto nel dicembre del 2010 sul tema “Circhi e Luna park: ‘cattedrali’ di fede e tradizione, segni di speranza in un mondo globalizzato” e che ha visto anche la presenza del card. Ravasi, il quale tenne una lezione magistrale indimenticabile sul valore culturale del circo. E sarà mons. Vegliò uno dei nuovi 22 membri del collegio cardinalizio, che dunque entrerà anche nel prossimo conclave per eleggere il pontefice che succederà a Benedetto XVI e che aiuterà il successore di Pietro nello svolgimento del suo ministero di confermare i fratelli nella fede e di essere principio e fondamento dell’unità e della comunione nella Chiesa.
Mons. Vegliò è presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e in questo ruolo ha sempre parlato molto chiaramente: “I Circhi rappresentano occasioni di sana evasione, opportunità per dare valore al tempo libero, allo svago e al divertimento. La loro presenza nelle nostre città ci dà l’opportunità di gustare la bellezza di giochi, esibizioni ed esercizi atletici in un’atmosfera di festa che si fa contagiosa e può abbattere le barriere che ci separano dal nostro prossimo». Essi liberano «energie positive» e frequentarli «predispone alla cordialità e alla generosità di cui tutti siamo portatori». «I Circhi costituiscono dei segni di speranza per un mondo più armonico, caratterizzato da rispetto e comprensione e i continui spostamenti dello spettacolo viaggiante ci rammentano che tutti siamo pellegrini in questo mondo e la nostra meta finale è la gioia piena che si realizza in Dio». A mons. Vegliò le felicitazioni del circo italiano e in particolare del presidente Enc, Antonio Buccioni.