Skip to content Skip to footer

Il magazine di maggio: “Il Papa e il Circo, una lunga storia”

circo-maggio-16La copertina della rivista Circo di maggio è un collage di immagini che ritraggono pontefici che incontrano i circensi e i loro animali: Papa Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Il mensile prepara la strada ad un nuovo straordinario incontro, al quale mancano pochi giorni, trattato nel servizio di Nicola Campostori dal titolo “Papa Francesco il circo in arrivo”.
Il numero si apre con un servizio su “Animali nei circhi, mobilitazione continua”, ovvero tutte le azioni avviate in merito al Ddl 2287.
Viene poi ospitata una sintesi dell’intervista a Vera Gemma, pubblicata integralmente su Circo.it.
Francesco Mocellin si occupa di Barnum, la leggenda del family circus.
E’ poi il turno delle Notizie sparse dal mondo del circo, a cura di Flavio Michi, e di un servizio che continua la presentazione delle diverse componenti dell’arcipelago dello spettacolo popolare che si ritroverà il 16 giugno in Vaticano: Nicola Campostori presenta l’Ammi, associazione della musica meccanica.
Alessandro Serena traccia un bilancio della partecipazione di Stefano Nones Orfei all’Isola dei famosi e del suo significato per il mondo del circo.
Per la rubrica Cedac, Antonio Giarola ci documenta Emilio Desorme “il portentoso”: è stato uno dei cavallerizzi-acrobati più significativi del 1800. La sua famiglia ha imposto il modello estetico codificato da Antonio Franconi, segnando il passaggio verso le pantomime equestri grazie ad esibizioni come “La morte di Otello” che ottenne grandissimo successo anche in Italia, dove Desorme si esibì più volte.
Da ultimo, Marco Martini, storico dello sport e appassionato ricercatore emerografico romano, scova fra i quotidiani ingialliti di oltre un secolo fa riferimenti espliciti all’ammaestramento in dolcezza. Dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la longevità dei sani rapporti fra animali e uomini nel circo. I racconti riferiti ai felini di Veltran richiamano alla mente i video di tanti addestratori di oggi disponibili anche sui social network.