Skip to content Skip to footer

«Il Circo è un modello per l’Unione Europea»: la grande lezione della commissaria UE Mariya Gabriel

Pubblichiamo il discorso – diffuso da ECA, European Circus Association – di Mariya Gabriel, Commissaria europea, in occasione della consegna dei premi “Big Top Label“. Merita la massima attenzione e diffusione perché pone l’attenzione sul circo e la cultura, valorizzando l’antica arte della pista in un modo che raramente si è potuto mai leggere prima.

Gentile Istvan Ujhelyi, onorevole Deputato al Parlamento europeo,
Onorevoli Deputati al Parlamento europeo,
Signore e Signori,

È un onore per me essere qui oggi alla cerimonia di consegna dei premi Big Top Label e desidero ringraziare calorosamente il Sig. Ujhelyi, DPE, per avermi invitata.

Il Circo è una bellissima forma d’arte e merita tutto il nostro sostegno. Rappresenta, di fatto, un buon modello per l’Unione Europea, in quanto consiste in un gruppo variegato di persone che si aggregano per fare qualcosa che è più grande di loro, mettendo in collegamento comunità differenti e, per così dire, unendole nella diversità. Il Circo dà un valido esempio alla società. A prescindere dalle proprie origini e dai propri talenti, se si lavora a sufficienza e si impara da una comunità che crea grandi spettacoli da secoli, chiunque trova l’opportunità di spiccare. Di essere sotto ai riflettori. Di ottenere ammirazione e rispetto per la propria autodisciplina e umanità. Mettendo in scena queste virtù, il circo è divenuto ciò che è attualmente, cioè parte integrante della nostra cultura, che è nostro dovere riconoscere e sostenere. Ed è proprio la ragione per cui siamo qui oggi.

Il Sig. Ujhelyi, DPE, lo ha espresso perfettamente quando ha definito il premio Big Top Label come “la Stella Michelin delle arti circensi”. Infatti, il Big Top Label premia l’eccellenza. Riconosce che questi spettacoli meritano di viaggiare. Riconosce che la comunità circense merita il nostro sostegno. Questo riconoscimento garantisce una soglia di qualità. Benessere degli animali e sicurezza. Responsabilità sociale. La promozione dei sani principi di questa tradizione meravigliosa. Senza dimenticare che promuove il rinnovamento di quest’arte. Ciò è vero per tutte le tipologie di circhi, da quelli tradizionali ai moderni, a quelli con e senza animali. Il premio Big Top Label è uno standard di riferimento per il mondo del circo. Spero che lo divenga anche al di fuori di esso.
E a giudicare dai grandi nomi che hanno già ottenuto il riconoscimento, è sicuramente sulla buona strada. Si tratta in tutti i casi di circhi con una tradizione di lunga data, che si reinventano costantemente e sono sempre aperti alle innovazioni. La stessa ambizione che guida i circhi che premiamo oggi.

Il Circo Balkanski dalla Bulgaria e il Circo Brazil Jack dalla Svezia sono aziende a conduzione famigliare di lunga tradizione in cui l’arte incontra l’eccellenza di generazione in generazione. Il Circo Roncalli dalla Germania ha spianato la strada all’innovazione nelle scenografie sin dalla metà degli anni ’90, portando sulla pista del circo la poesia delle acrobazie. Dietro le quinte, questi tre circhi si impegnano duramente per raggiungere gli standard più elevati. Sulla pista, i loro spettacoli dimostrano il più alto valore artistico. Ci incantano con la loro musica e poesia. Sono grandi esempi del motivo per cui sono orgogliosa di contribuire al sostegno offerto a questa comunità. Tramite progetti finanziati dai nostri programmi, tramite opportunità di mobilità, o tramite la conoscenza, per costruire una base di conoscenze comprovate che supporti le vostre esigenze quando difendete la vostra comunità e vi organizzate a favore di essa.

Ci sono tre argomenti, in particolare, su cui vorrei soffermarmi brevemente, che sono i finanziamenti europei, il sostegno alla mobilità degli artisti e i dati specificamente richiesti affinché le nostre politiche siano di aiuto alla vostra comunità.

Mariya Gabriel

Iniziamo dai finanziamenti.
Tra il 2012 e il 2020 il nostro programma Europa Creativa ha sostenuto numerosi progetti relativi alle arti circensi, per un totale di 7 milioni di Euro. I fondi sono stati utilizzati in maggioranza da circhi contemporanei e da scuole circensi professionali, ma ritengo che anche i circhi tradizionali e a conduzione famigliare dovrebbero presentare più spesso richiesta di finanziamento. Sono infatti convinta che il circo abbia molto da offrire, e vorrei spronare tutti voi a partecipare a più progetti, non soltanto tramite il programma Europa Creativa, ma anche per mezzo di Erasmus+. Credo che il circo abbia un potenziale reale nel sostenere l’istruzione inclusiva, promuovere i valori e le qualità di cui tutti noi abbiamo bisogno per emergere, dalla perseveranza fino al lavoro di squadra.

In secondo luogo, la mobilità.
E a questo proposito ho novità entusiasmanti. Sulla base del successo del progetto pilota i-Portunus e grazie al sostegno fondamentale del Parlamento europeo, due giorni fa ho lanciato “Culture Moves Europe”. Si tratta di una nuova iniziativa nell’ambito del programma Europa Creativa che ha lo scopo di promuovere la mobilità individuale di artisti e professionisti della cultura. Gli artisti circensi sono invitati a partecipare a questo nuovo programma perché, in particolare, questo settore vanta una grande tradizione di trasferimento culturale e costruzione di collegamenti tra le comunità.

In terzo luogo, i dati.
Nel 2018, nel contesto delle celebrazioni per il 250° anniversario del circo e dell’Anno europeo del patrimonio culturale, abbiamo lanciato uno studio omnicomprensivo sulle arti circensi in Europa. So che molti di voi hanno contribuito a tale studio e ve ne ringrazio. Siamo molto orgogliosi dei risultati. Ora disponiamo di una solida base di conoscenze su numerosi aspetti della vita nel circo, dal profilo socio-economico del settore alle esigenze in termine di istruzione dei minori i cui genitori lavorano come operatori delle arti circensi. Tutto ciò è essenziale per le autorità pubbliche, a partire dall’UE fino al livello locale, per offrirvi sostegno al meglio delle nostre possibilità.
Cari amici, come ha giustamente affermato Stéphanie di Monaco, persona vicina alla comunità circense, “Il circo è come dovrebbe essere la vita. È sincerità, sentimento, emozioni. Tutti veri. Non esistono menzogne nel circo”. Ed è proprio così: il circo insegna a impegnarsi. A lavorare. Ad aiutarsi a vicenda. Voglio quindi esprimere le miei più vive congratulazioni a tutti coloro che celebriamo oggi. Il vostro contributo al nostro ricco tessuto culturale è essenziale. Grazie di meravigliarci, estasiarci e farci sorridere.
Grazie dell’attenzione, vi auguro di trascorrere un’eccellente cerimonia.