PESCARA – Lo spettacolo che ha inaugurato ieri sera il settimo Festival internazionale di nuovo circo Funambolika a Pescara è stato Rococò bananas, interpretato dai Los Excentricos. Il trio è composto da Marceline, Zaza e Sylvestre, artisti di svariate provenienze – Zaza ha lavorato nella fase pionieristica di Cirque Bidon, creato trent’anni fa da quel Pierre Bidon che in seguito avrebbe prodotto la formula di Archaos – che qui, per i loro personaggi, hanno trovato nel clown circense filologico il registro comune.
La struttura dello spettacolo non era sviluppata attorno a una vera e propria storia, ma formata da una serie di numeri introdotti a turno col più classico dei “e ora andremo a presentare…” declamato con voce stentorea, ed è la forza delle singole caratterizzazioni che dà rilievo a tali presentazioni.
Nei numeri musicali, assieme alle più tradizionali entrée presenti nel repertorio dei Musicisti Eccentrici (il concerto di campanelli, la sega armonica, il violino-tromba) si sono visti effetti che echeggiavano Grock (il piano spinto a mano per avvicinarlo allo sgabello…) ma pure a Grock possiamo riferire l’idea dello strumento suonato in due (nel finale lui eseguiva un travolgente pezzo sinfonico a quattro mani col violino del partner di scena), qui ripresa con le concertine e gli ukulele. Un ruolo importante ha poi avuto la magia teatralizzata: si sono visti un secchio rovesciato su un tavolo che consentiva di far sparire la testa di Sylvestre, e una clownesca reinterpretazione della camminata a tre gambe creata da Rudy Coby negli anni Ottanta del secolo scorso. Il tutto – fasi musicali, magiche e propriamente circensi, come l’entrée dell’aspirapolvere che combatte con Marceline travestita da diva del bel canto, interpretato, come si diceva sopra, con un marcato accento circense che in molti spunti ricordava lo stile di Fumagalli. Lo spettacolo si è svolto in uno spazio nuovo per Funambolika, il teatro del Porto Turistico di Pescara, scelta che si è rivelata azzeccata sia per l’atmosfera del luogo che per il gradimento del pubblico, il quale alla fine ha salutato Los Excentricos con un lungo applauso.
Massimo Locuratolo
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