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Emilia Romagna off limits per i circhi? Ennesima bufala

Totò nel celebre film Il più comico spettacolo del mondo
Ma mi faccia il piacere!” avrebbe detto Totò. Per la serie sparatele grosse perché alla fine qualcuno comunque ci crederà, da ieri i siti animalisti (purtroppo affiancati da organi di informazione che dovrebbero dare le notizie e invece titolano con enfasi “basta circhi con esemplari esotici” o “L’Emilia Romagna prima regione a vietare i circhi“, lasciando intendere che si tratti di una decisione vincolante e definitiva) vanno strillando che l’Emilia Romagna sarebbe di colpo diventata “off limits” per i circhi con gli animali. Lo scrivono associazioni come l’Enpa, pur sapendo di esprimere in questo modo un auspicio e non un obiettivo centrato.
La Regione Emilia Romagna non ha infatti vietato nulla, ma ha solo approvato a maggioranza una risoluzione (che è una forma di indirizzo politico, non un atto che ha valore di legge) a maggioranza (Lega Nord e Pdl non si sono accodati), che – come recita l’ordine del giorno che si può leggere sul sito della Regione – non è altro che la “proposta dai consiglieri Defranceschi e Favia per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a contrastare, dal punto di vista normativo, l’utilizzo di varie specie animali nell’ambito dei circhi e delle mostre viaggianti”, e che riprende il documento già presentato nel 2010 dai “grillini”. Com’è noto ogni consigliere può proporre ciò che vuole, ma quel che conta è ciò che diventa legge, il resto va a far parte della famosa categoria del “verba volant”.
Ecco come il comunicato stampa dell’assemblea legislativa presenta quella che per gli animalisti sarebbe la rivoluzione del secolo. Titolo: ANIMALI. CIRCHI E MOSTRE, APPROVATA RISOLUZIONE MOV5STELLE: “I COMUNI DEVONO ADOTTARE APPOSITI REGOLAMENTI”
Stefano Orfei Nones con Artù
Svolgimento: “L’Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza (astenuti Pdl e Lega nord) una risoluzione presentata da Andrea Defranceschi e Giovanni Favia (Mov5stelle) nella quale si afferma il totale disaccordo e l’indisponibilità della Regione all’attendamento nel territorio emiliano-romagnolo di circhi e mostre viaggianti con esemplari delle seguenti specie al seguito: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni.
La risoluzione impegna poi la Giunta regionale ad attivarsi affinchè tutti i Comuni provvedano a dotarsi di appositi regolamenti per disciplinare questa materia. Defranceschi e Favia nel documento ricordano che la legge regionale 5/2005, ‘Norme a tutela del benessere animale’, prevede l’adozione di apposite delibere di Giunta per la definizione dei requisiti tecnici di detenzione degli animali in base ai criteri dettati dalla commissione Cites e che la Regione, con delibera 647/2007, ha recepito le linee guida della stessa commissione. Parere favorevole alla risoluzione è stato espresso dai consiglieri Gabriella Meo (Sel-Verdi) e Roberto Piva (Pd). (cc)”
La Regione Emilia Romagna sa bene che in Italia esiste una legge dello Stato che riconosce la funzione sociale dei circhi e sa altrettanto bene che le sentenze dei Tar parlano chiaro (l’ultimo, qualche mese fa, proprio quello di Bologna): non si può vietare una attività normata e sostenuta dallo Stato. Lo stesso sanno i Comuni, come Ferrara, che aveva vietato i circhi con animali e ha dovuto fare dietrofront.