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Dopo l’audizione in Senato, l’Enc scrive al ministro Franceschini

Quella che segue è la lettera che il presidente Enc, Antonio Buccioni, ha inviato al ministro Franceschini (analoga missiva è stata recapitata anche ad altri membri del governo e del parlamento) a seguito della audizione davanti alla 7° Commissione – Cultura, scienza e istruzione – del Senato il 23 febbraio scorso.

Cristina Togni (foto Stefano Falezza)
Giovedì 23 febbraio la 7 Commissione del Senato ha svolto l’audizione dell’Ente Nazionale Circhi e del Club Amici del Circo sul disegno di legge 2287-bis il cui articolo 1, comma 4, lettera f), nel più ampio contesto della delega al Governo per il Codice dello Spettacolo, prevede “la revisione delle disposizioni in tema di attività circensi, specificatamente finalizzate alla graduale eliminazione degli animali nello svolgimento delle stesse”.
Nella circostanza è stata consegnata ed illustrata la seguente documentazione:
1) documento dell’Ente Nazionale Circhi e della federazione da questo costituita unitamente allo Spettacolo di Piazza e di Strada, che investe anche il problema della riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo e delle norme che ne regolano la fruizione;
2) mini-dossier dell’Ente nazionale Circhi sul rapporto Circo-Animali;
3) “Regolamento per l’educazione e l’esibizione di animali nei circhi” predisposto dall’Ente Nazionale Circhi, in vigore dal maggio 2013 e redatto da un gruppo di esperti del benessere animale, veterinari, addestratori di chiara fama, giuristi. Il documento si compone di: introduzione, preambolo, definizioni, parte prima (Requisiti generali), parte seconda (Requisiti specifici), allegato A (Indicatori scientifici e misurabili su cui deve essere basata la valutazione del benessere animale);
4) relazione presentata dal Club Amici del Circo sul rapporto Circo-Animali;
5) dossier fotografico inerente la concessione di spazi attrezzati per l’attività circense italiana in prestigiose locazioni di importanti città europee a fronte delle gravi difficoltà di reperire spazi idonei da parte dei nostri Comuni, con vanificazione dell’obbligo sancito della legge n. 337 del 1968.
Nel convinto rispetto del ruolo istituzionale del Governo e del Parlamento siamo altresì persuasi che per concretare le proprie decisioni le Istituzioni debbano poter approfondire al meglio e conoscere compiutamente la materia oggetto delle medesime.
Per questo mi permetto trasmetterLe la documentazione consegnata in sede di audizione, confidando che le norme in divenire possano concretare uno scatto di attenzione verso lo “spettacolo popolare” che include il circo, lo spettacolo viaggiante ed una serie di realtà con artisti giovani che non chiedono contributi, ma solo di veder assicurata da norme idonee la loro libertà di espressione artistica.

RingraziandoLa per l’attenzione, le porgo i migliori saluti

Antonio Buccioni