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Una settimana di lotta e di presenza

Ieri una delegazione della nostra Associazione, composta oltre che dal sottoscritto, da Livio e Andreina Togni, Paride Orfei e Alberto Vassallo, con l’assistenza del Dr. Domenico Barbuto e del Dr. Lorenzo Scarpellini dell’Agis, ha avuto l’opportunità di illustrare ai membri della 7^ Commissione Istruzione del Senato della Repubblica, con riferimento al Ddl 2287-bis di riordino e riforma dello spettacolo dal vivo, alcune, le imprescindibili fra le altre, molte, anzi troppe altre, ragioni del Circo italiano.
Ringrazio non formalmente per l’opportunità e l’attenzione dimostrata il presidente della 7^ Commissione, Senatore Andrea Marcucci e la relatrice del Ddl, Senatrice Rosa Maria Di Giorgi, alla quale rinnovo le sincere felicitazioni, anche a nome di tutto il Circo italiano, per la fresca nomina a Vice Presidente del Senato.
A seguire, anche il Club degli Amici del Circo, con l’avvocato Francesco Mocellin e il Dr. Flavio Michi, e Fedea con Mario Zaccone, Daniele Laguardia, Tamara Bizzarro, hanno avuto la possibilità di illustrare alcune peculiarità, particolarmente in materia di animali, del mondo del Circo.
Già dal mese di novembre, poi, i rappresentanti del Siac Europa, Gaetano Montico, e di Federfauna Gianni Mattiolo, avevano avuto la possibilità di difendere alcune ragioni del nostro settore, sempre con particolare riferimento al tema degli animali.
Il Circo combatte quotidianamente la propria battaglia di civiltà, di sopravvivenza e di rilancio con dignità e fierezza, rimanendo rigorosamente, spietatamente consapevole della delicatezza della situazione, con i piedi ben ancorati a terra, anzi zavorrati, indisponibile in linea di principio a mettere in gioco sul tavolo dei propri nemici, anche un solo ratto o sorcio che dir si voglia.

Il Censis, sicuramente storica e prestigiosa organizzazione privata di ricerca, ha presentato e pubblicato mercoledì un dossier intitolato “Prima indagine sul circo in Italia”, commissionato e sostenuto finanziariamente dalla Lav. Poche considerazioni al riguardo.
La circostanza conferma che i nostri avversari, oggi non desidero definirli diversamente, godono di mezzi finanziari soverchianti rispetto alle nostre pressoché inesistenti risorse: questo, personalmente, per quello che conta, mi rende più orgoglioso della lotta pulita e di difesa di valori che pochi altri porto avanti. Se avessi voluto illudermi di vincere senza nulla dover apportare di mio, sarei stato sicuramente un tifoso della Juventus: l’aver dedicato il più, e probabilmente il meglio di me stesso, alla causa della Lazio, povera, alternativa, perseguitata e sconveniente agli occhi dei perbenisti, costituisce indiscutibilmente il maggior vanto della mia esistenza.
D’altra parte, un lavoro anche serio su commissione, ricorda per certi aspetti i cosiddetti pareri pro veritate che anche i più illustri luminari del Foro redigono su mandato di clienti e che mai, per quello che mi io mi ricordo, hanno disatteso le aspirazioni e i desiderata dei committenti.
Quanto ai contenuti, beh, con rispetto parlando, mi ricordano l’indimenticabile sequenza del Fantozzi 1, dove, dopo avere ispezionato meticolosamente il corpo del ragioniere alla ricerca di un minuscolo transistor attraverso il quale egli potesse clandestinamente seguire Italia-Inghilterra, gli addetti all’ispezione si vedono direttamente consegnare dal Villaggio eroe dei nostri trascorsi cinematografici una monumentale radio anni 40, almeno mezzo metro di lunghezza, platealmente issata a spalla.
Valga il vero: la flessione, peraltro da dimostrare compiutamente, del pubblico nei confronti del Circo, è dovuta al 99% all’impossibilità da imputare integralmente alla Repubblica nelle proprie diverse articolazioni, di installare il complesso in un sito di minimo decoro, di normale accessibilità, di appena sufficiente visibilità; l’impossibilità in troppe zone del Paese, ormai totale, di approntare pubblicità, fa il resto.

Mercoledì mattina l’udienza generale in Vaticano è stata allietata dalla presenza e dalla esibizione del circo Rony Roller, da qualche mese a Roma, simbolo di una onesta, dignitosa e virtuosa bottega d’arte nazionale. Le parole che il Santo Padre ha ritenuto, senza sollecitazione, di regalare attraverso il Rony Roller a tutto il Circo, nella loro sublimità, rendono ancora più ridicole le affermazioni che, sulla scorta della presentazione del rapporto Censis, il Tg1, attraverso una assai poco apprezzabile servizio, se non altro perché privo della voce del Circo, ha ritenuto di mandare in onda.
Ci aspettano settimane, forse mesi, di consolidamento, di radicalizzazione della lotta, da affrontare seriamente, senza illusioni, ma senza tentazioni di cedimento: ognuno la conduca nella libertà e con le scelte che ritenga più idonee, rispettando il lavoro di chi, in ogni caso, combatte per la medesima causa. E comunque il Sole Vince Sempre.

Antonio Buccioni