di Alessandro Serena
Lustro all’arte circense italiana arriva da un’altra importante soddisfazione raccolta da David Larible, considerato fra i più conosciuti clown al mondo. L’Università Mesoamericana di Puebla ha conferito il Dottorato Honoris Causa all’artista veronese per “la sua trionfale traiettoria artistica internazionale”.
La cerimonia di investitura ha avuto luogo ieri alle 12 nella sede del Campus universitario. Una cerimonia con tutti i carismi dell’ufficialità, con un picchetto marziale d’onore e con la banda militare ad intonare marce e soprattutto l’inno nazionale messicano da parte di tutti i presenti. Con i membri dell’Accademia universitaria in toghe diverse a seconda del diverso ruolo e con ospiti togati provenienti anche da altre prestigiose istituzioni accademiche.
Fra gli spettatori, operatori, artisti, appassionati e soprattutto gli studenti del corso di arti sceniche e circensi contemporanee che avevano da poco presentato uno spettacolo dal titolo Inspiracion, dedicato a Charlie Chaplin ed eseguito in omaggio a David Larible. Il corso, unico in tutta l’America latina è stato creato sei anni fa grazie al professor Julio Revolledo Cardenas storico di circo, anch’egli di famiglia circense, autore di numerosi saggi (uno dei quali, in difesa del lavoro con gli animali, pubblicato anche da Circo.it), figura unica di operatore culturale attivo in tutto il centro e sud America e spesso invitato in giuria o delegazione ufficiale presso festival e altre manifestazioni del settore.
È stato Revolledo, la scorsa estate, preso atto dell’ennesimo grande successo di David Larible con gli Hermanos Fuentes Gasca a Città del Messico, a proporre al proprio rettore Salvador Calva Morales di conferire il Dottorato Honoris Causa. Riunito il consiglio accademico la mozione è stata approvata all’unanimità. La fatica è stata più che altro trovare una data libera fra i vari impegni internazionali dell’artista, che ha appena terminato la partecipazione al Weinachtcircus di Stoccarda e ora è in procinto di realizzare il suo ormai consueto tour teatrale in sale prestigiose prima di approdare al Circo Nazionale Svizzero dei fratelli Knie, dove resterà sino a novembre.
La cerimonia ha compreso molti momenti rituali emozionanti con diversi prestigiosi docenti chiamati ad illustrare l’importanza del titolo di Dottorato Honoris Causa, con alcune spiegazioni storiche interessanti, sino alla lettura del curriculum vitae di David che lo ha visto protagonista di assoluto livello in tutto il mondo.
Subito dopo il rettore ha vestito il nostro artista con la toga e gli ornamenti accademici e gli ha consegnato la prestigiosa pergamena. È stata poi data la parola allo stesso Larible, che in un discorso ironico e commovente allo stesso tempo ha prima ringraziato le persone care che gli stanno attorno e lo sostengono (fra tutti la moglie e i figli) e poi ha detto di essere rimasto lui stesso sorpreso dalla lettura del curriculum. “Quante cose si fanno nel corso di una vita. L’importante, ed è quello che consiglio e auguro ai giovani, anche quelli che ho visto qui oggi, è di farle sempre con passione. Non bisogna praticare l’arte per il successo. Il successo arriverà poi se l’arte è stata ben praticata”.
In chiusura ha preso la parola il rettore Salvador Calva Morales che è sembrato davvero colto da un’empatia particolare verso il nostro artista. Ha detto: “Il circo è il padre e la madre di tutte le arti. Deve essere considerato alla pari alle altre forme di spettacolo dal vivo come il teatro, la danza, la musica. E tu David, con la tua arte insegni la strada a tutti noi. Le migliaia di sorrisi che provochi sono benedizioni che arrivano dal cielo.”
Alla fine della cerimonia David ha confidato: “Per me è stata la realizzazione di un sogno. Da giovane avevo infatti sofferto di dover scegliere fra la carriera artistica e la possibilità di continuare gli studi. Avrei voluto fare entrambe le cose, ma avevo dovuto scegliere e concentrarmi al 100 per cento sulla mia professione. Riuscire ad ottenere questo prestigioso titolo mi ripaga di molti sacrifici e di tanto lavoro. In particolare mi ha fatto molto piacere riceverlo in Messico, la mia seconda patria, e in un istituto di formazione, dove crescono futuri artisti. In qualche modo questa onorificenza è dedicata a loro, ma anche a tutti i giovani.” Ha poi aggiunto, guardando al nostro paese: “In particolare mi vengono al cuore i giovani italiani. Molti di loro non sono neppure in grado di scegliere una strada fra lavorare o studiare anche per la difficile situazione del nostro paese. A loro dico di non lasciare che le difficoltà di una crisi che dura ormai da troppo tempo soffochino il loro entusiasmo. Anzi di rilanciare mettendo sempre più impegno e amore nella loro professione o nella strada che decideranno di percorrere. Il futuro è loro, ma devono prenderlo in mano con impegno e trasporto.”
Parola di clown, anzi di Dottore Honoris Causa.
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