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Circomania: è un’esplosione di festival e musei

Giorgio Panariello e Patch Adams all'ultima edizione di Clown & Clown a Monte San Giusto
Giorgio Panariello e Patch Adams all’ultima edizione di Clown & Clown a Monte San Giusto
E’ un vero e proprio fenomeno culturale, artistico e sociale l’interesse che è esploso negli ultimi anni attorno al mondo del circo e che sta riscuotendo, come dimostrano anche i recenti eventi sparsi per il Paese, notevole successo.
Il viaggio attraverso la rinascita del circo sulla scena pubblica, con proposte molto diverse fra loro, potrebbe toccare numerose città ed esperienze ma è d’obbligo soffermarsi solo su alcune. Ad esempio il Festival Internazionale del Circo Città di Latina, che ha appena archiviato la sua quindicesima edizione superando ogni più rosea aspettativa, il museo del circo inaugurato a Cascina, in provincia di Pisa, il museo dei nasi rossi di Pavullo, oppure quel contenitore che tocca ormai tutti i continenti e che prende il nome di Giornata Mondiale del Circo, nata nel 2010 in occasione del Festival Internazionale di Monte Carlo e voluta dalla Federazione Mondiale del Circo con l’alto patrocinio di SAS la Principessa Stephanie, al fine di valorizzare l’arte circense nella sua dimensione culturale oltre che per sensibilizzare i media sul tema. E ovviamente non si può non citare il Cedac di Verona (Centro Educativo di Documentazione delle Arti Circensi) che “cattura” soprattutto un pubblico di ricercatori e studenti.
Un particolare del giardino di Villa Grock
Un particolare del giardino di Villa Grock
Dal 13 settembre 2013 a Oneglia dopo lunghe attese ha finalmente aperto il museo del clown dedicato a Grock. A questo clown polistrumentista che affascina non solo per la sua comicità ma soprattutto per il suo virtuosismo musicale, il musicista Luciano Berio ha dedicato la composizione “Sequenza V” per trombone solo, nella quale fa capolino il ricordo di Grock, uno degli ultimi grandi clown del 900. E questo dice Luciano Berio di lui: “Grock era il mio vicino di casa a Oneglia, abitava una strana e complicata villa in collina, in una sorta di giardino orientale con piccole pagode, laghetti, ponti, ruscelli e salici piangenti. Sovente con i miei compagni di scuola davo la scalata ai cancelli per rubare arance e mandarini dal suo giardino. Durante la mia infanzia, la vicinanza, l’eccessiva familiarità con il suo nome e l’indifferenza degli adulti mi impedirono di comprendere il suo genio. Solo più tardi – avevo circa 11 anni – ebbi la possibilità di assistere a un suo spettacolo sulla scena del Teatro Cavour di Porto Maurizio, e lo compresi. Durante uno dei suoi numeri, una volta soltanto nel corso della serata, interrompeva improvvisamente i suoi gesti e, fissando il pubblico con uno sguardo disarmante domandava: Warum (perché)? Non sapevo se dovevo ridere o piangere e avevo voglia di tutte e due. Dopo questa esperienza non ho più rubato arance nel suo giardino”. “Sequenza V” è un omaggio a quel «perché» in lingua inglese: Why.
Il piccolo paese di Monte San Giusto straripa di gente ad ogni edizione del festival
Il piccolo paese di Monte San Giusto straripa di gente ad ogni edizione del festival
Ai clown che sono l’emblema del circo, da anni in una piccola cittadina marchigiana viene dedicato un festival, giunto alla IX edizione. La clownerie e la clownterapia sono parecchio di moda e non da oggi, ma quello che va in scena nella Città del Sorriso, a Monte San Giusto (quest’anno dal 29 settembre al 6 ottobre), cioè il Clown & Clown Festival è ormai un evento di costume che dimostra l’infinita carica attrattiva della disciplina più suggestiva dell’arte della pista.
Il Festival è nato da una idea della Mabò Band, un trio comico musicale composto dai
sangiustesi Amilcare Pompei, Renzo Stizza e Fabrizio Palazzetti che fino a tre anni fa era però un quartetto con anche la presenza di Andrea Sgariglia.
La loro idea divenne realtà grazie all’organizzazione e alla direzione artistica dell’agenzia Zelig Spettacoli di Torino, che la curò fino alla quinta edizione del 2009.
Da due anni la direzione artistica degli spettacoli è a cura di Giuseppe Nuciari, mentre la direzione artistica della grande festa finale “Rimbalzi di gioia” che ogni anno chiude il festival, è di Renzo Stizza della Mabò Band.
La consegna del Premio Takimiri
La consegna del Premio Takimiri
“Rimbalzi di gioia” è una gigantesca animazione di piazza che prevede l’utilizzo di coinvolgenti musiche e bellissime coreografie che vengono create con migliaia di mega palloncini colorati che ogni anno mandano in delirio il numerosissimo pubblico presente, circa 15 mila persone.
Anche se i palloncini sono un ingrediente fisso, l’evento non è però sempre uguale perché per ogni edizione prevede varianti coreografiche e ospiti diversi.
Dopo aver ricevuto nel 2008 la cittadinanza onoraria, quest’anno è tornato l’illustre Dottor Hunter ‘Patch’ Adams per proporre in prima nazionale il nuovo workshop intitolato “Clown, una lezione
d’amore” e per ricevere il premio “Clown nel Cuore 2013” dalle mani di Giorgio Panariello.
Tanti spettacoli in strada e su palco con artisti di alto livello, centinaia di clown-terapeuti rappresentanti di decine di associazioni, musica con Luca Bassanese, workshops, incontri ed eventi per le scuole, mostre fotografiche, presentazioni di libri, e 30 mila nasi rossi distribuiti
gratuitamente.
Il premio Takimiri per artisti di strada, che in giuria ha visto la presenza di Antonio Buccioni e Alessandro Serena, quest’anno giunto alla terza edizione, è stato assegnato al mago Dudi di Perugia.

Freida Suffar