Non è solo il circo a finire nel mirino della lobby animalista. Mentre un attacco violento e senza precedenti è stato portato al circo Martin, anche le Botticelle romane sono finite nell’occhio del ciclone. Pure in questo caso i media hanno dato un risalto spropositato alla vicenda, come se l’Italia non fosse alle prese con ben altri problemi che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese. Ancora una volta si conferma che alcune sigle dell’animalismo in Italia rivestono ormai un potere enorme, in grado di colpire determinati settori e non altri. C’è da chiedersi chi controlla i controllori, cioè, ad esempio, tutte quelle realtà gestite da organizzazioni animaliste come canili, centri di recupero della fauna selvatica, oasi e così via. Sembra che sia stata dichiarata guerra solo a qualcuno. Non si può non ricordare che proprio il presidente dei vetturini romani, Angelo Sed, lo scorso 22 luglio aveva rilasciato a Circo.it una intervista nella quale spiegava il dialogo e la collaborazione avviati col sindaco di Roma, Ignazio Marino, e non risparmiava critiche agli animalisti che già da tempo hanno messo in conto di archiviare per sempre la tradizione delle Botticelle, peraltro comune a molte capitali del mondo.
Come ha riferito la stampa nazionale, lunedì un “blitz” della Guardia Forestale nell’ex Mattatoio di Testaccio (di proprietà dell’università di Roma), ha portato alla chiusura delle stalle che ospitavano 66 cavalli e le carrozze del vetturini. Non sono stati riscontrati maltrattamenti ma locali non adeguati, ad esempio alla normativa antincendio. C’è da chiedersi, ripetiamo, se tali controlli venissero svolti sui canili comunali quanti ne uscirebbero indenni. Fra l’altro che i locali fossero vecchi lo si sapeva da tempo e non a caso sono in via di ultimazione le nuove stalle a Villa Borghese che il Comune di Roma ha promesso saranno operative dal prossimo gennaio.
“Non ci saremmo aspettati un dispiegamento di forze, di mezzi e un coinvolgimento della comunicazione di questa entità”, ha dichiarato Angelo Sed, “ma siamo felici di aver dimostrato ancora una volta che i nostri cavalli godono di ottima salute, ricevono tutte le nostre attenzioni, le nostre cure e amore”.
In quanto a spiegamento di forze, le cronache parlano di “circa 60 unità della Forestale, 4 veterinari, alcuni agenti del commissariato Celio, una volante del 113”.
“E’ in atto una guerra dei poteri forti contro piccole comunità di lavoro operose che portano avanti con sacrificio e dedizione attività che sono anche espressione di tradizioni antiche”, commenta il presidente Enc Antonio Buccioni. “Lo strapotere delle associazioni animaliste, sulla carta Onlus e dunque con la mission di perseguire finalità di solidarietà sociale, di fatto impegnate contro attività economiche che danno lavoro a migliaia di persone: contro i circhi, i palii, gli zoo, gli allevatori, le Botticelle e così via. Potendo disporre di forti legami con la casta della politica e di fondi ingenti che consentono loro anche di pagare costose campagne di informazione e pagine pubblicitarie sui media, si trovano ormai la strada spianata. E’ forse venuto il momento che, chi di dovere, compia una riflessione approfondita sullo strapotere dell’animalismo in Italia. Inviterò i rappresentanti delle Botticelle alla Giornata professionale del circo in programma a novembre.”