La parte iniziale dell’assemblea è stata dedicata alle testimonianze di saluto e vicinanza che associazioni dello spettacolo, amministratori pubblici, politici, collaboratori e amici dell’Ente Nazionale Circhi, hanno manifestato alla platea di circensi.
E’ toccato così a Franco Dotolo, in apertura, esprimere la vicinanza e l’incoraggiamento della chiesa italiana al mondo del circo, portando a tutti i presenti il saluto del direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Giancarlo Perego e di mons. Francesco Montenegro, presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni della Cei e della Fondazione, ricordando le parole di Benedetto XVI alla udienza del dicembre 2012 sulla “funzione sociale e culturale” che il circo svolge nella nostra società. “La Fondazione Migrantes chiede alla società civile di non essere vittima di letture ideologiche sul tema della partecipazione o meno degli animali nei circhi”, ha detto fra l’altro Dotolo.
Ma Giovanardi non si è fermato qui: “Per quale motivo un circo dovrebbe trattare male un animale che è un suo patrimonio e compagno di vita? D’altra parte voi sapete che Göring spiegava che la Germania nazista aveva la più avanzata legislazione a tutela degli animali, non si poteva sperimentare sugli animali, però sugli uomini si. Questa specie di eresia animalista viene da lontano. Io continuerò a denunciare questa situazione incredibile in cui un circense muore per salvare il posto di lavoro, perché senza quel presidio a suon di insulti al circo, Gerardi non sarebbe morto. Obiettivo degli animalisti è far fallire i circhi, criminalizzare le persone che vanno al circo, e da questo atteggiamento ha preso le mosse il fatto gravissimo accaduto a Rovato. Con che diritto vanno ad insultare la gente? Come si permettono di intralciare chi lavora e chiede solo di poter liberamente svolgere la propria attività, consentita dalle leggi dello stato? Io chiedo che il ministero dell’Interno dica a Polizia e carabinieri di intervenire per consentire ai circensi di lavorare, e non solo per proteggere gli animalisti”. E a proposito della deriva animalista, Giovanardi ha detto: “Accendete il televisore e guardate tutti i tg o aprite un qualunque quotidiano, ormai è tutto cani, gatti e canarini. Elena Cattaneo qualche giorno fa è intervenuta col vertice della scienza italiana in un incontro sulla ricerca e sui test sugli animali, c’era il top della scienza italiana e organizzazioni prestigiose come Telethon. Gli animalisti, che si sono rifiutati di partecipare a quel confronto, hanno organizzato alla Camera un pseudoconvegno, e Tg1 e Tg2 hanno dato ampio spazio a loro e nulla del top della scienza italiana, fra l’altro quelli che raccolgono milioni di euro per salvare le vite umane. Oggi in Italia gli animali fanno notizia e valgono più degli uomini”.
Molto importante anche l’intervento di Michele Baldi, consigliere della Regione Lazio e capogruppo per la lista civica Nicola Zingaretti: “Dopo 20 anni in cui questa Regione, che non aveva una legge sulla cultura e sulle attività imprenditoriali che fanno capo ad essa, l’altro ieri è stata presentata e comprende anche i circhi e lo spettacolo viaggiante relativamente al tema di un giusto riconoscimento, per chi fa impresa culturale, della necessità delle aree pubbliche”. Una legge – ha rimarcato Baldi, “che diventa un esempio per tutte le regioni italiane”.
Quindi l’avvocato Francesco Mocellin, presidente del Cadec e rappresentante dell’Ente Nazionale Circhi nell’Eca e nella Federazione Mondiale del Circo: “Il lavoro compiuto dall’Enc in materia di autoregolamentazione sugli animali ha ricevuto un apprezzamento di ampia portata anche nel corso dell’ultima assemblea generale dell’Eca a Monte Carlo, al termine della quale si è svolto un convegno sulla situazione in Germania e in Italia e in esso il regolamento Enc ha incontrato un tale favore che adesso è stato tradotto in inglese e su quello si lavora anche a livello europeo”.
Le altre testimonianze di affetto sono giunte da Giacomo Molinari, per la danza, che ha tenuto a sottolineare “l’unità col mondo del circo, soprattutto in un momento come questo in cui vi viene portato un attacco sconsiderato”, e da Antonello Volpi (Anesv): “l’associazione gemella” – così si è espresso il rappresentante dello spettacolo viaggiante – “è vicina al circo e collabora con convinzione per il futuro dei due settori”. Una vicinanza testimoniata anche dalla eccezionale presenza del labaro dell’Anesv accanto a quello dell’Enc ai lati del tavolo della presidenza, entrambi listati a lutto in memoria del martire Gerardi.
Fra quanti hanno preso la parola o sono stati menzionati e ringraziati da Buccioni, gli ingegneri Antonio e Carlo Barillari, Italo Inglese dell’Agis, la delegazione di veterinari accreditati Enc, Giorgio Gavazzi (che da qualche mese è entrato a far parte dello stesso albo dei veterinari) e l’avvocato Benedetto Valeri che sta mettendo anche le proprie competenze a servizio della questione animali nei circhi.
E veniamo alla relazione di Antonio Buccioni, che è partito ripercorrendo alcuni degli avvenimenti che hanno segnato l’ultimo anno: le tante vittorie davanti ai Tar (Puglia: Brindisi; Friuli Venezia Giulia: Pordenone; Emilia Romagna: Bologna; Molise: Campobasso; Piemonte: Alessandria; Marche: Senigallia), anzitutto, per poi soffermarsi sui “due grandi alleati” del circo: “Il pubblico pagante e la chiesa cattolica”, ha detto Buccioni. “Se il Fus dovesse chiudere, circhi e spettacoli viaggianti non ne risentirebbero, mentre interi settori dello spettacolo sarebbero falcidiati. Nel cinema resterebbe probabilmente in piedi qualche buona produzione, l’opera lirica senza contributo dello stato sarebbe impensabile, idem per la danza. Nel circo non chiuderebbe nessuno perché i circhi continuano a vivere grazie al pubblico pagante”. Relativamente alla chiesa, Buccioni ha annunciato che il 3 aprile sarà in Vaticano dal card. Vegliò per pianificare l’udienza con Papa Francesco, per la quale si sta ipotizzando la data della prima settimana di dicembre dell’anno in corso.
Fra le altre tematiche trattate dal presidente Enc, la nuova organizzazione dei contributi Fus, sulla quale verteranno le prossime “giornate professionali del circo”. E’ poi seguito un capitolo molto significativo sul quale Buccioni ha catturato l’attenzione della base associativa: “La nostra associazione tutela i circhi, ma se qualcuno non intende fare bene il circo deve sapere che la sua presenza è incompatibile all’interno di questa associazione. Occorre porsi in modo esemplare sia dal punto di vista della tenuta delle strutture che degli animali, così come del personale e della qualità dello spettacolo. Ma deve essere chiaro che non è l’Enc a mettere fuori dalla porta qualcuno, ma invece chi sta fuori ci si mette da solo”.