Quando le associazioni animaliste non usano le armi della propaganda sono costrette a riconoscere che il massimo che possono chiedere è l’applicazione delle normative esistenti, in quanto non si possono introdurre nei comuni regolamenti che vietino un’attività regolamentata e consentita dallo Stato. Esattamente quello che ripetono l’Ente Nazionale Circhi, ma soprattutto i Tar, da decenni.
Il documento che porta la firma di Enpa, Lav, Legambiente, Lega difesa del cane, Lipu, WWF è stato pubblicato da Padovanews ed è della massima importanza. E’ tratto da Ecopolis, newsletter di Legambiente Padova.
Prende spunto dal regolamento per la tutela degli animali che è in dirittura di approvazione nel Comune di Padova. Ecco cosa scrivono le associazioni animaliste e ambientaliste sul punto specifico:
“Per la difficile questione dei circhi con animali, la cui circolazione ed il cui attendamento nel nostro Paese non sono vietati, si è provveduto, assieme al Comune, a rendere gli adempimenti per l’attendamento ed i parametri di detenzione degli animali estremamente vincolanti e rigorosi al fine di sfavorire in ogni modo la sosta e la permanenza di strutture che non rispettino puntualmente il benessere degli animali, così come previsto dalle norme nazionali e regionali. E’ chiaro che non è possibile al Comune di Padova andare in contrasto con la normativa nazionale vietando l’attendamento dei circhi e che sarà quindi la scelta dei cittadini di rinunciare a simili spettacoli, lesivi della dignità animale, il fattore determinante che ne causerà la scomparsa”.