
Il Krone, ovvero la qualità intramontabile del circo classico, con un programma che esprime una buona dose di italianità (i pappagalli di Alessio Fochesato, i cavalli addestrati da Flavio Togni e la comicità esilarante di Fumagalli e Daris Huesca) nella recensione di Francesco Mocellin, è un altro dei contenuti di rilievo di questo numero.
Seguono il resoconto del raduno del Club Amici del Circo a Bergamo, ospitato dal circo Armando Orfei e, a cura di Flavio Michi, le notizie sparse dal mondo del circo.
Roberto Bianchin, uno dei più importanti giornalisti di circo italiani dell’ultimo mezzo secolo, ha scritto un romanzo breve ispirato al mondo della pista. Spazia con leggerezza e stile dallo splendore del Festival più importante del mondo alla fatica quotidiana della vita itinerante. Lo ha letto e ce lo fa pregustare, Alessandro Serena.
Antonio Giarola continua la sua ricerca fra il materiale conservato al CEDAC per ricostruire la storia delle famiglie italiane che si sono occupate di circo, anche le meno conosciute. Come nel caso dei Coppini, nome legato alla danza e alla coreografia, ma anche ai giochi ginnici e acrobatici. L’occasione per confermare, per altro, l’uso del termine “bal di corda” già nel XIX secolo, anche se con caratteristiche peculiari.
