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di Alessandro Serena

Un natale senza circo è un po’ una contraddizione in termini per come si è disegnato il mercato nell’ultimo mezzo secolo. Ma purtroppo continua il periodo buio e in quasi tutto il mondo non ci sono stati complessi aperti a dicembre. Con qualche eccezione. In Spagna alcuni stanno lavorando, come il Teatro Circo Price di Madrid, il Circo Storico Raluy, il Circo di Natale di Girona, città dove hanno fatto addirittura in modo di inaugurare la splendida struttura di Circusland, un grande museo pubblico dedicato all’arte circense, con ogni probabilità il più grande d’Europa.
Sono aperti anche in Russia, seppure con molte limitazioni. Da segnalare la produzione natalizia del Nikulin di Mosca con una bella rappresentanza italiana: la nutrita famiglia di Flavio Togni e il clown Davis Vassallo. Per il resto poco o nulla. Tutto chiuso in Germania dove il Weihnachtscircus (Circo di Natale) è diventato negli ultimi 15-20 anni il format di maggior successo. Tutto chiuso anche in Francia, dove da novembre e per tre mesi Parigi diventa la città con la più alta densità di artisti circensi distribuiti in decine di spettacoli natalizi, fra i quali quello della famiglia Bouglione nella bellissima cornice del Cirque d’Hiver. Chiuso anche quello. Insomma una vera e propria desolazione.
Ma si deve per forza guardare avanti. E nel farlo ci sono alcuni motivi di consolazione e stimoli per la ripartenza. Fra questi la sensazione palpabile che in Italia ci sia gran voglia di circo!

Su Rai 3 il tradizionale appuntamento con il Festival di Monte Carlo ha toccato numeri importanti e in tendenza positiva rispetto all’anno passato. In particolare la puntata del 24 dicembre ha registrato oltre due milioni e seicentomila telespettatori per uno share dell’11,4%. Mentre la puntata del 31 ha totalizzato oltre due milioni e trecentomila per il 9,3%. Buoni anche i risultati delle repliche, quella del 26 dicembre all’8,4% e quella del 2 gennaio al 7,9%. Insomma milioni di italiani incollati sul divano ad ammirare il Circo. In un’edizione nella quale l’Italia svolgeva una parte importante con i nostri Maicol e Wioris Errani, insieme a Ivan Frederic Pellegrini, a rappresentare il Circo Nazionale Svizzero Knie alzando alla cupola il Clown d’Oro per gli splendidi numeri equestri. Che pare facciano ottimi ascolti confermando anche l’attaccamento ai numeri con animali. Questo anche se Rai 3, seguendo una tendenza consolidata in tutta Europa, decide di limitare la messa in onda dei numeri con animali. Speriamo che i vertici della terza rete nazionale si decidano a concedere sempre più spazio ascoltando anche le argomentazioni della squadra che da anni si occupa delle personalizzazioni. C’è da segnalare che in alcuni casi sono stati inseriti numeri di edizioni passate, per riuscire ad arrivare ad un minutaggio adeguato. Come rivelato dai commenti a volte pungenti dall’ampia platea di appassionati che argomentano le scelte della Rai, come i tifosi di calcio polemizzano con quelle degli allenatori delle squadre del cuore. A conferma del grande amore per il genere.

Anche TV8 si è accorta della voglia di circo e ha contro programmato il Cirque du Soleil, raggiungendo 291.000 spettatori per uno share del 1,2 % che sembra confermare che sul piccolo schermo il classico funziona più del contemporaneo.
Da segnalare anche The Greatest Showman, il biopic dedicato a P.T. Barnum interpretato da Hugh Jackman che il 2 gennaio su Rai 2 ha raccolto 1.644.000 spettatori per un buon 6,2%.
Senza dimenticare che come al solito le repliche dei vari talent show di prime time ospitano un gran numero di performance circensi.

Rilevante anche la grande attenzione che viene dedicata su moltissimi media al libro di Luca Alghisi dedicato a Moira Orfei che sta raggiungendo numeri da best seller anche grazie ad un’esposizione mediatica alla Bruno Vespa (dal quale pare verrà anche presentato il volume).
Insomma questo digiuno forzato di circo rivela in qualche modo l’appetito degli italiani. Toccherà ora (o quando sarà possibile) ad artisti ed operatori saper cavalcare questa ondata di entusiasmo.