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Vittorio Sgarbi: “Gli operai dell’Ilva soffrono, non gli animali nei circhi”

Vittorio Sgarbi a Uno Mattina

“Gli gli uomini in fabbrica soffrono, gli operai dell’Ilva soffrono, non gli animali al circo”. Così Vittorio Sgarbi oggi a Uno Mattina sulla prima rete Rai. “Intanto non esistono animali domestici, il gatto non è domestico, il cane non lo è, anche se sono legati a rapporti più stretti con l’uomo. Chiunque tenga un cane al primo piano lo costringe in condizioni innaturali perché deve essere portato a terra ogni volta che ha i suoi bisogni e necessità, non è libero di muoversi”.
Ma Vittorio Sgarbi ha chiarito con la sua proverbiale nettezza diverse storture concettuali, definiamole così, diffuse a piene mani dagli animalisti. “Da un certo punto in avanti si è cominciato a mettere in discussione il palio di Siena, adesso il circo… benissimo, allora chiedo alla onorevole Giammanco: ma quanti polli vengono uccisi per andare sul suo e sui nostri piatti, quanti maiali vengono uccisi perché lei mangi il prosciutto? Cominciamo a rispettare tutti gli animali”, ha proseguito. Il critico d’arte era in collegamento esterno, così come Alessandro Meluzzi, mentre in studio c’erano la parlamentare del Pdl Gabriella Giammanco, il senatore Carlo Giovanardi (anche lui Pdl) e Livio Togni, che oltre ad essere un nome ben noto legato al circo è stato anche senatore della Repubblica. Ancora Sgarbi: “L’idea che l’animale al circo soffra è assolutamente una invenzione, perché gli animali nei circhi si trovano invece in una condizione di minore violenza di quella che vivono nella foresta (basta vedere i dipinti di Ligabue) e nel rapporto con l’uomo l’animale sviluppa una parte della sua intelligenza”. Ma Sgarbi ha alzato soprattutto la voce quando ha espresso un giudizio che finalmente riporta un po’ di verità sul caso della giraffa uccisa a Imola: “La giraffa finché era dentro al circo era viva, l’anno uccisa quando è uscita, quello è un omicidio. Allora smettiamola con le teorie generali delle Brambilla contro il Palio di Siena, o tua (rivolto alla Giammanco, ndr) contro il circo. Il circo è un luogo di cultura, di storia, di tradizione, di civiltà, ogni volta che si attacca il circo lo si fa in nome di valori animalistici astratti; allora difendetemi i polli, i pesci, gli animali che mangiamo ogni giorno, impedite di cuocere aragoste nei ristoranti e smettetela coi circhi”. E davanti alle sovrapposizioni in voce della Giammanco, Sgarbi le ha più volte risposto: “Nominata, nominata, nominata, quello sei… Io difendo gli animali tu racconti delle favole”.

Gabriella Giammanco e Alessandro Meluzzi

La parlamentare che da anni ha messo nel mirino delle sue battaglie i circhi, davanti agli argomenti di Sgarbi ha cercato di replicare come ha potuto: “Io non sono una animalista ma una persona che difende i diritti degli esseri umani e degli animali”.
Il dibattito, a tratti caldissimo ma avvincente, è stato intervallato da filmati che, va detto, non c’entravano nulla col confronto in corso in Italia: orsi, canguri e scimmie in pista, cioè numeri che in Italia sono scomparsi (per scelta dei circensi) da decenni, e infatti le immagini si riferivano alla Cina. E sono le stesse immagini che gli animalisti disinformati diffondono nei loro sit-in di protesta davanti ai circhi italiani.
Livio Togni ha avuto modo di chiarire che l’addestramento non è frutto di violenza (altra assurdità animalista) ma “gli animali si addestrano col gioco” e che i contributi ai circhi non ammontano a 6 milioni di euro l’anno (Uno Mattina ha mandato in onda una scheda che invece conteneva questa cifra, ma almeno ha specificato “fonte LAV”, e abbiamo detto tutto!). Mentre “vengono spesi 6 milioni di euro per il canile di Roma” (Giovanardi). Ancora Livio Togni ha chiarito il quadro normativo che garantisce il rispetto del benessere degli animali nei circhi, i parametri che vanno osservati in termini di spazi, e che prevede precise sanzioni per chi non osserva la legge.
Chiaro e documentato Alessandro Meluzzi, psichiatra e volto televisivo molto noto: “Nel circo non è tanto in gioco il discorso della naturalità o innaturalità di quanto vi accade, perché accadono in verità cose abbastanza innaturali anche per la specie homo sapiens sapiens: non è così naturale che gli uomini vadano sul filo o si lancino dal trapezio e si vestano da clown,.. il circo è una forma d’arte e ogni forma d’arte implica una adesione a qualcosa di artificiale, e proprio per questo il circo genera meraviglia, stupisce bambini e adulti da secoli. Il circo plasma la natura come avviene sempre nell’arte, ma il circo è cultura più che natura”. Ed ha proseguito: “L’animalismo è l’estremizzazione ideologica di un punto di vista, ma la realtà è un’altra: ci sono specie che almeno negli ultimi 50 mila anni sono coevolute insieme all’uomo; un cane oggi molto difficilmente potrebbe vivere allo stato brado, così come molte altre specie di mammiferi o di volatili”. Se l’animalismo fanatico distorce il rapporto uomo-animali, qual è quello giusto? “Va inquadrato in una dimensione di rispetto ma anche di ragionevolezza”, ha sostenuto Meluzzi. “Non possiamo prescindere dal fato che ci nutriamo di cibi che hanno una origine animale, non necessariamente delle loro carni, ma magari del loro latte e delle loro uova, che utilizziamo gli animali per fare le cinture e le scarpe. L’animalismo spinto alle sue ultime conseguenze diventa una forma di ideologia estrema e come tutte le forme di ideologia alla fine è una stupidaggine. Cito San Tommaso, che è sempre una buona guida: bisogna imparare ad amare del creato le cose secondo la loro dimensione, la pietra da pietra, la pianta da pianta, l’animale da animale, l’uomo da uomo e Dio da Dio”.

Il senatore Carlo Giovanardi

E’ toccato al senatore Giovanardi fare un appello alla moderazione e, ancora una volta, alla ragionevolezza, subito dopo aver detto che “la falsa fuga del coccodrillo è una gag che fanno da vent’anni nei circhi”. “Faccio un appello alla non violenza: il parlamento potrà decidere se in Italia i circhi debbano rimanere oppure no, ci sarà dibattito e si arriverà ad una conclusione, ma è assolutamente intollerabile che si decida Comune per Comune in base alle pressioni degli animalisti, in base alla violenza, a chi urla più forte”. Giovanardi ha infatti ben rappresentato il “grimaldello” che gli animalisti hanno messo a punto: “Con le loro manifestazioni obbligano i sindaci ad emettere ordinanze che vietano il circo perché la presenza degli animali e le proteste mettono in pericolo l’ordine pubblico”.
Un tema sollevato da Sgarbi rimette il problema circhi e animali al giusto posto: “Gli operai non nascono in fabbrica, gli operai dell’Ilva non vorrebbero lavorare in luoghi in cui la loro vita è in pericolo, e il tema del rischio che corrono le persone, che è pari almeno a quello degli animali, determina una riflessione sulle opportunità: nei circhi gli animali vengono educati alla dimensione del divertimento che gli è propria, non è contro la loro indole. Allora se dobbiamo difendere gli animali occupiamoci dei canili lager, degli animali che vengono allevati in batteria, e almeno faremmo battaglie che hanno un qualche siginifcato. Ma quando sento parlare alcune deputate del Pdl, che hanno un rappresentante che le ha fatte eleggere che si chiama Silvio Berlusconi, vorrei che nel partito ci fossero persone coerenti col loro fondatore, il quale non pensa del circo diversamente da Togni, da Giovanardi, da Meluzzi e da me, perché è una persona che ha una formazione culturale normale, non questa alterazione per cui occorre enfatizzare cose che non hanno senso, come avviene da parte degli animalisti. Nel circo del parlamento molti “animali” che hanno il loro pensiero non sono evidentemente abituati a rispettare i principi fondamentali della storia, e così sento una ragazza nominata da Berlusconi che s’inventa torture nei circhi”.

Livio Togni nello studio di Uno Mattina dove si è parlato di circhi e animali

Ancora Sgarbi, chiamato dal conduttore ad esprimersi sul paradosso di una polemica che è scoppiata in Emilia Romagna, la terra di Felini:
“Pizzarotti è un político che nasce dal nulla sulla base della pura demagogia, e il fatto che s’inventi che il circo non può andare a Parma è una cosa che fa malinconia. Stabilire che questa violenza che patirebbero gli animali è una cosa su cui fare una battaglia parlamentare, amministrativa, prima a Imola poi a Parma… mi sembra assurdo. Rispetto degli animali, certo, ma anche di tradizioni e civiltà; questo fanatismo della difesa degli animali in astratto mi pare qualcosa di aberrante. E poi penso anche alla malinconia di un parlamento in cui c’è un signore che ha eletto 250 deputati e una signora che pensa per conto suo senza nessuna disciplina di partito.
Chiedo alla Giamanco di andare dal suo riferimento politico e chiedergli cosa pensa del circo”.
Dalla Giammanco è venuta questa replica: “Non sapevo tu fossi diventato il portavoce di Berlusconi”. E Sgarbi: “Io sono il portavoce del buonsenso, tu sei eletta in un partito e parli per i fatti tuoi. Voi siete delle grilline infiltrate nel Pdl”.
In chiusura dalla onorevole Giammanco un appello che non può che avere la conseguenza di chiamare ulteriori prove di forza, in spregio ad una precisa legislazione nazionale: “Invito tutti i sindaci ad adottare queste ordinanze che sono un esempio di civiltà”, ha detto riferendosi ai casi di Imola e Parma (dove peraltro il Tar si esprimerà nel merito del ricorso presentato dal circo Martini il 24 ottobre).
Giovanardi: “Basta intimidazioni e minacce ai lavoratori del circo e ai tanti che vogliono seguire gli spettacoli. I sindaci non possono farsi leggi Comune per Comune, e appelli come quelli della Giammanco rovinano decine di migliaia di persone che lavorano in questo settore, mettono sul lastrico intere famiglie e distruggono una tradizione secolare”.
Domani presso la sala stampa della Camera si tiene la conferenza stampa dell’Ente Nazionale Circhi alla quale partecipano il presidente Antonio Buccioni, il senatore Carlo Giovanardi, Vittorio Sgarbi, Alessandro Meluzzi e il veterinario Maurizio Chiesa. “Ha lo scopo di puntualizzare la vera realtà del circo in Italia, il suo valore storico, artistico e culturale, il tema della presenza degli animali”, fa sapere il presidente Enc Antonio Buccioni. “Forniremo elementi e dati per una comprensione oggettiva; per rispondere alla campagna messa in campo dalle organizzazioni animaliste e dall’onorevole Brambilla in primis, faremo il punto sui divieti imposti da alcune Amministrazioni comunali e sulla giurisprudenza in materia”.
Trattandosi della Camera occorre accreditarsi per poter accedere. I giornalisti (e gli operatori) della stampa nazionale possono accreditarsi direttamente o farlo attraverso l’Ente Circhi, inviando entro la serata di oggi nome e cognome e testata alla mail: redazione@circo.it. L’accredito è necessario anche per chiunque altro intenda accedere alla conferenza stampa.
Claudio Monti

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