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Un appuntamento importantissimo, forse unico e irripetibile, come quello dell’incontro fra la gente del circo e dello spettacolo viaggiante con il Papa, in programma a Roma il 30 novembre e 1 dicembre prossimi, si prepara con ampio anticipo e con la cura che si riserva alle occasioni più care e preziose. Non solo per tutti gli aspetti organizzativi, e sono tanti, ma soprattutto perché ogni gruppo, fra i tanti invitati, vuole giustamente dare il meglio di sé da ogni punto di vista, mostrando al Papa la bellezza della propria arte, la speranza che sta alla base del proprio lavoro, le ragioni ideali, spirituali, culturali. Fino alle domande più profonde che ogni partecipante porta davanti al capo della cattolicità, che dimostra – con questa Udienza – una grande attenzione, disponibilità, accoglienza e vicinanza a circensi, fieranti, luna park, artisti di strada, burattinai, bande musicali e gruppi folcloristici, madonnari.

Il presidente dell'Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, con Papa Benedetto XVI
Ognuno ha una storia da raccontare e motivazioni particolari per fare festa col Papa nell’anno della fede.
Per quanto riguarda il circo, procede a gonfie vele l’organizzazione della due giorni.
Col presidente Buccioni, che sta seguendo da vicino e in prima persona tutta la preparazione, si stanno definendo tre appuntamenti importanti: lo spettacolo del 30 novembre sera in Piazza del Popolo, il corteo del primo dicembre mattina che porterà da Castel Sant’Angelo a Piazza San Pietro e lo spettacolo nell’Aula Paolo VI in attesa di ascoltare le parole di Benedetto XVI.
Lo spettacolo in Piazza del Popolo avverrà all’interno di una suggestiva arena all’ancienne, dotata di impianto luci e audio ed allestita grazie al Circo Takimiri e al Florilegio di Livio Togni.
L’Ente Nazionale Circhi ha incaricato Alessandro Serena di coordinare questi tre momenti. Chiunque desiderasse coinvolgersi e dare il proprio apporto, può contattarlo scrivendo a: info@circoedintorni.it o chiamando al numero 348.7717396.
La Madre di Dio della Passione, opera di Giulia Bettinelli, Marco Soana e Paolo Appari che i madonnari donano al Papa l'1 dicembre
Passiamo alle altre realtà protagoniste nella Udienza col Papa. E’ infatti un mondo itinerante vasto, radicato, composito, portatore di tradizioni, valori ed espressioni artistiche diverse, quello che – per una volta riunito insieme – si dà appuntamento a Roma. Un mondo che sprizza creatività, passione e dedizione, ma che si caratterizza anche per il duro lavoro, spesso “sperimentando l’amarezza della non accoglienza e scontrandosi con la dura realtà dell’incomprensione e del rigetto, dell’insicurezza o della povertà”, come ha detto il card. Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio dei Migranti, nella intervista che ci ha concesso.
Lo splendido foulard fatto realizzare dalla Migrantes
Vogliamo iniziare a conoscerlo meglio questo mondo, cominciando dai doni che porterà al Papa in segno di riconoscenza. Partiamo dai madonnari, e dall’opera che pubblichiamo, che verrà donata a Benedetto XVI. Si chiama “Madre di Dio della Passione”, venne diffusa in Italia dai madonnari fra il XV e il XVII secolo diventando molto popolare nell’aera veneta, ravennate e meridionale, ma godeva di grandissima venerazione anche a Roma. E’ opera di tre madonnari: Giulia Bettinelli, Marco Soana, Paolo Appari.
Pubblichiamo anche la foto del foulard fatto realizzare dalla Migrantes. Pare non siano tantissimi gli esemplari: chi riuscirà ad indossarlo e a portarselo a casa in ricordo dello storico incontro? Nell’attesa dell’appuntamento di Roma, nei prossimi giorni continueremo a svelare contenuti e immagini del pellegrinaggio.