Una Perla di ammaestratrice: “La mia felicità dipende da quella dei miei animali”
di Francesco Mocellin
Sono l’entusiasmo e la passione gli stati d’animo che si percepiscono immediatamente scambiando alcune idee con Perla Bortolussi. Entusiasmo e passione per una professione scelta e fortemente voluta nonostante le difficoltà intrinseche all’addestramento degli animali al tempo di oggi. Si possono cogliere i tratti del dressage contemporaneo nel suo approccio alla disciplina in cui si cimenta, ovvero quello della centralità del benessere degli animali e l’individuazione delle attitudini naturali di ciascun esemplare piuttosto che non la forzatura del carattere.Perla nasce ad Ostia nel 1981 mentre i genitori sono in forza al Circo di Nando Orfei, il padre come capo autista la madre come generica in pista. Ma sin da bambina la piccola Bortolussi manifesta la sua debolezza verso gli animali che sono al seguito del complesso, in particolare per i cavalli nelle cui scuderie trascorre ore e dove la madre sa sempre dove trovarla quando sparisce.
La passione per i nobili quadrupedi non ha mai abbandonato Perla che in mezzo a loro ancor oggi si sente davvero appagata e felice tanto da sentire un vero e proprio bisogno della loro presenza.

Nel 2001 Perla ha l’occasione di lavorare con Yasmine Smart al Circo Roncalli, circo dove la Bortolussi rimane fino al 2003. La Smart è una vera star della pista e Perla ammette di aver appreso molti segreti da lei considerata non solo una grande professionista ma un vero mito. I principi fondamentali trasmessi dall’artista inglese sono quelli della pazienza e del rispetto perché non si deve mai pretendere dall’animale ma assecondarne la natura.
Dopo questa fase, Perla Bortolussi inizia a camminare da sola decidendo di imboccare la strada del dressage al naturale, ovvero senza redini, sella e speroni ottenendo brillanti risultati, metodo che segue tutt’ora.

In questa nuova esperienza mette tutto il suo entusiasmo e tutta la sua passione godendo appieno di ogni piccolo progresso, trascorrendo le giornate coi suoi animali in un clima di vera
condivisione.

Perla non segue un modello unico ma raccoglie i consigli di tutti i colleghi più esperti, come ha fatto coi cavalli, addestrando “con il cuore più che con la tecnica”, come dice lei stessa.
Tra le tappe della sua carriera ricordiamo il Circo Roncalli, il Golden Circus, la trasmissione “Circo Massimo” – dove si è cimentata sia con i cavalli che con le tigri di Redi Montico.
Prima di chiudere la nostra conversazione, Perla si sofferma sull’importanza della sua famiglia che continua a svolgere un ruolo fondamentale nel suo percorso umano: nonostante le distanze continua ad essere viziata come la più piccola rispetto ai quattro fratelli. Non può mancare un accenno alla questione dell’animalismo nella quale, secondo l’addestratrice, gioca un ruolo fondamentale l’informazione.

Il servizio su Perla Bortolussi compare sulla rivista Circo giugno 2014.
Short URL: https://www.circo.it/?p=35633