Un fenomeno che oramai ha qualche anno e che ha avuto un buon successo. Prende posto fra lo spettacolo leggero e il teatro di ricerca, tra il musical e l’avanguardia. Trova spazio in cartelloni prestigiosi assieme a grandi nomi del cinema, della lirica, del rock, dell’operetta e della sperimentazione. Interessa un target vastissimo: dalle famiglie ai giovani, da culture “urbane” a quelle new age. Lascia ad occhi sgranati bambini ed intellettuali, bagnanti e vip in fuga dalla calura estiva. Da seguire con attenzione. Allo stesso tempo, per le imprese circensi, il periodo estivo è, ormai da qualche tempo, il più difficile dell’anno. I circhi dirottano verso zone turistiche, il mare o la montagna. I giri sono quelli noti. L’Adriatico o il Mediterraneo, sia al sud che al nord. Le spiagge attorno a Jesolo, Rimini o Pescara. Dall’altra parte la Toscana. Oppure al fresco, su nel Trentino. I giri, appunto, sono quelli soliti, ma la stagione non è più quella di un tempo, tanto che molte famiglie storiche del settore hanno in parte riconvertito i propri interessi e le proprie energie in parchi di
divertimento (Fasano, Zoo d’Abruzzo, Fiabilandia, Minitalia, etc.).
Il Medrano dei Casartelli ripara con una parte degli animali e della notevole forza famigliare al parco divertimenti di Fiabilandia a Rimini, oltre a ciò a volte alcuni gruppi di animali sono ingaggiati fuori e, con quanto resta (pur sempre uno spettacolo notevole), si cerca fortuna all’estero. Ma anche oltre i confini nazionali l’estate non dà esiti scontati. I vicini paesi dell’Est (Ungheria, Romania, Repubblica Ceca) non si rivelano bacini di spettatori sufficientemente generosi per accontentare un complesso poderoso come quello dei due volte vincitori del Clown d’Oro a Monte Carlo.
con un punto di pareggio di bilancio più facile da ottenere, come i due Acquatici da esportazione: il Bellucci e lo Zoppis. Il primo da qualche anno realizza tour nei Balcani con buoni risultati (anche se ultimamente un po’ in calo). Mentre il secondo, di rientro dalla penisola iberica (dove ha passato
qualche anno definendo il proprio format) è già in partenza verso quella ellenica, mostrando quanto meno il coraggio degli imprenditori nostrani, non timorosi di affrontare una tournée in una delle nazioni con l’economia più tormentata del continente europeo.
coraggiosamente porta in giro per Puglia, Abruzzo e riviera romagnola quasi in pianta stabile e con cast pressoché da stagione piena, la nuova pantomima circense Il bacio del leone, con Stefano Orfei e Brigitta Boccoli. Un circo che peraltro ha il record notevole di tour continuo da circa mezzo secolo. Un complesso che realizza sempre ottimi risultati con un’affluenza di spettatori anche sbalorditiva (visti i tempi) ma con un pareggio di bilancio molto difficile da raggiungere, visti gli alti costi. Altra complicazione è legata alla recente riapparizione di molti marchi “Orfei” che per un periodo avevano ammainato la bandiera.
Insomma, salvo qualche eccezione il circo sembra essersi conformato agli usi delle altre forme di spettacolo. In effetti il teatro, la danza, la musica, il cinema puntano tutto sulla classica stagione invernale, all’incirca da novembre a marzo. Ma l’estate non dura per sempre (in questo caso per fortuna) e tra poco, con il classico
appuntamento della Fiera di Sant’Alessandro a Bergamo, verso fine agosto, si rimette in moto la macchina autunnale e riparte la stagione buona per il circo italiano.
Alessandro Serena
La versione integrale dell’articolo si trova su Circo agosto-settembre.