La “Federation Mondiale du Cirque”, presieduta dal direttore artistico del Festival di Monte-Carlo Urs Pilz, promuove la Seconda Giornata Mondiale del Circo, sotto l’alto patrocinio della principessa Stephanie di Monaco.
La data prescelta, come ormai è noto, è quella del 16 aprile prossimo e in quell’occasione assisteremo agli sforzi creativi di imprese circensi, scuole di formazione, circhi stabili, compagnie del genere più svariato, associazioni e club di circofili di ogni dove che si impegneranno tutti per un unico scopo comune: quello di attirare l’attenzione di pubblico e media sulle arti della pista promuovendo la dimensione culturale del circo stesso.
Lo scorso anno la prima edizione dell’evento vide coinvolti 176 diversi soggetti di 36 paesi sparsi nei cinque continenti. Parliamo di festival, collettivi artistici di perfoming art, musei, biblioteche, amici del circo, scuole e accademie, organizzazioni no profit, pubblicazioni e riviste, fondazioni, enti culturali, comunità locali, singoli artisti, partner commerciali e, naturalmente, circhi veri e propri: tutti questi sotto il patronato di sei diverse personalità, tra cui il sottosegretario dell’Onu, Achim Steiner e – soprattutto – della principessa Stephanie, come detto. Si è trattato di un sorprendente risultato se solo si considera quanto polverizzato e variegato sia l’universo delle arti circensi e quanto sia complicato coinvolgerlo in iniziative comuni.
L’Italia ha recitato un ruolo da protagonista nel 2010 con numerosi complessi circensi che si sono dimostrati ricettivi agli inviti della Federation Mondiale du Cirque e dell’Ente Nazionale Circhi aprendo le porte al pubblico per la visita gratuita al proprio parco zoologico e alle prove dello spettacolo scoprendo quanta voglia di circo ci sia ancora nel pubblico italiano. In effetti, molti direttori hanno toccato con mano come la gente abbia piacevolmente interagito col mondo “dietro le quinte” delle imprese circensi, lieta di riscoprire una realtà troppo spesso dipinta con tonalità negative da certi detrattori di professione (ogni riferimento alle potenti e ben finanziate organizzazioni animaliste non è puramente casuale).
Verona ha assunto una sorta di funzione catalizzatrice grazie alle iniziative dell’Accademia d’Arte Circense – che ha dedicato l’open day a rinsaldare il proprio legame già robusto con la città scaligera – e del Cedac. La contemporanea presenza di diversi membri del “Club Amici del Circo” e componenti di importanti famiglie italiane del settore ha reso la giornata davvero speciale.
Quest’anno, in occasione del secondo appuntamento col World Circus Day bisognerà dimostrare di saper fare ancora meglio, con più imprese circensi coinvolte nell’evento e in grado di attirare l’attenzione dei media e delle amministrazioni locali mostrando il volto più accattivante del nostro universo. L’Accademia diretta dall’infaticabile Grand’Ufficiale Egidio Palmiri, da par suo, sta facendo le cose in grande: migliaia di volantini sono stati distribuiti in tutte le scuole della città e del circondario invitando gli studenti e le loro famiglie ad essere protagonisti dell’evento che vedrà la partecipazione sia degli allievi interni che degli amatori.
Vera prelibatezza per i palati dei circofili sarà la presenza della grande star Flavio Togni, fresco vincitore del Clown d’Oro al Festival di Monte-Carlo 2011, che darà un saggio dei principi dell’ammaestramento a tutti gli intervenuti. Si comincerà al mattino dalle ore 10 per le scolaresche prenotate nello chapiteau e si proseguirà nel pomeriggio, dalle 16, nel piazzale esterno, sempre in via Francia.
Siamo di fronte ad un’opportunità da non mancare, soprattutto per tutti i direttori dei complessi nostrani: infatti, promuovendo la “II Giornata Mondiale del Circo” promuoveranno anche le loro imprese e il mestiere del circo fatto come si deve.
Francesco Mocellin