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Tendenza Clown festival, l’abito non fa il…clown!

di Elena Lo Muzio

Tra il 21 e il 24 settembre si è svolto a Milano Tendenza Clown, festival giunto alla sesta edizione. Tra spettacoli sensoriali, cantieri stradali e tuffi in piscina gli artisti hanno affascinato e stupito il pubblico, confermando l’alta qualità delle proposte a cui Tendenza ci ha abituati nel corso degli anni.

Los Galindos in MDR-Morto dal ridere.

Organizzato dal circuito CLAPS, in collaborazione con il teatro Franco Parenti e Bagni Misteriosi,  Tendenza Clown per quattro giorni ha chiamato a raccolta artisti da tutto il mondo, rendendo Milano una grande vetrina internazionale della clownerie. Gli spettacoli, dai più tradizionali a quelli contaminati dalle altre discipline di spettacolo dal vivo, – danza, teatro, musica – tutti di altissima qualità, hanno riscosso un grande successo di pubblico.

Quest’anno nella sezione Trampolino Vetrina, originata del bando promosso da A.C.C.I. per dare risalto alle nuove creazioni italiane di circo contemporaneo, sono stati presentati agli operatori di settore e al pubblico quattro spettacoli.

Negli spazi del Franco Parenti si sono esibiti il Trio Circ con Concrete00, la storia distopica, divertente e adrenalinica di tre operai bloccati nel magazzino dove lavorano, con evoluzioni al trapezio e giochi aerei, il più visionario Arbores, di Gera Circus, un’allegoria sul rapporto tra Uomo e Natura, con un’interessante interazione tra corpi, attrezzi e loop machine. Seguito dalla comicità dirompente di Mister Ping Pong. Il personaggio creato e interpretato da Paolo Piludu è un campione sportivo, un mitomane, un atleta poliedrico, un originale clown virtuoso del tennis tavolo. Miniminagghi di Salvatore Cappello, l’ultimo spettacolo presentato nella rassegna, è un’opera poetica, in cui i ricordi di infanzia, la tradizione dei cantastorie siciliani e la grazia dell’acrobazia creano un’atmosfera sospesa nel tempo e porta gli spettatori ai propri luoghi di infanzia, anche se lontani dalla Sicilia raccontata in scena.

Gardi Hutter

Spina dorsale del festival è ovviamente  il ricco cartellone con proposte di calibro, come da tradizione del Tendenza Clown.

Si è partiti giovedì 21 con la grazia di The Old Man, di Teatro Viaggiante, il racconto del tempo che passa sul viso e sul corpo, con il quale Edoardo Mirabella gioca, fa evoluzioni e volteggia sullo skateboard.

Il viaggio è continuato con Olè di Paul Morocco, uno spettacolo che parla di flamenco in modo originale, comico e dissacrante, sospeso tra il clown e l’eccezionale musicista, si simitizza il “machismo” tipico del flamenco, si assiste alla presa in giro delle espressioni contrite e sofferte, in un coinvolgente gioco tra gli artisti in scena che ha divertito e catturato il pubblico.

Venerdì 22 è stata la volta di Gardi Hutter e la sua Suggeritrice, un racconto ambientato in uno dei micromondi di cui l’artista svizzera è maestra indiscussa: il vecchio teatro dove vive la protagonista chiude per fare spazio a uno più moderno, qualcuno si ricorderà della suggeritrice? uno spettacolo esilarante e pieno di grazia.

La serata è poi proseguita con due proposte che sono state replicate sabato 23: Arrived di Adrian Schvarzstein e Jurate Sirvyte Rukstele, due viaggiatori arrivati da lontano, due strani individui che interagiscono con il pubblico e lo spazio del Parenti, coinvolgendo gli spettatori con le loro azioni surreali: ricreare una foto di famiglia, fare un massaggio a uno sconosciuto, avere un appuntamento romantico di tre minuti, che è culminato con un romantico tuffo dei due interpreti nella piscina dei Bagni Misteriosi. 

Adrian Schvarzstein e Jurate Sirvyte Rukstele in Arrived

In MDR – Morto dal ridere del trio Los Galindos si è trovato implicato in un crimine improbabile: uno spettatore è morto dal ridere durante lo spettacolo. Il pubblico diventa suo complice e viene trascinato con grande stupore in un luogo segreto: un cantiere, montato in Largo Parenti, indistinguibile da uno reale con impalcature, bagni chimici, travi e secchi, tutti praticabili usati dagli artisti in un continuo gioco di rincorse e travestimenti, cari alla tradizione della clownerie, ma virati in un modo imprevedibile e quasi violento, in certi punti, con fuochi, esplosioni e una motosega funzionante brandita con sprezzo del pericolo. Il pubblico ha apprezzato pienamente lo spettacolo, attribuendo agli artisti applausi a scena aperta e risate, soprattutto nel finale a sorpresa.

Sabato sera si è esibito anche El Nino Retrete con Cartoon Toylette, una produzione di Teatro delle foglie, l’artista sembra solo sul palco, ma i rumori – tipici dei cartoni animati – che escono dalla sua radio lo trasformano in mille personaggi, esilaranti e poetici, buffi e infantili e i giochi di interazione con il pubblico rendono lo spettacolo diverso e appassionante ad ogni replica.

Il festival si è concluso domenica con La Burla di Cie Madame Rebinè, ambientato in un negozio di giocattoli, gestito da tre anziani amici – interessante l’uso di maschere iperrealistiche per interpretarli – ormai sull’orlo della chiusura, schiacciato dalla modernità. Una storia semplice, poetica e divertente, raccontata con la magia del circo, momenti di interazione clownesca quasi classica, che si sono fusi perfettamente con il circo contemporaneo in cui le tecniche non verbali, la manipolazioni degli oggetti e le evoluzioni con gli attrezzi si fondono al teatro d’ombra.

Cie Madame Rebinè in La Burla

Tendenza Clown si conferma una manifestazione curata e di sicuro interesse, capace di portare ottime proposte innovative, perché il clown non è più – non solo – un goffo personaggio, con il naso rosso e gli scarponi, anzi,  come dice sottolinea il claim della manifestazione: “l’abito non fa il clown”.

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