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Team Folco: funamboli su quattro ruote

di Claudio Monti

Patrik e Darix Folco alla registrazione di Italia's Got Talent, dove li vedremo sabato 23 febbraio
Per gli acrobati su quattro ruote si preannuncia un sabato di grande audience. Il Team Folco, famiglia ben nota anche nel mondo del circo, il 23 febbraio partecipa infatti a Italia’s Got Talent e si esibisce nella location esterna, come da consuetudine nel programma di Canale 5 riservata a quelle performance che richiedono spazi più ampi. E, come loro abitudine, i fratelli Patrik, Daris e Sharon, faranno vedere l’impossibile a bordo delle automobili rombanti. Hanno dovuto attendere un sabato in più perché nell’ultimo weekend Italia’s Got Talent ha osservato il riposo in coincidenza col Festival di Sanremo. Nella puntata precedente si era invece esibito Walter Orfei Nones Malachikhine, nipote di Moira Orfei, che ha ottenuto un punteggio pieno, una pioggia di applausi e ha fatto scattare la commozione di Gerry Scotti.
In tv sono ormai di casa i fratelli Folco e papà Gianluca.
Patrik allo Show dei Record
Negli ultimi tempi si sono visti allo Show dei Record (condotto da Teo Mammucari sempre su Canale 5) – dove Patrik è entrato nel guinnes con una incredibile manovra di parcheggio acrobatico – e in diverse serie televisive, come Ris Roma e Squadra antimafia. Dove ci sono azione, inseguimenti, cadute, vetrate sfondate, lì arrivano loro. Ma non solo. Considerata la bravura e l’esperienza maturata, che li rende una eccellenza fra gli stuntman a livello internazionale, sono stati chiamati anche a Colpo d’occhio e Superbrain su Rai 1, Ciao Darwin e Scherzi a parte, a numerose fiction che si sono viste sulle reti Mediaset e Rai: Distretto di Polizia, Il tredicesimo apostolo, Il Clan dei camorristi, Il delitto di Via Poma, fino a L’onore e il rispetto e Il giovane Montalbano (ma solo per citarne alcuni).
Gianluca Folco nei panni del prete in Ris Roma
Non mancano i film: L’industriale, G8, Immaturi 2, Ti presento un amico, Zombie 3d, Roma a mano armata e Aladino. Più una sfilza infinita di partecipazioni ad eventi fieristici in Italia e all’estero, parchi tematici (da Rainbow MagicLand a Mirabilandia, da Ancol Dreamland di Jakarta a PortAventura di Barcellona) spot commerciali per Fiat, Kia, Alfa Romeo, KTM e Benetton ed eventi aziendali.
Patrik e Darix escono dall’Accademia d’Arte Circense e sembra che davanti a loro si apra una promettente carriera sulla pista di segatura. Invece il destino mischia le carte. Restano due acrobati, funamboli col corpo e con i mezzi che utilizzano, ma al di fuori del tendone. “Io ho avuto un infortunio che mi ha causato qualche problema alla schiena, mentre mio fratello Darix si è esibito per alcuni anni, con partecipazioni anche al Golden Circus di Liana Orfei e al Festival di Latina”, racconta Patrik Folco a Circo.it. Poi la decisione di riunirsi intorno alla nuova attività di famiglia, nata una volta chiusa l’esperienza del circo, ma i cui esordi sono addirittura precedenti, come vedremo fra poco.
Patrik e Darix Folco con i loro figli, rispettivamente Arsenio e Leon, che sembrano promettere bene
“Come stuntman lavoriamo insieme dal 2002, mentre io avevo iniziato già da prima”, prosegue Patrik. “Mio papà e mio nonno hanno fatto il circo fino alla fine degli anni 70, e poi hanno iniziato con le macchine”. E si può senz’altro dire che abbiano raggiunto l’apice del successo, tanto che già da una decina d’anni non devono nemmeno preoccuparsi di organizzare le loro tournée itineranti perché le richieste che ricevono dal mondo del cinema, manifestazioni sportive, parchi tematici italiani ed esteri e televisioni, li assorbono totalmente.
Ma nel Dna dei Folco c’è da sempre, si potrebbe dire, la “vocazione” da stuntman. Il nonno Athos, il capostipite della famiglia, e la sorella Cipriana, sono stati due mitici cavallerizzi. Quando si trovano a Parigi per lavorare al Cirque d’Hiver, iniziano le riprese del celebre film Trapezio (1956), e Athos e Cipriana diventano le controfigure di Tony Curtis e Gina Lollobrigida. Inizia così l’avventura cinematografica di Athos, che lo porterà ad essere protagonista sul set (ad esempio nel western all’italiana) ed anche come produttore.
Darix e Gianluca Folco
Poi arriva Gianluca, il primogenito di casa Folco. “Mio papà si è specializzato fin da giovane in attività atletiche di corpo libero e a cavallo e sul finire degli anni Settanta, con il boom in Italia dei film polizieschi, ha fatto della sua innata passione per auto e moto il mestiere che lo ha reso uno degli stunt nel campo delle auto più completo al mondo”, racconta Patrik. “Non c’è mezzo che non abbia messo su due o quattro ruote e che non abbia cappottato o demolito. Che dire? Con un curriculum così sarebbe stato impossibile per noi figli pensare ad un qualsiasi altro mestiere dopo essere nati su due ruote e cresciuti con pane e crash, pasta e avventura!”
Il Team Folco in azione
E gli inizi i fratelli Folco li ricordano benissimo: “Non potrò mai descrivere l’emozione immensa che provai davanti al pubblico nel mio primo passaggio su due ruote a quindici anni e poi quella del primo crash a diciassette. Lo stesso racconta mio fratello del suo debutto a sedici anni in questo pazzo mondo dove il caso ci ha portati e ci fa rimanere. Grazie alla minuziosa dedizione e all’esperienza che col tempo abbiamo acquisito e che ci ha fatti diventare un’azienda leader nel settore, che si circonda di importanti collaborazioni e vanta un numeroso e preparato team per offrire il massimo in ogni occasione”.
Darix e Patrik hanno messo su famiglia e hanno un figlio ciascuno. Non è troppo rischioso il vostro lavoro? “La nostra attività è mossa dalla speranza di tenere sempre viva quella sana, e allo stesso tempo un po’ insana, adrenalina che viene dall’esibirsi e ci auguriamo di poterlo fare a lungo, anche per le future generazioni. D’altronde, rimanendo ben saldi nel rispetto della vita, siamo anche consapevoli di camminare sulla linea di confine tra la vita e la morte, ma finora abbiamo sempre vinto e speriamo di continuare a farlo”.
C’è poi una ulteriore perla che si aggiunge alle attività del Team Folco: la scuola stuntman aperta a Roma nel 2005, la prima del genere in Italia: “Insegniamo ai ragazzi a diventare bravi stuntman ma la nostra è anche una scuola di guida sicura. Oltre ai giovani con questa passione, i nostri utenti sono anche persone più adulte che vogliono provare un’esperienza sicuramente avvincente e unica, restando nella nostra scuola per qualche giorno”.
Passato Italia’s Got Talent, i Folco stanno valutando dove investire la loro risorsa artistica e fra i programmi c’è anche un motor show in Cina o in Indonesia. Non è escluso un tour anche in Italia, sull’onda di una popolarità televisiva meritata al cento per cento.

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