Con riferimento a quanto verificatosi ieri a Mestre, risparmio a me stesso e a quanti si degnano di leggermi, banalità o, peggio, ovvietà di circostanza.
Negli anni ho prodotto torrenti, fiumi, oceani di parole pensando molto modestamente di affermare i valori del buonsenso e del rispetto nei confronti di una categoria di onesti e dignitosi lavoratori, evidentemente con risultati catastrofici.
Oggi non ci troviamo di fronte ad asprezze che poggiano su principi o convinzioni ideologiche, ma semplicemente a reati, gravi reati. A questo punto le ancor sane istituzioni preposte all’ordine pubblico in questa disastrata Italia facciano pienamente il loro dovere.
Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi