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Strafalcioni animalisti

“Negli ultimi anni c’è stato un aumento dei circhi contemporanei”. Perché, di questi tempi esistono anche circhi non contemporanei? Accade di imbattersi anche in strafalcioni come questi nel leggere le esagitate prese di posizione degli animalisti anti-circo con animali. E capita anche che la stampa pubblichi senza colpo ferire.

La foto è pubblicata da www.bresciaoggi.it

La Lav insorge contro il circo Moira Orfei a Brescia, soliti cartelli di protesta e soliti slogan coniati una volta e poi ripetuti vita natural durante. Ma nell’omologazione che contraddistingue i professionisti dell’animalismo c’è spazio anche per qualche perla di originalità. Tralasciamo tutto il resto, perché già ben noto, e riportiamo solo la frase da Pulizter:
«Noi non siamo contro il circo. Ci sono circhi che vogliamo difendere e promuovere, e che sono vera arte: sono quelli contemporanei, in cui si esibiscono solo persone», sostengono alla Lav, sottolineando che il mondo del circo percepisce ogni anno oltre 6 milioni di euro grazie alla legge 337 del 1968: «Questi fondi andrebbero destinati solo a chi ha scelto di non lavorare con gli animali. Negli ultimi anni c’è stato un aumento dei circhi contemporanei». E certo che c’è stato un aumento di circhi contemporanei, in Italia ce ne sono oltre un centinaio, più strano sarebbe stato un aumento di circhi moderni, dell’epoca cioè di Franconi o Astley.
A forza di copiare si può anche sbagliare. Quella frase buttata lì nel comunicato della Lav, avrebbe un qualche significato se gli amici animalisti avessero scritto “circo contemporaneo” (anche se, solo con una operazione fortemente riduttiva, iperschematica e ideologica si può contrapporre come “opposti” circo contemporaneo e circo tradizionale. Il circo è un linguaggio e come tale in grado di contaminare e contaminarsi con tutti i generi artistici), espressione con la quale s’intende la ricca e variegata galassia del nouveau cirque, esplosa in Francia circa trent’anni fa, e visto che la protesta parte da Brescia l’errore va sottolineato con la matita rossa molte volte, essendo proprio in questa città che ha preso forma un famoso Festival internazionale di circo contemporaneo.
Circhi contemporanei lo sono tutti, ovviamente quelli che vivono nel tempo presente. Meno contemporanei, invece, appaioni certi argomenti (e scivoloni) da bar che, purtroppo, l’animalismo si ostina a coniare. Con quali esiti, lo descrive una animalista che si firma “elena 68” in un commento su GeaPress: “Sono andata ieri sera con altre persone fuori dal circo di Moira Orfei. Tranquilli con i nostri striscioni e il megafono. Ci stavano i poliziotti in borghese, è puro giusto, quando fai domanda al comune, te li rifilano per evitare che si arrivi alle mani (i circensi fuori dai cancelli, sono formato armadio quattro ante) non mi interessa andare per provocare la gente. Mi interessa andare per sensibilizzare le persone che è molto diverso. Comunque ieri il circo ha fatto faville, tantissime le famigliole, che tristezza, i volantini da distribuire, sono state poche le persone che lo hanno accettato. Pazienza andrà meglio la prossima volta”. E il Corriere della Sera fa sapere che Moira fa il tutto esaurito.

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