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Senza animalisti il mondo è più umano

La campagna della Lav recita: “Senza animali il circo è più umano”. Il circo ribatte: senza animalisti il mondo è più umano. Non senza amanti degli animali, si badi bene, ma senza i professionisti dell’animalismo che diffondono notizie false e che sono diventati una lobby potentissima che giostra milioni di euro grazie all’attività legata agli animali.
Un organo di informazione piacentino racconta la manifestazione inscenata davanti al circo Errani, un complesso che – come avviene in decine e decine di altri casi analoghi – ha ottenuto una regolare autorizzazione a lavorare in quel luogo in base ad una legge dello Stato e ad un regolamento comunale. Rispetta le norme vigenti, anche in materia di mantenimento e stabulazione degli animali, l’amministrazione prima di rilasciare il permesso attua tutte le verifiche, lo stesso fa l’Asl, la commissione per la sicurezza, e così via. Tutto in regola, insomma. Ma poi arrivano gli animalisti, per i quali i circhi non devono esistere a prescindere, i quali cercano di impedire che una “impresa” che rispetta la legge possa svolgere l’attività per la quale ha ottenuto una “licenza” e sostenuto delle spese. E perché tutto questo? Per fede animalista, non per altro. Per partito preso. Per un malinteso “amore” verso gli animali. Il giorno in cui riuscissero a dimostrare la fondatezza dei loro assunti filosofici, cioè che un animale ammaestrato è per ciò stesso costretto alla prigionia, a quel punto avrebbero ragione. Ma a quel punto, e prima di togliere gli animali dai circhi, dovrebbero scomparire tutti gli animali da allevamento, quelli che ci forniscono braciole e salsicce, i polli, i salmoni e tutti i generi di pesce che finisce sulle nostre tavole, gli uccelli in gabbia e quelli in padella, e così via. Altrimenti noi rimarremo della nostra idea: prendersela col circo per gli animalisti è un modo per campare, magari sperando che gli animali tolti ai circensi finiscano ad ingrassare le associazioni animaliste.
Si diceva delle falsità. Secondo i professionisti dell’animalismo, i circhi riceverebbero dal Fus (Fondo unico dello spettacolo) “oltre sei milioni di euro”. Secondo Valentina Gioia, attivista della Lav, a tanto ammonterebbe il contributo del 2010. Bugiarda. I circhi non ottengono più di 2 milioni di euro, il resto sono somme che vanno a tutte le attività che ruotano attorno al circo (scuole di formazione, centri di ricerca, pubblicazioni e altro). E in ogni caso sono contributi erogati alla luce del sole, che si possono leggere sul sito internet del ministero per i Beni e le attività culturali. Mentre quelli che finiscono alle associazioni animaliste e ambientaliste sono di gran lunga superiori ma non vengono resi pubblici. Sono top secret. Meditate veri amanti degli animali, meditate.