Oggi nel “Focus” di Gr Parlamento (radio Rai) è stato affrontato il tema del Ddl 2287-bis e in particolare quello degli animali nei circhi. Dalla senatrice Di Giorgi, relatrice del disegno di legge, parole di valorizzazione del circo, sulla importanza che i Comuni mettano a disposizione aree pubbliche, e l’indicazione di una precisa direzione di marcia, che non è quella della introduzione del bando per gli animali sotto ai tendoni. La sen. Di Giorgi ha anche detto di ritenere che “entro luglio” si potrà avere la nuova legge sullo spettacolo dal vivo.
Insieme alla voce della senatrice, quelle del senatore Tosato, del presidente Enc Antonio Buccioni e di Gaia Angelini (Lav).
Di seguito i passaggi più importanti dei diversi interventi.
Di Giorgi: c’è bisogno di discutere su questo tema, che non è un tema tranquillo e sul quale non c’è accordo, né tra le forze politiche né tra i cittadini; c’è chi ritiene che il circo senza animali, naturalmente con tutte le garanzie di trattamento per gli animali stessi, sia qualcosa di non concepibile, c’è invece chi dice che si possono trovare forme diverse di spettacolo circense e quindi eliminare totalmente gli animali dal circo. Tra queste due posizioni io credo che ci debba essere un grande sforzo di mediazione, che è quello che stiamo cercando di fare, in modo tale da garantire il benessere degli animali all’interno del circo anche secondo tutte le normative previste anche a livello europeo e che sono applicate e applicabili (in tutte le altre parti d’Europa gli animali nei circhi ci sono); nello stesso tempo c’è da dare, secondo noi, qualche incentivo perché lo spettacolo del circo si trasformi in qualcosa di diverso, che non preveda necessariamente l’uso degli animali, anche se io personalmente e molti altri con me non sono d’accordo sul fatto della totale eliminazione. Si può auspicare una graduale diminuzione, riduzione, dell’uso degli animali nello spettacolo del circo, ma pensare di eliminare completamente questa che è una delle caratteristiche storicamente consolidate nella storia del nostro paese, certamente potrebbe creare molte difficoltà. Dobbiamo pensare anche a tanti altri animali che collaborano in molte attività dell’uomo (l’ippica, le corse dei cavalli, e potrei citare tante altre attività in cui vengono coinvolti gli animali, non sappiamo se con una loro condivisione o meno); quindi cercherei di sminare un po’ questo terreno, anche se so che le parti sono abbastanza agguerrite, quindi dovremo essere bravissimi a fare la mediazione e penso che lo faremo nelle linee che ho indicato.
Gr Parlamento: il 2 maggio si è svolta una manifestazione del circo al Pantheon, coi favorevoli del circo classico e sono state consegnate 20 mila firme raccolte…, c’era anche il sen. Tosato. Perché lei è contrario alla dimisssione degli animali nei circhi?
Sen. Tosato: perché se venisse approvata la norma così come è scritta, noi decreteremmo la morte dei circhi, i quali da quando esistono rappresentano spettacoli che mettono in evidenza non solo l’abilità di trapezisti, giocolieri, pagliacci, ma anche un legame indissolubile tra uomo e animale, che è una delle caratteristiche principali che determinano l’esistenza dei circhi, i quali fra l’altro occupano tanti artisti e lavoratori e se venisse approvata questa norma, io credo che gran parte dei circhi italiani dovrebbero trasferire le proprie attività all’estero, anche con un grave danno in termini di posti di lavoro. Crediamo che la posizione del governo sia ideologica, estremista, scorretta, e quindi abbiamo presentato alcuni emendamenti per eliminare quella lettera del comma 4, art.1, che stabilirebbe la graduale eliminazione degli animali, modificando invece il testo e stabilendo, se fosse necessario, una ulteriore norma che rafforzi il concetto che gli animali non devono essere utilizzati in modo traumatico, lesivo per la loro incolumità, aggravando magari le norme penali e amministrative nei confronti di chi li sfrutta – e le leggi in questa materia esistono già, ma possiamo rafforzarle – ma va eliminata quella norma, che segue un po’ una moda del momento ma che porterebbe esclusivamente dei danni e nessun aspetto positivo nemmeno per gli animali, che nella maggior parte dei casi sono tutelati da coloro che lavorano nei circhi, dove si crea un legame affettivo fra uomo e animale, e farlo passare come un maltrattamento abituale da parte dei circensi mi sembra un concetto assolutamente sbagliato.
Gr Parlamento: la legge che disciplina attualmente i circhi è del 1968. In questi quasi 50 anni tante cose sono cambiate: vi è una necessità di aggiornare le normative che disciplinano i circhi?
Sen. Di Giorgi: sì, infatti è prevista anche una delega al governo a modificare la legge 337, che ormai è una legge antica e su questo siamo d’accordo tutti. Una delega che sarà importante anche per sostenere l’attività dei circhi, e io sono fra quelli che la vogliono sostenere. C’è anche la necessità di stabilire un nuovo rapporto, più serio, con le città, con i sindaci, che invece spesso si oppongono nel mettere a disposizione quelle aree che la legge prevede. Infatti ci sono degli emendamenti da parte dell’opposizione, che io sono orientata ad accogliere, che prevedono che si debba garantire tutto questo, che ci debbano essere delle aree destinate e quindi, in accordo con l’Anci, che ci debbano essere spazi sicuri e tranquilli per coloro che esercitano questa che io non ho difficoltà a chiamare arte circense e il nostro obiettivo è quello di valorizzarla.
In un altro passaggio, la sen. Di Giorgi ha chiarito: il governo aveva parlato di questa graduale eliminazione degli animali, anche sulla base di una risoluzioe che era stata votata dal Senato in cui si chiedeva questo; poi siamo andati avanti, sulla base anche delle osservazioni e delle tante audizioni che abbiamo fatto e che ci hanno permesso di approfondire, e quindi io credo che una soluzione di equilibrio riusciremo a trovarla e lo stiamo facendo proprio in queste ore perché siamo già nella fase emendativa e nei prossimi giorni cominceremo a votare gli emendamenti.
Ad una domanda sugli emendamenti presentati, il Sen. Tosato ha detto: con un emendamento ho proposto una norma più stringente che permetta di individuare le aree per i circhi, previsione che è già contenuta nella legge vigente ma che non viene applicata; ci aspettiamo anche che la posizione sugli animali contenuta nel Ddl venga modificata radicalmente. Io sono certo che da parte della sen. Di Giorgi ci sia questa disponibilità, mi auguro che ci sia anche da parte della maggioranza per andare a modificare un testo in qualche modo suggerito dal governo. Io spero che il Parlamento abbia margine e autonomia per assumere una posizone diversa, senza condizionamenti politici, ma esclusivamente di buon senso. Nessuno oggi auspica lo sfruttamento degli animali, ma la società utilizza gli animali nei modi più diversi: il tema non è escludere gli animali dai circhi ma le modalità con le quali vengono trattati, fra l’altro non solo nei circhi. E’ necessario tutelare il benessere e la salute degli animali, ma io credo che separare il destino di animali e uomini che esiste da sempre nei circhi e che rappresenta una delle caratteristiche peculiari dell’arte circense, sia un grave errore. Spero che posizioni ideologiche ed estremiste vengano messe da parte.
Alla domanda sul perché l’ENC contesti la previsione della eliminazione degli animali, il presidente Buccioni ha chiarito: Contestiamo radicalmente la pertinenza del Ddl che prevede la eliminazione degli animali. Essi sono una parte irrinunciabile del circo classico. Più in generale ci opponiamo al tentativo di instaurazione di una dittatura del pensiero unico che sta cercando di imporsi nel nostro Paese.
Gr Parlamento: le cronache a volte riportano anche casi di maltrattamenti ai danni di animali che vengono impiegati nei circhi.
Buccioni: il mandato, anche quello dell’ammaestratore (ma anche quello del parlamentare), deve essere svolto secondo i migliori canoni, chi non è in grado di farlo non lo deve più esercitare.
Gr Parlamento: il circo non può sopravvivere senza le esibizioni degli animali?
Buccioni: nella cultura occidentale il circo classico non può privarsi degli animali, noi rispettiamo il nostro popolo di cittadini paganti che esige tassativamente la presenza degli animali negli spettacoli.
Gr Parlamento: eppure c’è un rapporto dell’Eurispes secondo il quale il 68% degli italiani sarebbe contrario all’impiego degli animali.
Buccioni: intanto bisognerebbe capire quale quesito sia stato posto, poi questa è una spirale pericolosissima perché se il 68% degli italiani non vuole che si mangi il gorgonzola, non credo che il 32% che rimane debba essere privato di questo piacere. Il 32% nel nostro caso è comunque una fetta importante della popolazione che conosce e frequenta il circo. Del 68% che chiama in causa Eurispes, la stragrande maggioranza non è mai stata al circo.
Gr Parlamento: c’è una sensibilità diversa degli italiani verso tutto quello che riguarda gli animali?
Sen. Di Giorgi: sicuramente c’è un grande rispetto per gli animali, quindi una cultura che è cresciuta, per cui è ormai intollerabile vedere maltrattamenti di animali in qualsiasi contesto. Ribadisco che sia da trovare una soluzione intermedia, non daremo ragione né agli uni né agli altri, noi troveremo una soluzione che dia tempo, … anche perché parliamo di non tantissimi esemplari, siamo nell’ordine di alcune centinaia, poi sono tutti animali nati in cattività ed anche molto rispettati e seguiti all’interno del mondo del circo; credo che sia necessario rifuggire dalle ideologie più violente sia da una parte che dall’altra. La legge terrà conto delle esigenze del mondo del circo e di nuove sensibilità che stanno crescendo, ciò non significa che uscirà una legge che prevede l’abolizione degli animali dal circo, questo già lo voglio dire con una certa chiarezza perché ritengo che sia importante garantire lo stato degli animali…, essere molto attenti, rinvigorire anche tutte le questioni relative ai controlli, altrimenti ci troveremmo nella situazione – se fossimo drasticamente orientati a eliminare questa forma di arte con animali – di vedere tutte le attività circensi andare verso gli altri paesi europei, dove pur con una sensibilità molto evoluta, ci sono esperienze anche molto consolidate di circo con animali. Li manderemmo via dal nostro Paese.
Aggiungo che ci sono delle forme bellissime, meravigliose, di circo senza animali, quindi anche sviluppare le nuove generazioni del mondo del circo… per coloro che nascono all’interno di queste famiglie circensi che da generazioni si muovono in una certa direzione, spingere anche questi giovani a pensare e organizzare spettacoli diversi, che hanno un grandissimo pubblico e che comunque sono molto graditi in Italia e all’estero, credo che sia un obiettivo che ci possiamo dare. Quindi una graduale riduzione penso possa essere una formula interessante un po’ per tutti.
Gr Parlamento: è una situazione di compromesso che potrebbe soddisfarvi?
Sen. Tosato: cambiare da graduale eliminazione a graduale riduzione mi sembra già un passo in avanti; ci confronteremo in commissione e in aula per vedere la reale volontà delle forze politiche della maggioranza; può essere un punto di partenza per un rapporto corretto. Noi crediamo nei controlli e nelle sanzioni, qualora ci dovesse essere qualcuno che esercita violenza ma credo che possano essere casi isolati e comunque da sanzionare, e i primi che hanno interesse a farlo sono i protagonisti di questa arte, dopo di che troppe norme che vanno a limitare, vietare, impedire, ritengo siano degli eccessi che vanno seguiti solo in alcuni casi ma non in questo, qui stiamo parlando di una tradizione centenaria e non vedo la necessità di creare problemi a persone che lavorano e lo fanno e devono farlo nel modo più corretto possibile.
Gr Parlamento: Chi non sarà molto d’accordo con quanto sta emergendo in questa trasmissione sono le associazioni degli animalisti; noi abbiamo intervistato Gaia Angelini (Lav) che insieme ad altre associazioni avevano firmato un appello al governo ad andare avanti su questa norma.
La risposta di Gaia Angelini (nulla di nuovo, è quanto la Lav va ripetendo da sempre e in particolare nelle ultime settimane) si può ascoltare nell’audio.
Gr Parlamento: qual è adesso l’iter del testo?
Sen. Di Giorgi: siamo in commissione e stiamo votando gli emendamenti al testo presetato dal governo, pensiamo di chiudere al senato entro maggio, primi di giugno, per andare alla Camera alla votazione ed entro luglio riteniamo di avere la nuova legge sullo spettacolo dal vivo, legge importante e attesa da tantissimo tempo.