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Si chiama In viaggio col taccuino il blog di “Simo” Capecchi, che il 20 settembre ha pubblicato un curioso sguardo sul circo, quello di Amedeo Orfei. Interessante il suo approccio non solo artistico ma anche culturale al circo. Praticamente ha disegnato il suo incontro con gli artisti e gli animali, accompagnandolo con “pensieri improvvisi” e con riflessioni sulla presenza degli animali.
“Non capita spesso di poter disegnare un elefante da vicino e senza le sbarre. Quest’estate ce n’era uno nella piana di Rivisondoli, accanto alle solite mucche e cavalli al pascolo. Ho passato due pomeriggi divertenti dietro le quinte del circo Armando Orfei.
I circhi attirano meno visitatori di una volta. C’è anche l’idea che non dovrebbero più tenere gli animali. Ma si tratta spesso di elefanti e giraffe che stanno col circo da vent’anni. Di certo è meglio che allo zoo e almeno in questo caso li ho visti trattare con grande affetto. Mi piace molto la mescolanza di persone, di lingue e di competenze, il saper fare di tutto, velocemente e improvvisando. Seduta dietro a una roulotte e davanti all’ingresso in pista un’ora prima dello spettacolo, ho disegnato nel via vai frenetico tra cambi di costume e di masioni, cura e inseguimento di animali e intrattenimento dei figli di varie età. Passavano i neonati con le nonne o con i padri, gli attrezzisti, i ragazzi degli animali, il presentatore, il domatore (Armando Orfei), le ballerine/trapeziste/acrobate e sentivo accenti dell’Est, del Nordafrica e del sud America insieme a quello più familiare della Romagna.
Quasi tutti si sono fermati a vedere i disegni e a parlare un poco, c’è stato uno scambio di complimenti e di indirizzi email con le acrobate, ragazze dall’incredibile talento. Ecco un altro posto dove potrei disegnare all’infinito. Altre note sotto i disegni, nel set di Flickr”.
In viaggio col taccuino