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Roberto Gerardi martire dell’odio animalista: la rassegna stampa

roberto-gerardiSulla stampa nazionale online cominciano ad essere riprese le dichiarazioni del presidente Enc, Antonio Buccioni, pubblicate su Circo.it.

Brescia, 18 marzo 2014 – E’ morto dopo due giorni l’addetto al ‘circo di Praga’ rimasto coinvolto in un diverbio con gli esponenti di un’associazione animalista presenti con un loro presidio davanti all’area dove si trova la struttura montata a ridosso del casello autostradale di Rovato, nel comune di Cazzago San Martino (Brescia).
Dopo aver litigato con un manifestante del Ppa (Partito protezione animali) che protestava per l’uso degli animali, Roberto Gerardi ha avuto un infarto ed è stato ricoverato all’ospedale di Chiari, dove è morto questo pomeriggio.
Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi, ha commentato: “Roberto Gerardi è il primo martire italiano dell’odio animalista nei confronti della gente del circo”.
Il Giorno 18.3.2014

MILANO – Litiga con un gruppo di animalisti, si sente male, ha un infarto e muore due giorni dopo. La vittima Roberto Gerardi è un addetto al ‘circo di Praga’ rimasto coinvolto in un diverbio con gli esponenti di un’associazione animalista presenti con un loro presidio davanti all’area dove si trova la struttura montata a ridosso del casello autostradale di Rovato, nel comune di Cazzago San Martino (Brescia).
Dopo aver litigato con un manifestante del Ppa (Partito protezione animali) che protestava per l’uso degli animali, Roberto Gerardi ha avuto un infarto ed è stato ricoverato all’ospedale di Chiari, dove è morto martedì pomeriggio.
”Nell’esprimere, com’è naturale, a nome mio personale, del consiglio direttivo Enc e di tutta la categoria, un fraterno abbraccio alla famiglia – ha detto Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi – io che sono non solo contrario, ma quanto di più ostile alla speculazione e alla enfatizzazione di circostanze che potrebbero apparire assolutamente casuali e fortuite, non esito oggi a dichiarare Roberto Gerardi il primo martire italiano dell’odio animalista nei confronti della gente del circo”.
Blitzquotidiano.it 18.3.2014

Milano, 19 marzo 2014 – E’ morto dopo due giorni l’addetto al ‘circo di Praga’ rimasto coinvolto in un diverbio con gli esponenti di un’associazione animalista presenti con un loro presidio davanti all’area dove si trova la struttura montata, a ridosso del casello autostradale di Rovato, nel comune di Cazzago San Martino (Brescia).
Dopo aver litigato con un manifestante del Ppa (Partito protezione animali) che protestava per l’uso degli animali, Roberto Gerardi ha avuto un infarto ed è stato ricoverato all’ospedale di Chiari, dove è morto ieri pomeriggio.
”Nell’esprimere, com’è naturale, a nome mio personale, del consiglio direttivo Enc e di tutta la categoria, un fraterno abbraccio alla famiglia – ha detto Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi – io che sono non solo contrario, ma quanto di più ostile alla speculazione e alla enfatizzazione di circostanze che potrebbero apparire assolutamente casuali e fortuite, non esito oggi a dichiarare Roberto Gerardi il primo martire italiano dell’odio animalista nei confronti della gente del circo”. Ogni commento è superfluo, le strumentalizzazioni sono sufficienti.
Quotidiano.net 19.3.2014

Era solo una delle sempre più numerose manifestazioni di protesta che in ogni angolo di Italia scandiscono la mobilitazione promossa per chiedere la chiusura dei circhi con animali. Ma un’imprevedibile catena di fatalità ha trasformato il sit-in in tragedia.
Roberto Gerardi, uno dei rappresentanti delle più antiche dinastie circensi italiane, è morto ieri pomeriggio per i postumi del malore che lo aveva colpito domenica dopo un alterco con un gruppo di animalisti protagonisti di un presidio di sensibilizzazione davanti al tendone del Circo di Praga allestito a ridosso del casello autostradale di Rovato ma nel territorio di Cazzago.
IL PERSONALE del circo era poi riuscito a calmare il 55enne che pochi istanti dopo si è sentito male. Ricoverato d’urgenza all’ospedale di Chiari dove nonostante il prodigarsi dei medici è sopraggiunto il decesso. Impossibile stabilire un nesso causale fra la morte provocata da un infarto e i momenti di tensione davanti al circo. Il dramma, invece di abbassare i toni della disputa, ha paradossalmente acceso nuove roventi polemiche che rischiano di strumentalizzare quella che ha i contorni di una mera disgrazia. E oggi in occasione del funerale nella chiesa di Cazzago San Martino con ogni probabilità la tensione sarà alta.
Ad accendere la miccia ci pensa il presidente dell’Ente nazionale circhi Antonio Buccioni che sul sito dell’associazione parla senza mezzi termini di «primo martire dell’odio animalista contro i circhi».
IL RIFERIMENTO è al presidio di domenica scorsa organizzato – bene sottolinearlo – con ogni crisma e autorizzazione prevista dalla legge.
«Da troppo tempo – osserva Buccioni – il diritto di critica si è trasformato in ingiuria, diffamazione, calunnia e intimidazione. Le persone che hanno partecipato alla quella manifestazione di protesta dovrebbero provare vergogna per quello che più o meno consapevolmente hanno causato o comunque contribuito a causare – scrive ancora il presidente dell’Ente nazionale circhi -. Mi auguro che le autorità facciano piena luce sull’accaduto: la fatalità da sola non basta a spiegare questro dramma. Bisogna indagare per capire eventuali nessi fra il malore e l’alterco. La morte di Gerardi sarà ancora più assurda se non servirà ad avviare una riflessione collettiva e istituzionale sull’odio e la violenza alimentata dall’estremismo ideologico degli animalisti».
La risposta del Partito Protezione Animali è affidata alle parole del presidente Fabrizio Catelli. «Apprendiamo con sincero rammarico del lutto che ha colpito la famiglia Gerardi, ma non accettiamo in alcun modo strumentalizzazioni finalizzate a distorcere i fatti accaduti domenica, i cui filmati sono disponibili a tutte le autorità che ne faranno richiesta al fine di svolgere opportune indagini. Precisiamo sin da ora – mette in chiaro Fabrizio Catelli – che il perdurare di pesanti accuse nei nostri confronti verranno denunciate alla magistratura».
In un clima di tensione, questo pomeriggio ci sarà tuttavia soltanto spazio solo per la pietà e il dolore. Alle 14 la grande famiglia del circo saluterà per l’ultima volta Roberto Gerardi. I funerali si svolgeranno nella chiesa parrocchiale di Cazzago.
Elia Zupelli
Bresciaoggi.it 19.3.2014

(red.) Domenica una lite accesa con gli animalisti del Ppa (Partito protezione animali), che protestavano con un sit in davanti ai tendoni del Circo di Praga allestito nei pressi del casello autostradale di Rovato, in territorio di Cazzago (Brescia), martedì 18 marzo il decesso dopo il malore che l’aveva colto al termine della manifestazione.
E’ spirato all’ospedale di Chiari Roberto Gerardi, 55 anni, appartenente ad una delle famiglie più note dell’ambiente circense.
L’uomo si era sentito male dopo l’alterco con gli animalisti: soccorso e trasferito in ospedale è deceduto dopo due giorni. Impossibile stabilire un nesso di causa-effetto con la discussione avvenuta davanti ai tendoni, ma le polemiche e la tensione tra artisti circensi e organizzazioni per la protezione degli animali rischia di farsi rovente.
I funerali di Gerardi sono fissati per questo mercoledì, alle 14, nella chiesa di Cazzago San Martino.
Da una parte il presidente dell’Ente nazionale circhi Antonio Buccioni sul sito dell’associazione ha definito il 55enne come «primo martire dell’odio animalista contro i circhi», dall’altra, invece, il Partito Protezione Animali guidato da Fabrizio Catelli ha dichiarato di non voler accettare «in alcun modo strumentalizzazioni finalizzate a distorcere i fatti accaduti domenica, i cui filmati sono disponibili a tutte le autorità che ne faranno richiesta al fine di svolgere opportune indagini», annunciando che eventuali accuse nei loro confronti verranno denunciate alle autorità.
Quibrescia.it 19.3.2014

Roberto Gerardi era uno dei più conosciuti rappresentanti delle famiglie circensi italiane. Gli animalisti hanno manifestato fuori dal suo tendone. Lui ha risposto alle critiche e si è scatenato un violento litigio al culmine del quale l’uomo è stata colto da infarto. L’Ente Nazionale Circhi: “E’ il primo martire dell’odio animalista verso gli uomini”.
La vicenda si è consumata a Cazzago, in provincia di Brescia. la scorsa domenica pomeriggio. Gerardi ha difeso il suo circo dalle critiche di un’associazione animalista. Ha voluto rispondere alle accuse di un manifestante del Ppa che protestava per l’uso degli animali nel circo. Secondo il Ppa uno dei manifestanti è stato anche colpito da un pugno al volto.
Quello che è certo è che a pochi minuti dal diverbio, il 55enne Roberto Gerardi si sente male, ha un principio di collasso. Un malore, quasi sicuramente un infarto: viene trasportato d’urgenza all’ospedale di Chiari, dove a nulla sono serviti i tentativi disperati dei medici. Antonio Buccioni, presidente dell’Ente Nazionale Circhi ha definito “Roberto Gerardi il primo martire italiano dell’odio animalista nei confronti della gente del circo”.
Affaritaliani.it 19.3.2014

Scriviamolo così, riportando i fatti senza commenti. E’ morto dopo quantrantott’ore, riferisce “Il Giorno”, il dipendente del “circo di Praga” coinvolto in un diverbio con gli esponenti di un’associazione animalista che avevano organizzato un presidio davanti al tendone, a ridosso del casello autostradale di Rovato, nel comune di Cazzago San Martino (Brescia).
Dopo aver litigato con un manifestante del Ppa (Partito protezione animali) che protestava per lo sfruttamento degli animali, Roberto Gerardi ha avuto un infarto ed è stato ricoverato all’ospedale di Chiari, dove è morto ieri pomeriggio.
”Nell’esprimere, com’è naturale, a nome mio personale, del consiglio direttivo Enc e di tutta la categoria, un fraterno abbraccio alla famiglia – ha detto Antonio Buccioni, presidente Ente nazionale circhi – io che sono non solo contrario, ma quanto di più ostile alla speculazione e alla enfatizzazione di circostanze che potrebbero apparire assolutamente casuali e fortuite, non esito oggi a dichiarare Roberto Gerardi il primo martire italiano dell’odio animalista nei confronti della gente del circo”.
Poteva mancare un’interpellanza di Giovanardi? Infatti non manca. Il senatore e i suoi colleghi del Ncd ricordano che “sempre più spesso vengono intimiditi ed insultati coloro che accompagnano i bambini al circo, nel tentativo di sabotare gli spettacoli, con ripercussioni economiche pesantissime per i lavoratori del settore, uomini e donne che perpetuano una tradizione secolare di cultura circense di collaborazione con gli animali”.
Nelcuore.org 19.3.2014

Una lite con gli animalisti anti-circo. Quindi il malore. Due giorni dopo la morte. Una vicenda triste e assurda, quella di Roberto Gerardi, circense e tra i leader del “circo di Praga”, che è scomparso a 55 anni. La scorsa domenica aveva affrontato il presidio animalista fuori dal suo tendone, che era stato montato a pochi passi dal casello autostradale di Rovato, in provincia di Brescia. Gli animalisti lo accusavano di maltrattamenti contro gli animali, e lui ha sbottato. Quindi la zuffa con un rappresentante del Partito protezione animali. Poco dopo l’infarto e il ricovero all’ospedale di Chiari, dove è morto nel pomeriggio di martedì 18 marzo.
Lo sfogo della cognata – Il presidio degli animalisti si dilungava da tre giorni. Così Roberto li ha affrontati ricordando la tradizione circense, difendendo insomma il lavoro della sua famiglia. Gli animalisti, così, iniziano a insultarlo. Il circense perde le staffe e colpisce al volto uno di loro. Nel frattempo c’è un manifestante che, con il suo telefonino, riprende tutto. La cognata di Roberto ha poi raccontato al Corriere della Sera: “Dopo l’aggressione ha avuto un infarto ed è stato ricoverato in gravissime condizioni. Lo sappiano gli animalisti, che tengono più alla salute degli animali che a quella degli uomini. Due di loro tutti i giorni volantinano contro il nostro lavoro all’interno dello spazio occupato e pagato dal Circo di Praga. Non gli abbiamo mai detto nulla – si sfoga la signora -, Roberto domenica rispondeva alle loro pesantissime offese. I circensi non sono criminali, ma amano gli animali e non li maltrattano.
“Odio animalista” – Dura anche la reazione de presidente dell’Ente nazionale circhi, Antonio Buccioni, secondo il quale Roberto “è il primo martire dell’odio animalista contro i circhi”. I componenti del “circo di Praga” hanno poi rincarato la dose affermando che le accuse mosse dai manifestanti “gli hanno crepato il cuore”. Quindi la risposta del presidente del Partito protezione animali, Fabrizio Catelli, secondo il quale la morte di Roberto è stata una tragica fatalità. In una nota stampa scrive: “Apprendiamo con sincero rammarico il lutto che ha colpito la famiglia Gerardi. Il Partito protezione animali non accetta in alcun modo strumentalizzazioni finalizzate a distorcere i fatti accaduti per i quali rendiamo disponibili sin d’ora, a tutte le autorità che ne fanno richiesta, tutte le immagini video in nostro possesso. Precisiamo – conclude – che il perdurare di pesanti accuse nei nostri confronti verranno denunciate alla magistratura”. Dopo il lutto, tutti i presidi contro il circo sono stati sospesi.
Libero.it 19.3.2014

BRESCIA – La protesta, la lite, il malore. E la morte. Roberto Gerardi, uno dei circensi più famosi d’Italia, si è spento due giorni dopo una furiosa litigata con gli animalisti anti-circo. L’uomo – uno dei leader del “circo di Praga” – domenica pomeriggio aveva affrontato il presidio animalista – che da tre giorni stazionava davanti al tendone, sistemato tra Rovato e Cazzago – rispondendo alle accuse di maltrattamento nei confronti degli animali e difendendo la tradizione circense.
Improvvisamente, però, i toni della discussione si erano alzati e ne era nata un’aggressione ai danni di un animalista. Roberto, secondo quanto raccontano gli stessi manifestanti, si era scagliato contro uno di loro colpendolo al volto. Poi, il malore – probabilmente un infarto – e la corsa disperata verso l’ospedale di Chiari dove Roberto va in coma. Morirà quarantotto ore dopo.
“Un nostro volontario si è visto scagliare un pugno in pieno viso da un addetto alla struttura che è stato poi allontanato dagli stessi attivisti prima che la situazione degenerasse – si è difeso il “Partito Animali” in una nota – I filmati dell’aggressione saranno ora consegnati al nostro ufficio legale per le opportune valutazioni”. La cognata racconta al Corriere il seguito di quello scontro: “Roberto dopo quell’aggressione ha avuto un infarto ed è stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Chiari. Lo sappiano gli animalisti, che tengono più alla salute degli animali che a quella degli uomini. Roberto domenica controbatteva alle loro pesantissime offese ricordando al pubblico che i circensi non sono criminali, ma amano gli animali e non li maltrattano. E’ stato aggredito con una serie di parole impronunciabili”
Pesantissima la reazione del presidente dell’ente nazionale circhi, Antonio Buccioni. Roberto – ha attaccato – “è il primo martire dell’odio animalista contro i circhi”.
Today 19.3.2014

(AGENPARL) – Roma, 19 mar – Il gruppo parlamentare del Nuovo Centro Destra del Senato, primo firmatario il sen. Carlo Giovanardi ha presentato una interpellanza al Ministro degli interni relativa al decesso per infarto a Brescia di Roberto Gerardi, uno dei più conosciuti rappresentanti delle famiglie circensi italiane, dopo un diverbio con gli animalisti davanti al Circo di Praga attualmente stazionante a Cazzago San Martino di Brescia. Nell’interpellanza i senatori del NCD ricordano che sempre più spesso vengono intimiditi ed insultati coloro che accompagnano i bambini al circo, nel tentativo di sabotare gli spettacoli, con ripercussioni economiche pesantissime per i lavoratori del settore, uomini e donne che perpetuano una tradizione secolare di cultura circense di collaborazione con gli animali. Nell’interpellanza i senatori ricordano quanto dichiarato dal presidente dell’ Ente nazionali Circhi, Antonio Buccioni “non esito oggi a dichiarare Roberto Gerardi, il primo martire italiano dell’odio animalista nei confronti della gente del circo”.
AgenParl 19.3.2014

È morto due giorni dopo la lite con gli animalisti anti-circo uno dei leader del «circo di Praga». Roberto Gerardi, 55 anni, domenica pomeriggio aveva affrontato il presidio animalista fuori dal suo tendone montato a due passi dal casello autostradale di Rovato (Bs), rispondendo alle accuse di maltrattamento nei confronti degli animali; perdendo le staffe e azzuffandosi con un rappresentante del Partito protezione animali. Poco dopo ha avuto un infarto ed è stato ricoverato all’ospedale di Chiari. Dove è morto nel pomeriggio di martedì 18 marzo.

Il litigio
Domenica 16 marzo il fatto. Da tre giorni gli animalisti presidiano il circo con cartelli e slogan contro lo sfruttamento degli animali. Roberto risponde ricordando la tradizione circense. Difende il lavoro della famiglia, megafono alla megafono. Gli animalisti alzano i toni ed il dosaggio delle offese, Roberto perde le staffe e si scaglia su un animalista, colpendolo al volto. Un manifestante filma il tutto e segue la denuncia del Partito animali: « Un nostro volontario si è visto scagliare un pugno in pieno viso da un addetto alla struttura che è stato poi allontanato dagli stessi attivisti prima che la situazione degenerasse». La cognata di Roberto racconta al Corriere il seguito di quello scontro: «Roberto dopo quell’aggressione ha avuto un infarto ed è stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Chiari. Lo sappiano gli animalisti, che tengono più alla salute degli animali che a quella degli uomini. Due di loro tutti i giorni volantinano contro il nostro lavoro all’interno dello spazio occupato e pagato dal Circo di Praga. Non gli abbiamo mai detto nulla. Roberto domenica rispondeva alle loro pesantissime offese ricordando al pubblico che i circensi non sono criminali, ma amano gli animali e non li maltrattano. E’ stato aggredito con una serie di parole impronunciabili». Pochi minuti dopo Roberto sta male. Malissimo. I parenti lo portano all’ospedale di Chiari. Entra in coma. Morirà dopo 48 ore.

L’accusa dei circensi: «martire dell’odio animalista»
Pesante la reazione del presidente dell’ente nazionale circhi, Antonio Buccioni, per il quale Roberto «è il primo martire dell’odio animalista contro i circhi». Rincarano la dose i componenti della grande famiglia del circo di Praga: quelle offese pesantissime lanciategli dagli animalisti e che lo hanno accusato di far soffrire gli animali, «gli hanno crepato il cuore».

Gli animalisti: «dispiaciuti, ma evitiamo strumentalizzazioni»
Per il presidente del Partito animali Fabrizio Catelli si tratta di una tragica fatalità e rigetta «strumentalizzazioni». In una nota stampa scrive: «Apprendiamo con sincero rammarico il lutto che ha colpito la famiglia Gerardi. Il partito protezione animali non accetta in alcun modo strumentalizzazioni finalizzate a distorcere i fatti accaduti per i quali rendiamo disponibili sin d’ora, a tutte le autorità che ne faranno richiesta, tutte le immagini video in nostro possesso. Precisiamo che il perdurare di pesanti accuse nei nostri confronti verranno denunciate alla magistratura». Tutti i presidi anti-circo sono stati sospesi. In segno di lutto. Alle 14 del 19 marzo nella chiesa di Cazzago San Martino (Bs), ai funerali di Roberto, arriveranno circensi da tutta Italia.
Corriere della Sera-Brescia 19.3.2014