Roma, 4 nov. (Adnkronos) – “A Parigi spettacoli nel Bois del Boulogne, in Italia, invece, citta’ chiuse”. Antonio Buccioni, presidente dell’Ente Nazionale Circhi (Enc), sintetizza cosi’ il disagio del settore al quale, proprio in questi giorni, il Festival del Film di Roma ha reso omaggio con alcune proiezioni: ”Le condizioni di mortificazione in cui oggi si svolge l’attivita’ dei circensi in Italia avrebbero piegato qualsiasi altro settore dello spettacolo. Nonostante cio’ -aggiunge- restano aspetti positivi come l’affluenza di un pubblico affezionato e fedele, uno zoccolo duro ancora non scalfibile”.
”Il circo -continua Buccioni- esistera’ ancora perche’ c’e’ un pubblico che lo vuole. E perche’ ci sono artisti che onorano il mestiere”. Uno dei problemi e’ il rapporto con gli enti territoriali: “Mentre a Parigi si svolgono spettacoli nel Bois de Boulogne, a Roma non ci viene concessa nemmeno la parte meno nobile di Villa Borghese. Gli stessi Togni non provano piu’ a ottenere spazi significativi”, lamenta Buccioni.
”Oggi operano in Italia poco meno di cento complessi, e la meta’ di questi svolge attivita’ continuativa. Lo Stato da’ loro due milioni di euro, piu’ un altro milione e 300mila euro destinato a una serie di lodevoli istituzioni. E questo e’ tutto. Insomma -conclude Buccioni- ci si impongono condizioni sempre piu’ onerose ma ci negano gli strumenti per fare il nostro lavoro”.
Da Libero