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New Generation, Dna italiano per i vincitori

di Francesco Mocellin

La kermesse del Festival International du Cirque de Monte-Carlo non si chiude col galà de cloture del martedì sera. E neppure con le repliche che vedono lo chapiteau sempre esaurito e che si protraggono fino alla domenica dopo. Dal 2012 la manifestazione si chiude in bellezza solamente il week end successivo con “New Generation”, la sezione dedicata ai giovani artisti.
Come sottolinea con orgoglio l’organizzazione – e in particolare il direttore artistico del festival Urs Pilz – si tratta dell’unica rassegna a svolgersi su una vera pista di circo classico. Nonostante sia collocata temporalmente subito dopo il festival principale e poco prima di quello di Girona, oltre che pressoché sovrapposta alle date del “Festival de Demain” a Parigi, “New generation” ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nell’affollato panorama delle competizioni riservate alle arti della pista offrendo un effettivo ed equilibrato outlook delle diverse discipline e delle variegate modalità espressive del circo attuale, senza eccessivi ripiegamenti sulla sponda del “nouveau cirque” oppure su quella opposta della tradizione.
Rispetto alla kermesse principale, il clima è più rilassato ed il pubblico è rappresentato in prevalenza dalle famiglie monegasche, francesi ed italiane che sembrano ormai essersi fidelizzate alla manifestazione. Va detto, comunque, che la Principessa Stephanie non manca mai di presenziare alla manifestazione dando il giusto supporto alla figlia Pauline che presiede la giuria: quest’anno, in particolare, ha ricevuto gli auguri per il suo compleanno proprio nel corso di “New Generation”.

Junior d’Oro: Chanel Marie e Ivan Frederic Knie (immagini Direction de la Communication del Festival di Monte-Carlo)

La presenza italiana ai massimi livelli tra gli artisti in competizione si è fatta notare anche quest’anno: non si può dimenticare, infatti, che a conquistare uno dei tre “Junior d’Oro” assegnati dalla giuria sono stati i fratelli Knie, ovvero la deliziosa Chanel – figlia di Geraldine e di Maycol Errani – e Ivan Frederic, figlio di Ivan Pellegrini e della stessa Geraldine. La bambina si è cimentata in un’originale routine con dei pony dello Shetland mentre Ivan ha proposto una superba “posta” con quattordici vavalli, variante individuale di quella proposta al festival principale in coppia con Wioris Errani. Va sottolineata la personalità sobria quanto marcata di questo diciottenne che affronta l’impegnativa disciplina con uno stile assolutamente personale e una padronanza tecnica ed artistica davvero notevoli.
Il massimo riconoscimento è stato attribuito anche alle due ragazze della Troupe di Anhui che si sono cimentate in un numero tipico della tradizione cinese, ovvero l’antipodismo con la piramide di sedie alla cui sommità l’agile realizza verticali impressionanti. L’impostazione costituisce una sorta di dejà vu estetico ma va sottolineato pure come l’utilizzo della longia sia solo di protezione per la giovanissima artista e non un aiuto mascherato nell’esecuzione degli esecizi.
L’altro oro è andato ai Martinez Brothers che hanno presentato una performance ai giochi icariani ricca di esercizi sensazionali come una serie di otto doppi salti mortali in sequenza. Senz’altro straordinario l’impatto che l’attrazione risulta avere sul pubblico ma vanno sottolineati la presentazione del numero davvero old style (la continua richiesta degli applausi risulta davvero eccessiva), la sproporzione tra la stazza del porteur e quella del piccolo agile e l’inutile rischio costituito dalla seconda parte della performance svolta su una pedana idraulica che si alza ad oltre otto metri dal suolo.

L’Accademia di Kiev con Urs Pilz

A certificare il livello notevole dell’ultima edizione ci sono anche i due argenti andati alla giovane kazaka alle cinghie aeree Anastassiya Demidova dallo stile già maturo e all’ucraina Viktoriia Dziuba che ha proposto una performance alle verticali innovativa e tecnicamente pregevole anche se appesantita di un tappeto sonoro di ardua fruizione.
Bronzo per il duo “Our Story” al palo cinese, reduce dal Weltweihnachtscircus di Stoccarda, al trio delle equilibriste etiopi “Black Diamonds” già presenti dal XIII° Festival di Budapest e al filferrista Steven Ferreri. Quest’ultimo ha presentato un salto mortale indietro ed uno avanti sul filo senza incertezze: se riuscirà a depurare il numero da alcuni retaggi un po’ fuori fuori moda siamo certi avrà una carriera all’altezza del fratello giocoliere.

Tutti in pista per il saluto finale

Anche se avrebbero meritato maggiore attenzione, sono rimasti fuori dal podio i due giocolieri, entrambi notevoli per qualità tecniche e costruzione del numero: l’ucraino Danil Lysenko coi cerchi ha ricevuto il premio del “Club Amici del Circo” mentre il ceco Zdenek Polach quello del “Club du Cirque” francese. Gli spettacoli si sono avvalsi delle energetiche coreografie curate dall’Accademia del Circo di Kiev.
Nel 2021 “New Generation” celebrerà il giubileo per il decennale e ci aspettiamo che il tenore della manifestazione si alzi ulteriormente, come sta (encomiabilmente) accadendo da diverse edizioni: già comunicate le date che saranno quelle del 6 e 7 febbraio.

IL PALMARES

JUNIOR D’ORO
Troupe acrobatica di Anhui
Martinez Brothers
Chanel Marie e Ivan Frederic Knie

JUNIOR D’ARGENTO
Anastassiya Demidova
Viktoriia Dziuba

JUNIOR DI BRONZO
Duo Our Story
Trio Black Diamonds
Steven Ferreri

Premio speciale del “Club Amici del Circo”: Danil Lysenko