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di Nicola Campostori

A dodici anni è già sotto i riflettori per l’originalità del suo numero. Nathan Gravagna, figlio di Luca e Barbara Martini, promette un futuro radioso che sta cominciando proprio adesso, al Circo Maya Orfei Madagascar. Tra palo, verticali e flic flac.

Nathan Gravagna immortalato da Alfredo Sanguigni.

Negli ultimi tempi, il Circo Maya Orfei Madagascar si è distinto come uno dei complessi più interessanti del panorama italiano. Un tendone capace di attirare numerose persone grazie alla qualità dello show e a una campagna promozionale che ha puntato alle eccellenze presenti in pista e a ospiti speciali; nell’evento Fenomeni al circo andato in scena a Bergamo hanno ad esempio partecipato il comico Max Cavallari (ideatore dei Fichi d’India assieme al compianto Bruno Arena) e gli opinionisti Tomas Fierro e Tiziano Crudeli. Nelle due ore di spettacolo, il Madagascar propone record mondiali e tantissimi animali. Sembra il posto ideale per far sbocciare nuovi talenti.

Fabrizio Montico premia Nathan Gravagna all’Italian Circus Talent Festival

È il caso di Nathan Gravagna. Figlio di Luca e Barbara Martini, ha debuttato a undici anni nel 2022 nel circo del nonno Benito Nini Martini per diventare molto presto uno dei beniamini del pubblico al Maya Orfei. Il suo numero, ideato per lui da Aris Macaggi, spazia dal palo acrobatico (o bambù) alle verticali, per finire coi flic flac girati. Fa un certo effetto vedere un bambino destreggiarsi già bene tra più discipline: gestire il palo inclinato e arrampicarcisi senza fatica, eseguire diverse verticali e terminare con una serie di capovolte che scaldano la straniante atmosfera dettata dalle luci verdi che accompagnano questa parte dell’act. È proprio la mescolanza di tecniche differenti che ha fatto vincere a Nathan il Premio della Critica all’Italian Circus Talent Festival 2022, dove il giovane Gravagna si è aggiudicato anche l’Argento under 16. Quale futuro attende questo talento italiano? Come per la zebra Marty del film Madagascar che non sapeva dire se fosse nera a strisce bianche o bianca a strisce nere, anche per Nathan Gravagna non è importante stabilire se sarà un performer al palo che fa le verticali o un verticalista che sa esibirsi al palo. Il successo non guarda questi dettagli.