Montecarlo Live
L’inviato Michele Casale
MONTECARLO – La terza giornata del 37 Festival del circo di Montecarlo è stata caratterizzata da una pioggia incessante che ha condizionato e limitato le ambizioni dei curiosi cittadini monegaschi. Però, nonostane tutto, ci ha pensato il frizzante ed istituzionale Alain Frère a rinfrancare tutti con la consueta conferenza stampa mattutina. Da autenticomattatore, ha fatto sfilare una parte consistente degli artisti presenti al festival con i quali si é intrattenuto in piacevoli chiacchiere dai toni spiccatamente informali che gli intervenuti hanno particolarmente gradito. Pubblico in sala, bisogna dire, con una spesso inclemente data di nascita impressa sulla carta d’identità, che farebbe rizzare i capelli a quelli ostinatamente convinti che il circo è uno spettacolo esclusivamente per bambini.
La serata di ieri ha visto registrare come di consueto il tutto esaurito, con numerose standing ovation quasi sempre meritate.
Programma molto classico, che rispecchia la coerente linea artistica ormai consolidata negli anni. Qualche strappo alla regola è stato concesso grazie al marinaresco giocoliere Koblikov, abile e originale e, dal duo Sergey & Popov, spontanei e precisi.
![festival-montecarlo-2013](https://www.circo.it/wp-content/uploads/2013/01/festival-montecarlo-2013-150x150.jpg)
Il settore animali quest’anno é stato affidato quasi interamente al circo spagnolo Mundial, con la gradevole alta scuola di equitazione semplice ed efficace, mentre con gli elefanti, anche se precisi e ottimi dal punto di vista dell’addestramento, la scelta di ricorrere a musiche più adatte ad una discoteca è sembrate francamente incompresibile. L’immancabile numero di gabbia é dell’abile francese Kid Bauer, con leoni e tigri energici e vitali. Ottima affermazione anche per il consolidato palo cinese dei cubani Leosvel e Diosmani, forza fisica e classe, mentre il duo comico russo dei Club House ha apportato allo spettacolo più che altro un effetto soporifero che immaginiamo non fosse quello auspicato dall’organizzazione, viste le quattro ore abbondanti di spettacolo.
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