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Monte Carlo celebra 40 anni di grande Circo

di Alessandro Serena

manifesto-festival-montecarlo-2016Gli appassionati di circo sono in festa. È diventata ufficiale la notizia che da qualche tempo aleggiava nell’aria. La prossima edizione del Festival International du Cirque de Monte Carlo, la più importante manifestazione al mondo del settore, avrà carattere celebrativo e non di competizione. Saranno invitati a partecipare alcuni fra i più rilevanti artisti della storia del Festival, e quindi della storia stessa del circo.
Il precedente del trentennale del 2006 fu memorabile. Il direttore artistico Urs Pilz, sostenuto e stimolato da SAS il Principe Alberto e SAS la Principessa Stephanie, regalò un’occasione unica per godersi tutti in una volta artisti di livello planetario. Lo spettacolo venne dedicato alla figura del compianto Principe Ranieri III, che era scomparso l’anno precedente, con commosse ovazioni da parte di tutti i presenti. Si trattava di una grande sfida, da una parte rinunciare al pathos della gara e dall’altra gestire in una volta sola tante stelle dello spettacolo. Con clown come David Larible, Oleg Popov, Andrey Jigalov e Fumagalli. Giocolieri come Anthony Gatto e Kris Kremo (anche in una speciale performance insieme). Ammaestratori come i Lacey e come il nostro Flavio Togni. Gli equilibristi Alexis Bros e Oleg Izossimov. Solo per citarne alcuni. Ebbene, la sfida fu vinta. Per tutti gli appassionati e gli operatori del settore fu un evento indimenticabile e un momento per fare una riflessione sulla situazione del circo mondiale. Quello che emergeva era il valore indiscutibile dell’evento come catalizzatore e acceleratore dello sviluppo dell’arte circense.
Nel 2016 questa speciale edizione celebrativa si terrà dal 14 al 24 gennaio per un totale di 15 spettacoli, dei quali quello del 19 rappresenterà l’apice, chiamato Golden Gala. Il cast sarà rivelato poco a poco, i primi nomi sono eclatanti, con la troupe di funamboli russi dei Volijanski, già autori della pantomima aerea chiamata Prometeo. Poi uno dei maggiori addestratori di cavalli, il francese Alexis Gruss.

Flavio Togni col Clown d'Oro

Flavio Togni col Clown d’Oro

Nel primissimo elenco spiccano già due nomi italiani. Quello di Flavio Togni, recordman assoluto della kermesse con tre Argenti e un Oro conquistati in quasi quarant’anni di carriera. E quello dei clown Rastelli, fra i top act più richiesti della fine del secolo scorso in tutto il mondo e ora in una versione parzialmente rivista e rinnovata. Del resto l’Italia ha sempre avuto un ruolo di primo piano nell’evento del Principato, con l’organizzazione di Liana Orfei chiamata a fondare in pratica la struttura organizzativa e poi con il gruppo di Enis Togni a dirigerla per lustri. E in particolare con la partecipazione assidua di artisti italiani che sono diventati nel palmares assoluto della manifestazione la quarta forza, dietro solo alle potenze del “circo di stato” come Cina, Russia e Corea. Spesso i campioni del circo italiano, trascurati in patria, devono venire qui, nell’ombelico del mondo del circo, per vedersi riconosciuto il loro assoluto valore. Anche per questo fra il Festival e tutto il mondo italiano del settore, c’è un legame indissolubile.
E ora si attende questa 40° edizione. Il Festival di Monte Carlo, scrisse ai tempi del trentennale la rivista Circo, “è diventato per coloro che del circo hanno fatto la loro ragione di vita il libro dove scrivere e leggere le pagine più importanti della propria storia, e di quella del circo moderno.” C’è da scommettere che continuerà ad essere così per moltissime altre edizioni celebrative.

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